domenica 25 maggio 2014

2014, Stefania Cerino e la Riabilitazione Equestre con i pazienti psicotici: sta uscendo il libro!

2014, Stefania Cerino e la Riabilitazione Equestre con i pazienti psicotici: sta uscendo  il libro!

Conosco Stefania Cerino da anni ed è sempre stato un piacere scambiare quattro chiacchiere su qualsiasi argomento con Lei. Avete presente quelle persone con le quali entri subito in stretto contatto per modo di pensare? Avete presnte, appunto, l’Empatia? Quando parlo con Stefania, ho sempre questa sensazione e ritengo questa la Sua caratteristica principale.
E vi posso dire cos’altro mi conferma la Sua capacità di accettare ed cessere accettata dagli altri nel mondo equestre ed, in particolare, quello dei Disabili?
Stefania collabora con me nel Blog “Equifare: Fare Equitazione”, occupandosi proprio di Equitazione e Disabili, sia Fisici che Psichici. I suoi articoli, così delicati e così specifici, in sostanza storie vere di suoi pazienti che acconsentono alla pubblicazione della loro storia, di come affrontano le loro difficoltà e come raggiungono i loro obiettivi, di quanti sacrifici compiono, ecc., dicevo, questi suoi articoli


sono letteralmente “divorati” da una quantità di lettori che noi due non immaginavamo nemmeno! Per convincere Stefania di quanto il Web volesse leggere i suoi articoli, ho dovuto mostrarLe i risultati dei contatori dei suoi visitatori: parliamo veramente di centinaia e centinaia di lettori, probabilmente qualche suo articolo, ora che mi state leggendo, sarà già arrivato a quota mille! Ormai, devo ritenere, e lo dico con orgoglio, che Stefania ha una bella e vasta nicchia di lettori che la seguono ogni volta che Lei mi “onora” di un suo articolo!
La Sua ricerca scientifica nel Mondo della Riabilitazione Equestre è una cosa che ha cominciato sin da giovane laureata in Medicina e specializzata in Psichiatria, perché coniugava entrambe le Sue passioni, quella per la Sua professione  e quella per i cavalli. Sono sicuro che Stefania ammetterà quello che sto dicendo: Lei senza cavalli non sa stare! Oltre ad essere una brava amazzone, è stata proprietaria di cavalli nel Salto Ostacoli, che le hanno regalato importanti soddisfazioni ed emozioni, per ultimi Clementine 



ed Orange Blu. Quest’ultimo, fatto nascere da una sua fattrice ingravidata dal seme di Mr. Blue, noto Stallone di fama internazionale. 

Suoi cari amici l’hanno trascinata, molto facilmente devo dire!, nel mondo degli Attacchi, dove pure ha raccolto qualche soddisfazione personale a manifestazioni quali la Coppa delle Regioni.
La Sua competenza, nel Suo campo, è stata riconosciuta anche a livello della Federazione Italiana Sport Equestri, quando è stata chiamata a dirigere il Dipartimento della Riabilitazione Equestre (R.E.) dal 2008 al 2012.


L’emozione più grande che Stefania ha regalato a Napoli, è stata quella di organizzare una ripresa di Dressage (con un disabile) a Piazza del Plebiscito, durante il CSI a 5 stelle, con il sottofondo musicale della famosa canzone napoletana “Funiculì Funicolà”. È inutile dirvi gli applausi dagli spalti ed il successo riscosso!

A mio parere, proprio questo atteggiamento di Stefania mi sembra quello giusto per affrontare il delicato mondo della R.E., cioè mettere l’entusiasmo in quello che si fa: trasformare la disabilità in una opportunità di cosa la mente è capace di progettare ed ottenere “anche se” c’è quella difficoltà. 


“Certosinamente”, Stefania ha raccolto la Sua esperienza, dal 1977!, con i pazienti psicotici in questo libro per addetti ai lavori, cioè colleghi medici che si occupano di Riabilitazione Equestre ed addetti ai lavori di quella che, una volta si chiamava “Ippoterapia” e che ora, aggiornatevi!, si chiama “Intervento Assistito con Equidi”!
Conoscendo la Sua passione per la scrittura ed essendo un Suo appassionato lettore, sono sicuro che avrà saputo dare il Suo contributo per la crescita scientifica all’ambiente della R.E. Data l’originalità dell’opera, la prima in assoluto su questo argomento, sono convinto che diverrà una sorta di Pietra Miliare nel suo genere.

Personalmente, ritengo quest’opera importantissima, perché lo sviluppo scientifico di questo argomento può portare al miglioramento dei risultati e, tutto sommato, anche alla “quasi” certezza del risultato stesso. Questo può consentire a trovare le giuste indicazioni terapeutiche della R.E.

Inoltre, mi ricordo che, una volta, parlando con Stefania, Lei mi spiegò che quando riesci a portare una giusta documentazione scientifica di un approccio terapeutico, è più facile chiedere e progettare convenzioni con il Sistema Sanitario Nazionale. Ovverosia, portare sussidi economici ai Disabili ed al mondo della R.E., una causa giusta non vi pare?
Ed allora, cari “Ippoterapeuti” (se Stefania mi lascia chiamarvi ancora così!), che aspettate ad aggiungere il vostro contributo al libro di Stefania? 

      


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