martedì 7 dicembre 2010

2010, Parigi, Il Master di Salto Ostacoli, Chi Ha Vinto? Ho Visto in TV.

Non era una tappa FEI World Cup, ma il montepremi era stratosferico, perché era un CSI a 5 stelle indoor. Fatto in Francia, questo è il terzo appuntamento annuale indoor francese a 160 cm di altezza! L’anno scorso, di questi tempi, Parigi ereditò la Top Ten che di solito si faceva a Ginevra, insomma Ginevra ospitò la Finale World Cup e lasciò (per un solo anno)la Top Ten a Parigi …. Parigi ci ha provato gusto e così quest’anno ha inventato il Master di Parigi …. Tra quelli che non ho visto in TV Marcus Ehning, Pius Schwizer e … gli italiani. Sarò breve, due scuole a confronto: la Francese (di casa) e la tedesca. Tra queste due scuole, hanno provato ad inserirsi Billy Twomey, Lauren Hough e …. qualcun altro, tutti senza speranza. Hanno difeso i colori francesi in particolare Penelope Leprevost, Kevin Staut e Simon Delestre, unico francese qualificato al barrage. Per la Germania si sono qualificati al barrage: i cognati Beerbaum, Christian Ahlmann e Marco Kutscher, insomma era una sfida da non perdere …. La Top Ten di Ginevra e la Global Champions Tour stanno dando particolare risalto alle premiazioni, in questo caso Parigi ha voluto dire la sua, un po’ come si vede fare nello Sci Alpino: chi conduce la classifica provvisoria occupa un posto d’onore (poltrona di velluto rosso) affiancato ai due lati dai provvisori secondi e terzi posti (sempre in poltrone di velluto rosso). E’ inutile dire che le telecamere si soffermavano sui sudori freddi di chi stava in … “graticola” a soffriggere …. Qualcuno scalava dal primo al secondo posto e così via fino a finire nelle retrovie …. qualcuno provava a resistere e …. a fare il gufo …... , fino a quando ho visto sedersi sulla poltrona del primo classificato provvisorio Christian Ahlmann. Ho visto (in TV ovviamente) i sudori freddi grondanti di Christian Ahlmann quando, dopo di lui, sono entrati Ludger e Meredith, ma entrambi non ce l’hanno fatta. Tutto a posto? Non direi. Entra in campo gara un certo Marco Kutscher che, come diceva a Napoli un certo Totò: “Tomo tomo quatto quatto”, senza neanche sbattersi tanto, per solo 6 dico sei, centesimi dico centesimi, ha urlato in dialetto tedesco (ovviamente io traduco in napoletano) “Uè chilla seggia è a’ mia!”
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