martedì 18 gennaio 2011

Come Costruire un Campo per Equitazione, il parere di Enzo Dell’Acqua: diffidate degli improvvisatori.

Ci eravamo lasciati con l’interrogativo riguardo a come orientarci per scegliere la ditta per il nostro campo.
E qui iniziano i problemi.
Proviamo a classificare i tipi di imprese che si propongono ad esempio sul web.
Primo tipo, specializzate.
Il secondo tipo, in sostanza, venditori di sabbia o di miscele, oppure di sistemi tipo griglie ecc.
Il terzo tipo sono quelle locali che dicono di aver fatto questo o quel campo.
Scartate subito il secondo o terzo tipo, non sanno cosa stanno facendo.
Cercate tra le prime, possibilmente quelle che vi offrono prezzi accessibili.
Cosa fa la differenza tra una ditta e l’altra?
Sostanzialmente, direi così. Chi si presenta e vi dà un preventivo in mano, o ve lo dà senza quasi vedere dove dovete fare il campo, non fa un progetto, applica un metodo. Nel migliore dei casi i metodi sono cari. Rischiate quindi di pagare molto di più perché, per non sbagliare, tali costruttori esagerano nelle quantità di materiale. Tra l’altro, esagerare non sempre fa bene alla salute, in questo caso dei cavalli. Diffiderei anche di chi si concentra troppo sulle propietà taumaturgiche di un singolo prodotto, siano essi la sabbia, i tappeti, i tessuti, le griglie… Da evitare anche quelli che vi dicono di preparare voi il fondo. In questi casi, quando qualcosa non va è colpa del vostro fondo, non del loro prodotto.
Un esempio? Mi chiama disperato un mio fornitore di sabbia e dice che ha fornito del materiale ad una ditta che lo posa su delle griglie di plastica. Ma siccome il campo si allagava completamente, la ditta ( che vende e mette in opera le griglie ) ha detto che la sabbia non andava bene, perché non drenava. !?!?! La stessa sabbia la usiamo per i campi stabili dove fanno gli internazionali di salto ostacoli… Lì “drena”, là nò, si vede che gli stanno antipatiche le griglie…
Andiamo avanti. Prediligerei una impresa che viene, vede, misura, valuta. Poi magari mi dà una idea e se lo chiedo un preventivo. Preferirei chi mi spiega cosa fa e perché, e cosa non fa e per come. Chi non sa dare risposte o non sa dirvi come funziona una cosa, o non sa cosa dice oppure vi vuole fregare.
Non fatevi ingannare da realizzazioni di questo o quel vostro amico o conoscente. Come già citato, i campi, da nuovi o quasi sembrano tutti belli. Ricordatevi che se spendete un po’ di soldi, è bene che il campo vi duri il più possibile.
Anche chi fa campi per grandi manifestazioni ( l’impresa che rappresento ne fa parecchi ) non è detto che sappia farne di stabili. I primi durano pochi giorni, o vengono utilizzati ben poco. I secondi si usano tutti i giorni e per anni.
La tentazione di “fare il botto” con questo o quel metodo rivoluzionario, lasciatela a chi ha soldi da buttare. Con le forze in campo con i cavalli, c’è poco da sfogliare verze… State su cose collaudate e con prezzi normali. Non è che si possa pretendere di spendere meno di 10, 12 euro al metro, non si pagherebbe materiale e lavoro. Ma passare i venti…
Lasciate perdere le vostre idee su come si fa il campo e valutate la capacità e professionalità dell’impresa.
Semmai, se una dice una cosa e l’altra un’altra, chiedete lumi. Esistono delle risposte sensate e precise e delle altre che non quadrano. Valutate voi.
Chiedete anche a proposito della bagnatura e della manutenzione. Alcuni addirittura mandano in giro la gente con lo scopino e la paletta per il campo, pensate se avete voglia di farlo anche voi…
E poi che dire, più vi informate, attingendo possibilmente a fonti scientifiche e non a notizie incerte, meglio è.
E qui permettetemelo, almeno per ripagarmi della fatica che profondo nell’aiutarvi, di sponsorizzare il mio libro, con i guadagni del quale conto di smettere di costruire campi e ritornare a fare l’utilizzatore felice che critica e basta… ( http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=569431 ). Tra poco sarà disponibile anche nel circuito di vendita La Feltrinelli (richiedetelo in libreria, Fondamenti per la costruzione dei terreni per equitazione, Enzo Dell'Acqua, Ed. Il mio libro, 2011).
Scusate la pubblicità non occulta, ma preferisco guadagnarmi qualche soldino così piuttosto che farlo fregando i clienti.
In ultimo, ma tra le prime cose da chiedere, è se la ditta farà un progetto ad hoc per il vostro campo, se vi darà un piano operativo della sicurezza e ricordate che nei preventivi devono per legge essere indicati i costi della sicurezza. Non sarebbe male richiedere anche un documento che si chiama DURC. È il documento che attesta la regolarità contributiva di una impresa, quindi che il suo personale è in regola. Non fatevi fregare da quelli che vi dicono di si e poi accampano chissà quali scuse per non darvelo o darvene uno vecchio di mesi. È un documento comunissimo che bisogna avere per qualsiasi lavoro, chi non ce l’ha lavora in nero, punto. E di solito, voi ci guadagnate solo rischi e se va male pure qualche bella grana da qualche migliaio di euro, mentre loro alla peggio spariscono coi vostri soldi in tasca.
Quanto ai pagamenti, solitamente le ditte più affermate non sono tenere. Se non pagate non iniziano neanche. Sappiate che non è che sono cattive, sono oneste ed hanno imparato che i soldi bisogna chiederli prima, soprattutto nell’ambiente italiano dei cavalli. Chiaramente non è colpa vostra, ma di quelli che vi hanno preceduto. Comunque, se vi viene chiesto un anticipo, datelo solo a ditte super affermate e di lungo corso. Meglio ancora se hanno marchi ICMQ, iso, e magari lavorano per enti. Se questi dovessero non farvi i lavori, a parte dovervi restituire la caparra, rischiano di perdere le qualifiche di cui sopra. E credetemi, non lo fanno perché no gli conviene.
Che altro? Chiedete e cercherò di rispondere.
Nel prossimo post cercherò di dirvi almeno cosa evitare di fare quando si costruisce un campo.
Alla prossima,
Enzo Dell'Acqua.

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