domenica 26 aprile 2009

2009, Horse Factor (parte prima): un successo annunciato o un fiasco? Che cos’è? Il programma e gli obiettivi.

(Nella foto: Rodrigo Pessoa su Rufus a Las Vegas 2009, foto di Kit Houghton)

Horse Factor, era da un po’ che ne sentivo parlare, mi domandavo cosa fosse. Leggendolo, mi sono posto qualche domanda e volevo sapere la vostra opinione. Cominciamo da capo: innanzi tutto non è una trasmissione televisiva e questo, secondo me, è un peccato.
E’ una nuova categoria di Salto Ostacoli, una specie di campionato, nel quale si procede per selezione o qualificazione. Le tappe principali dovrebbero essere tre, una specie di selezione iniziale che si svolgerà in tre luoghi diversi, diciamo nord, centro e sud, le isole stanno con il centro o con il sud? Pare che questa scelta sia a discrezione degli aspiranti alla semifinale. Certo, se ti proponi in una zona, non ti puoi sottoporre ad un’altra selezione zonale. Per caso conti sulla confusione per il superafflusso? Non lo so….La parola selezione pare brutta, allora da buoni italiani esterofili, con la pia illusione che la TV s’interesserà di noi, gli organizzatori hanno deciso di usare il termine Casting, che starebbe per indicare formazione del Cast, cioè del gruppo….di aspiranti alla semifinale.
La tappa successiva già si chiama Semifinale (evviva, si ritorna all’italiano) e verrebbe svolta a luglio. Dopo di ciò, a settembre, sempre con il condizionale, si svolgerebbe la finale. Di questo passo, di grazia, …e la premiazione? Non abbiate fretta, ci vuole un palcoscenico adatto, va bene la Fieracavalli di Verona? Cominciamo dalla fine, il luogo mi piace, la distanza temporale dalla fine della gara, un po’ meno, cioè vinci, torni a casa e ti domandano: “Hai vinto?” ”Sì!” “…E la coppa dov’è?” “La ritiro tra un mese….” “Ah vabè, sai com’è, con questa crisi, m’ero preoccupato…”
Per partecipare, iscrizioni aperte a tutti, però non devi avere meno di ….il minimo non si sa, anche i sei anni? Però al massimo devi avere 25 anni, io ne ho il doppio….non ce la faccio a nascondere gli anni….peccato!
Il candidato può o deve avere esperienza?
Deve aver fatto gare dalla 115 cm di altezza alla 135 cm (…quest’ultima, non è mica poco….)
Il tutto attestato o dalla patente LISE o da quella FISE (per chi non sapesse il significato delle sigle, do qualche spiegazione tra le righe a fine articolo), idonee per quelle altezze.
Parrebbe, sempre al condizionale, che la gara è divisa in due manche, la prima denominata “Prix Caprilli”, la seconda manche 115 equitation…e qui qualche spiegazione la dobbiamo dare…
Caprilli è quello che ha inventato il primo metodo di monta naturale, per giunta italiano. Penso di non sbagliare nel dire che il suo principio era: lascia il cavallo nel suo equilibrio maturale e lascialo saltare. Si fece notare la prima volta, mentre partecipava ad una caccia alla volpe, perché in scioltezza, saltava steccati da 140 cm di altezza….e come fuieva (scappava) quella volpe per non farsi prendere….
Con il suo metodo di equilibrio naturale del cavallo, credo di poter affermare che ispirò la nascita della categoria di potenza a Roma: (non mi ricordo se lui o un suo allievo protagonista), comunque, ad ogni modo, siccome il Duce non aveva voglia di uscire di casa, gli costruirono un ostacolo più di due metri di altezza sotto la sua famosa finestra ed il metodo caprilliano fu il primo a superare quell’altezza!
Il Prix Caprilli, stranamente, non so se tutt’ora, già da anni esiste in tutto il mondo. Mi sembra di ricordare un articolo in cui famosi campioni equestri, invece di portare i loro puledri, decisero di portare ai Concorsi Ippici, i loro figli sui pony e queste Prix Caprilliane erano le loro prime gare. Siccome poi, un anno particolare, le vinse sempre lo stesso bambino, gli altri non ci vollero andare più, così i figli degli altri campioni non li abbiamo visti più, cambiando attività. Come si chiamava quel bambino? Ah! Dimenticavo…Rodrigo Pessoa, che per fargli dimenticare quel pony, il suo cavallo Baloubet du Rouet ha dovuto vincere diverse gare e finali di FEI World Cup!
Nel Prix Caprilliano, in sostanza, si deve dimostrare l’affiatamento del binomio tra movimenti di maneggio (partenze al galoppo, alt, circoli, ecc) e dimestichezza con barriere a terra ed ostacoli bassi (spiegarvi tutta la prova, mi scoccia un po’).
La seconda categoria è denominata 115 Equitation, di nuovo termini stranieri per cose inventate da noi e mi spiego: 115 sta per l’altezza degli ostacoli che compongono un percorso da superare. Equitation vuol dire che: questi ostacoli, li devi superare dimostrando stile, affiatamento, equilibrio, ecc, secondo la valutazione di una giuria, la quale deve usare …”criteri” Caprilliani (usciamo dall’Italia per importare Equitation e torniamo per dire Caprilli). Tenete presente che un premio Caprilli, una sorta di Equitation 155 cm, è stata vinta proprio da Rodrigo Pessoa a Verona Fieracavalli, all’incirca meno quasi, 10 anni fa.
Voi che ne pensate di questo Horse Factor? Lasciatemi un messaggio in bacheca, qui o su Facebook, intanto incomincio a dire che mettere a confronto chi ha esperienze limitate in 115 con chi ha esperienza “massimale” (135 cm è una Signora categoria!), non lo vedo molto per la quale.
Che futuro agonistico può avere un/una 25enne che ancora fa 115 cm di altezza al confronto di un 16enne che, magari, glielo devi impedire di saltare più alto di 135 cm?
Non ho parlato con gli organizzatori, sulla falsariga del “basta che se ne parli…”, comunque a loro dovrebbe far piacere questo mio intervento (Per caso, non ho attirato la vostra curiosità di ignari?).
Horse Factor dovrebbe essere organizzata dalla Lega Italiana Sport Equestri, al momento sorella anagraficamente minore e disconosciuta dalla Federazione Italiana Sport Equestri.
Perché ho usato continuamente il condizionale? Così mi andava…..
Roberto Bellotti

venerdì 24 aprile 2009

Domenica 26 Aprile, Seconda giornata di beneficenza della FISE Campania, dedicata all’attività Missionaria dei Padri Vincenziani al Grifodoro (CE)

Domenica 26 Aprile, Seconda giornata di beneficenza della FISE Campania, dedicata all’attività Missionaria dei Padri Vincenziani al Centro Ippico Grifondoro, Pontelatone, vicino Capua, (CE). Per le indicazioni stradali, clicca il link: Grifondoro

Nella Prima Giornata di Raccolta, svoltasi lo stesso al Grifondoro, nel giorno 5 Aprile u.s. sono state raccolte 700 €. I Padri Vincenziani sono rimasti commossi e entusiasti per la generosità della comunity equestre della FISE Reg. Campania.
Domenica 26 Aprile, i Padri Vincenziani saranno nuovamente presenti al Circolo Ippico Grifondoro. Per l’occasione sarà celebrata anche una SS. Messa alle ore 12,30.
Se non riuscite a venire, cercate di prendere contatti per devolvere dal pagamento delle vostre tasse, il 5 per mille alle Missioni Vincenziane, oppure se volete fare esperienza di volontariato nei villaggi missionari. I numeri di telefono sono. Tel 081/454811, fax 081/445843, Padre Teklè 3489386897, Padre Felice 3477932185.

Già il 19/03 scorso, Equifare pubblicò tale iniziativa, che va ancora sostenuta:
Equifare: Fare Equitazione: Solidarietà e Sport Equestri in Campania
Adesso possiamo fare di più: Se sei su Facebook, condividi il link con i tuoi amici: in questo modo aiuti i Padri Vincenziani a diffondere la notizia tra i tuoi amici. Un altro condivi su Facebook, lo trovi sotto questo articolo.
Inoltre, puoi condividere la notizia su altri social network, cliccando sulle altre icone indicate sempre alla fine dell’articolo, per esempio OKnotizie. Dai! Aiutaci a fare il passaparola.

Di seguito riporto il testo che apparve per l’occasione.
A Equifare piacciono le iniziative come quella intrapresa dalla FISE CAMPANIA e riporta integralmente il testo apparso su http://www.fisecampania.it/v2/pagine/scheda_news.php SOLIDARIETA’ E SPORT EQUESTRE IN CAMPANIA E' avvenuto in questi giorni l'incontro tra la Presidente del Comitato Regionale della Fise Campania Sig.ra Simonetta Bellini Cipriano e i Padri Missionari Vincenziani della Casa di Napoli, per dare avvio ad un’ iniziativa di solidarietà tra il mondo dello sport equestre e la Missione dei Padri Vincenziani in Africa. Il patto è stato siglato tra l' entusiasmo degli stessi partecipanti alla Riunione per la stesura del Calendario della Fise Campania anno 2009. L'iniziativa partirà in occasione della prima manifestazione che si terrà presso il Cento Ippico "Grifondoro" in Caserta in data 3/5 aprile c.a. Il progetto dei Padri Vincenziani ,legato alle manifestazioni degli sport equestri in Campania, è quello di realizzare una rete idrica in Eritrea nel villaggio di Shariki, e favorire le adozioni a distanza.I missionari saranno presenti negli impianti dei Concorsi Ippici di salto-ostacoli, per tutte le date stabilite in Calendario per il 2009. In occasione delle singole manifestazioni sarà anche celebrata una messa. Il Calendario è consultabile sul sito http://www.fisecamapnia.it/ . La Presidente, Signora Bellini Cipriano ha salutato l'assemblea, con l'augurio che la Campagna di solidarietà con i poveri della terra,denominata "Acqua:una goccia per la vita!" possa raggiungere i migliori risultati. Data: 18/03/2009

mercoledì 22 aprile 2009

2009, Quando vedremo qualche altro cavallo in TV? Ecco i prossimi appuntamenti internazionali di Salto Ostacoli, ma ce li faranno vedere?

2009, Quando vedremo qualche altro cavallo in TV? Ecco i prossimi appuntamenti internazionali, ma ce li faranno vedere?

Due serie di appuntamenti della FEI ci attendono!
Uno intitolato Global Champion Tour, ed è organizzato da un grande campione di Salto Ostacoli ritirato dalle gare: l’olandese Jan Top. I meno giovani se lo ricordano persino in Italia, mi pare di ricordare che vinse il Gran Premio dell’ Internazionale di Bologna tanti anni fa, 1993? Boh?
Ai più giovani posso solo dire che è quello che sceglie i cavalli per la sua compagna Edwina Alexander, altrimenti quest’ultima non sarebbe così famosa…….
Questo è il secondo anno che si svolge questa edizione, l’anno scorso fecero vedere solo i vincitori di ogni tappa e la vincitrice finale, la seconda bionda dell’equitazione, che non è andata a Las Vegas e che a Ginevra Indoor 2007, fece lo stesso tempo di Meredith/Shutterfly al barrage: Jessica Kurten su Libertina. Ehi, maschi, signori cavalieri, la vogliamo finire con questa storia del sesso debole? Qua le donne ci massacrano!

Global Champion Tour
02-05 Aprile Arezzo, Italia (già vista in TV e commentata su: http://equifare.blogspot.com/2009/04/2009-arezzo-i-tappa-del-global-champion.html )
08-10 Maggio Valencia, Spagna
21-24 Maggio Amburgo, Germania
11-13 Giugno Cannes, Francia
25-27 Giugno Monte-Carlo, Monaco
09-11 Luglio Estoril, Portogallo
31 Luglio-02 Agosto Sao Paulo, Brasile
20-23 Agosto Valkenswaard, Olanda
11-15 Novembre Doha Qatar (GCT Finale)

La seconda serie di appuntamenti internazionali che forse vedremo in TV, è la Coppa delle Nazioni e quest’anno l’Italia è stata ripescata, quindi forza azzurri, rimboccatevi…le maniche, gli stivali, i paracolpi da viaggio e chi più ne ha, ne metta…….
Fino all’anno scorso, questa serie di manifestazioni era sponsorizzata dalla Samsung che ha deciso di mollare questo sport. Quest’anno, per fortuna, è intervenuta la Meydan, della quale non ho notizie precise, ma ha a che fare con Dubai, il quale Emiro dovrebbe essere il marito della nostra Presidentessa FEI, cioè mentre a novembre ospiterà la finale della Global Champion Tour, nel frattempo sponsorizza le tappe della Coppa delle Nazioni.
Appassionati questi coniugi!

Per chi non lo sapesse, la Coppa delle Nazioni è come se fosse una gara a squadre per nazionali.
In serie A, anche detta Top League, all’edizione 2009, prenderanno parte: Germania, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Irlanda, Stati Uniti e Svizzera, cui vanno ad aggiungersi anche Francia, Canada e Italia, per ripescaggio.

Serie A della Coppa delle Nazioni (Top League FEI Nation Cup) 2009:
La Baule 14/17 Maggio
Roma 28/31 Maggio
San Gallo 4/7 Giugno
Rotterdam 18/21 Giugno
Aachen 31 Giugno- 5 Luglio
Falsterbo 16/19 Luglio
Hickstead 23/26 Luglio
Dublino 5/9 Agosto

Mi sembra un programma abbastanza intenso, praticamente ogni fine settimana c’è un grosso evento. Purtroppo, i cavalieri dovranno fare delle scelte ben precise, o la Global o la Nation Cup, o hai tanti di quei cavalli in scuderia da sembrare il Milan 1, 2 e 3 di Arrigo Sacchi….
Io?.....Ho già prenotato un posto in poltrona!
Roberto Bellotti

lunedì 20 aprile 2009

2009, Finale FEI World Cup Salto Ostacoli a Las Vegas, mie impressioni. Ho Visto in TV.


Proviamo a fare un riassunto di questa finale che ha riservato tante emozioni negli spettatori. Dopo essere stato giornate a litigare con antennisti analogici, digitali e satellitari, sono riuscito a vedere questa da me tanto attesa finale. Ci tenevo perché quello che vedi in queste gare, difficilmente lo vedi altrove: diamine, sono i nostri campioni! Da anni cerco di vedere sempre la finale e ci sono riuscito poche volte, Di solito vedevo solo le sintesi, stavolta, credo di non aver perso un solo binomio: finalmente! L’Arena di Las Vegas è un po’ particolare, sicuramente piccola e stretta lo sapevo, ma non avevo ancora idea di quanto. Quando ho visto la gara di Dressage Freestyle, allora ho capito! Pensate che il Rettangolo di Dressage occupa tutta la lunghezza dell’arena, per cui penso a 60 mt di lunghezza. Per quanto riguarda la larghezza, l’arena non è proprio un ovale, diciamo che lo è, però le due estremità è come se le avessero strette, inserendo quattro spigoli all’interno dell’ovale. In altre parole, i quattro angoli del Rettangolo di Dressage toccavano le tribune! Lateralmente al rettangolo, vi erano pochi metri dalle tribune centrali, facciamo cinque mt per lato? Riepiloghiamo, se un Rettangolo di dressage è largo 20 mt, il campo gara sarà stato un ovale di 60 mt x …(dai 20 ai 30 mt)? Bene, in questo spazio 20 x 60, metteteci barriere, pilieri e piante. Siete sicuri che sia rimasto altro spazio per muoversi e magari galoppare e saltare? Torniamo a Las Vegas, in quell’ovale grande assai, Anthony D’Ambrosio, Chef de Piste, lontanamente parente di qualche italiano emigrante, con la consulenza di Leopoldo Palacios, lo Chef de Piste delle ultime Olimpiadi, ha piazzato per tre giorni, percorsi da 12 ostacoli, di cui 1 gabbia ed 1 doppia gabbia, per cui 15 salti complessivi: a qualcuno è rimasto un po’ di fiato? Non vi sto a descrivere i percorsi, perché ormai me li sono pure dimenticati, ma se per caso vi è rimasto un po’ di fiato, ricordatevi che quei salti ’o chiù vasc’ (il più basso) era 150 cm! Quelli che garicchiano come me: il primo giorno: l’emozione, il cavallo un po’ distratto (chi più ne ha, ne metta); il secondo giorno migliorillo (un risultato un po’… migliore) ed il terzo giorno, se ti sei ricordato di dare gli integratori salini, è capace che fai netto. Qui no, è diverso. I giorno, tabella C: Categoria tipo “Cavà … abbia a fuì, a sì nò so mazzate …” (cavallo corri altrimenti lavoro di frustino …) ed è l’unico giorno, almeno spero, che i cavalieri riconoscono un po’ di più i loro errori. Secondo giorno, a barrage (spareggio), o come dicono gli inglesi “Jump Off” (che non è proprio il fratello dell’elefantino Jambo). E già qua, per andare al barrage: chi s’è visto s’è visto e si salvi chi può! Traduzione: o lavori di grinta e cacci quello che devi cacciare (non diciamo oltre, i bambini, a quest’ora, stanno ancora davanti al computer …) o il cavallo ti ringrazia e torni a casa. Al barrage, di solito, si saltano circa 6-7 ostacoli per 7-8 salti. Terzo giorno, i qualificati, io direi piuttosto “i superstiti”, in particolare gli ultimi, con tanto di bocchettoni dell’ossigeno prima e dopo la gara, devono compiere due giri da dodici ostacoli per 15 salti. Non ho mai capito perché, ogni anno, quando serve, il sindacato dei cavalli va sempre in ferie lo stesso periodo! Traduzione, per vincere una finale di tale importanza, un cavallo, in gara, deve saltare 15 salti il primo giorno, 15 salti + 8 salti al barrage il secondo giorno e 15 + (facciamo uno sconto và) 12 salti il terzo giorno, totale 65 salti e tutti intorno ai 155 cm di altezza. E senza contare campo prova. E in tutto questo, fare meno errori degli altri. Sentite a me: voi potete volere tutto quello che volete, se non lo vuole il cavallo … Dicevo prima della prestazione di un “normo” cavallo per tre giorni di un normale concorso. Volevo aggiungere, i cavalli che non vogliono fare errore agli ostacoli, quando vanno in difficoltà perché magari la distanza dal salto non è proprio un granché …, allora cominci a vedere che fanno delle cose strane, per esempio, saltando, scavalcano gli ostacoli con movimenti da equilibrista: a volte, si dice che “svirgolano” con le gambe (noi del ramo non siamo abituati a dire zampe!), cioè le gambe fanno movimenti rotatori da assomigliare alle virgole. Questo vuol dire che i cavalli “svirgolatori” avrebbero la forza di saltare ancora più alto se condotti al salto in modo migliore. Di fronte ad Oxer alti 150 cm e larghi almeno altrettanto, magari come secondo o terzo elemento di gabbia: ma che vuoi svirgolare? Allora vedi che quelle gambe, vuoi per agilità, vuoi per necessità di sopravvivenza a quella quota, soprattutto per rapidità, assomigliano a sguscianti colpi di karatè, quei ferri sotto gli zoccoli lanciano riflessi di luce come le lame affilate delle mollette serramanico! Non è una normo gara di FEI World Cup, una finale è una finale! Finalmente capisci che il cap è il vecchio elmetto di guerra del 15-18 lasciatoci dal bisnonno! Non so se sono riuscito a darvi un’idea dell’aria che si respirava in finale: io, ad ogni salto, saltavo con loro con la paura di ricadere con le natiche sullo spigolo appuntito della sedia! La partecipazione era tanta che mi sembrava una vigliaccata andarmi a sedere su una comoda poltrona. Andiamo dai nostri beniamini che è meglio! Edwina Alexander ha azzeccato in pieno il mio pronostico: il podio l’ha visto da lontano. Michael Whitaker se l’è presa con il calzolaio e con Anthony D’Ambrosio: l’ultimo ostacolo di un percorso fin lì netto, aveva il piliere con una specie di nuvola in cima e la scritta “Benvenuti a Las Vegas”. Il problema era che questa nuvola sporgeva all’interno della luce del salto e lui, Whitaker, ha urtato la nuvola con lo stivale, facendo cadere l’ostacolo. Secondo voi la colpa era del calzolaio o del Direttore di Campo? Ludger Beerbaum ha provato di tutto per smentire i miei pronostici, ma alla fine è arrivato sesto, per cui ho indovinato o no? Markus Ehning non ha gareggiato con Sandro Boy, binomio campione del 2007 mi pare, ed è arrivato dopo di Ludger, nonostante il cavallo sempre flesso, che non alzava mai la testa, ecc. Markus ha un bello stile a cavallo, per esempio, quando salta i verticali, sembra che non si alza dalla sella e, se per sbaglio si alza mentre salta un oxer, subito si risiede: sembra sempre che salta crocette! A proposito della stanchezza dei cavalli, un cavallo di un cavaliere americano, si chiama Flexible, cioè flessibile, che può essere un complimento per un saltatore. Ora è più corretto dire si “chiamava” perché, a furia di saltare, il terzo giorno era diventato “inflessibile”. Da chissà quanto tempo non vedevo Rodrigo Pessoa! La frase “Cavà abbia a fuì …” mi è venuta in mente guardandolo per come aveva reso (adesso ci vuole) flessibile il suo nuovo cavallo Rufus, quest’ultimo non ha detto un “nitrito” per tutta la durata del percorso, completamente plasmato e sottomesso alla guida del fenomenale cavaliere: troppo tardi perché rimontino posizioni in classifica. A proposito di classifica, diciamo che era divisa in tre tronconi, quello degli esseri umani, cioè non dotati di potere “sopraelevatorio” davanti ai salti, per cui gli errori si pagavano. Il secondo gruppo, “speciali ma non troppo”, nel senso che la bravura non è tutto, ci vuole anche altro: il “superpotere” di volare! Nel terzo troncone ci sono entrati in pratica in quattro, di solito si giocano il titolo “a chi seccia di più”, traduzione “chi gufa di più l’altro”, traduzione “guardare con gli occhi secchi gli altri, così loro fanno errore ed io vinco”. Di questi quattro, solo Christina Liebherr ha fatto errore, passando dal terzo posto provvisorio al quarto definitivo, ma era contenta lo stesso. Avevo detto che Albert Zoer era da tenere d’occhio? Terzo posto assoluto, secondo degli europei ed io mi ero dimenticato degli americani. Nel post precedente avevo parlato di cacciatori e lepri, per farla breve assai e vuoi per il concetto del gufo di cui sopra, se chi sta al secondo posto provvisorio sta a bordo campo, come un cacciatore, per secciare/gufare o altro che dir si voglia, la lepre che entra per ultimo, alias primo in classifica provvisoria (dimenticavo di dirvi che si entra in ordine inverso di classifica), dicevo, la lepre che entra per ultimo, avete idea di quanta tensione ha in corpo? Vi devo dire che cos’è la paura di sbagliare? E’ quella cosa che alle Olimpiadi e non solo, quando sbagli perdi una medaglia, a volte vale più la pena di sbagliare per toglierti quella tensione di dosso, ma poi stai male una vita. Per favore, c’è un medico? Non mi va di gareggiare oggi! Il cacciatore era Mclain Ward, che era secondo in classifica perché il primo giorno era andato “appena appena” più piano di Meredith. Mclain rimpiangeva il distacco come un tarlo nel cervello. Negli stessi tre giorni, come lei, non aveva fatto un errore e nemmeno quel terzo giorno, né al primo giro, né al secondo giro, solo un po’ più piano. Meredith entra in campo con i colori della Germania a causa del matrimonio, ma è americana, di fronte ai suoi connazionali ed amici d’infanzia che non vedeva da anni: chissà quali emozioni c’erano dentro di Lei? Ma la paura di sbagliare? Non le è passata neanche per l’anticamera del cervello!
Roberto Bellotti

2009, chi ha vinto la finale salto ostacoli FEI World Cup a Las Vegas?

Mica ve lo devo dire subito? Sarò breve perchè bisogna andare a dormire.... ho visto scendere parecchie lacrime, quindi calma seduti e lasciatevelo dire: Com'era la storia della lepre e del cacciatore? Vabbè cambiamo argomento...C'era una volta una specie di mastino che voleva agguantare una preda...NO! non va nemmeno così. Facciamo una cosa l'articolo velo scrivo domani, ma chi ha vinto ve lo dico adesso: le lacrime che ho visto erano tutte di gioia e perciò al f... Cristina Liebherr con No Mercy è arrivata addirittura quarta! Albert Zoer, versione giù la maschera, è arrivato terzo, lui che diceva che Las Vegas era troppo stretta per Okidoki, chiamatelo gigante quel cavallo...di risultati, di cuore..ma no di statura....e per piacere.........
Almeno Albert già mi ha dato ssoddisfazione nelle mie previsioni! Ah, sapete chi ho visto e mi è piaciuto molto? Un certo Rodrigo Pessoa, sì proprio lui, quinto, ma che grinta, classe, padronanza..senza Baloubet, si vede che è proprio bravo....Dicevo...lacrime al femminile...di gioia...il cacciatore (Mclain Ward) è rimasto a mani vuote: la lepre (Meredith) era...imprendibile!
Roberto Bellotti

domenica 19 aprile 2009

2009, FEI World Cup, Finale a Las Vegas, Salto Ostacoli, I Manche della III Giornata ...

Ho appena finito di vedere la I Manche della Finale Salto Ostacoli della FEI World Cup, ma tanto non interessa a nessuno! Se a qualcuno interessasse, io avrei più follow blog di quelli che ho in realtà. Che si prova a vedere in diretta una tale finale? E' come vedere una partita di calcio molto tirata, per esempio: si va ai tempi supplementari con l'ansia cresce. “Poi magari, ci vogliono pure i rigori e ...”. Va bè và, torniamo ai cavalli che è meglio! Quando c'è una sorta di campionato, è meglio far da lepre o da cacciatore? Voglio dire è meglio condurre o inseguire? Intanto se non fai zero, avanti non vai! In 29 stanno gareggiando, gli altri non sono stati ammessi. I loro cavalli ringraziano! Che Meredith è in testa dal primo giorno, questo lo sapevate, ma anche che c'è uno che non molla? Bè, questo si chiama Mclain Ward con Sapphire: cliente molto scomodo! Segue Christina Liebherr con No Mercy! Mclain voleva reggerle la gamba per aiutarla a salire, ma lei ha detto: "Sono sposata!" Sapevate che se abbattete un ostacolo con la punta dello stivale è sempre penalità? Ma io come faccio ad indovinare pure questo nei miei pronostici? Così non và: “Michael (Whitaker, s'intende) mi fai fare brutta figura come veggente!” E adesso vado a sistemarmi meglio davanti alla TV, tra poco si comincia!

2009, Dressage FEI World Cup, Finale di Las Vegas, prova di Freestyle: Chi Ha Vinto? Ho Visto in TV (2)

Era parecchio tempo che non vedevo una gara di Dressage in TV. Poi, una finale FEI World Cup, ma vuoi mettere?
Rimasuglio di vecchi indoor, consentitemelo, perchè quest’indoor a stento a stento raggiungeva gli obbligatori 60 mt di lunghezza, le parti strette dell’ovale appena appena raggiungono i 20 mt essenziali.
Gli esperti di Dressage diranno: “E per entrare nel Rettangolo?”…Spieghiamo che è meglio va…
Le gare di Dressage (o Addestramento) si svolgono dentro un rettangolo, il cavaliere più bravo è quello che dimostra il maggior livello di Addestramento raggiunto, secondo una Giuria specializzata per questo.
Di solito c’è un corridoio attorno al rettangolo di gara, che i concorrenti sfruttano per ambientare e richiedere concentrazione al cavallo che si deve esibire nella prova di obbedienza.
In questa disciplina, obbedienza ed addestramento sono abbastanza sinonimi.
Questo corridoio è sfruttato anche per presentarsi e farsi riconoscere dai giudici prima della esibizione dentro il “Rettangolo” di gara, 20 x 60 mt.
Bene, tutto questo corridoio a Las Vegas non c’è. Allora come hanno fatto?
La giuria consentiva quanto sopra dentro il rettangolo, poi il concorrente si fermava, alzava il braccio e, dopo qualche falcata, cominciava la gara.
La prova di FreeStyle non è proprio come la famosa Kur, credo che in quest’ultima si valuti di più il sincronismo dei movimenti con il ritmo musicale.
Vi avevo accennato nei miei precedenti post, di una sfida all’ultimo tocco di rossetto…pardon sfida tra amazzoni, Isabel Werth ed Anky Van Grusven. (Gli esperti ed intenditori sanno….)
Si vede che non rientro né tra i primi, né tra i secondi, ma andiamo con ordine.
Non so per quale motivo, della prima giornata, oggi, nella categoria Freestyle, hanno gareggiato solo in 11. Pausa tecnica dopo cinque binomi…se penso alle gare di salto ostacoli estenuanti e senza pause….
In realtà vi parlo della pausa tecnica, perché ho visto una cosa molto carina: Nel rettangolo hanno fatto entrare non uno, ma due binomi, una lei in rigoroso abito bianco con una gonna tale da coprire sella, groppa e stivali ed un lui che aveva, sulla faccia, una maschera bianca con una guancia deturpata. Non ho riconosciuto la musica (qualità dell’audio…) ma la mia fantasia mi ha portato a credere che potesse essere la Bella e la Bestia. Carina come idea, no?
I due binomi si muovevano sincronizzati, come allo specchio. Eseguivano figure sia uno di fronte all’altro che affiancati, per separarsi o ritrovarsi più volte, tra lo steccato ed il centro del rettangolo, uno spettacolo durato all’incirca lo stesso tempo di una ripresa di Dressage.
Speriamo che prima o poi YouTube vi farà vedere quello che sto cercando di descrivere a parole…
Torniamo alla gara, a me piace molto l’idea che si entra in campo per ordine inverso di una classifica ottenuta per grado di bravura: il binomio di dopo attira sempre un po’ di più di quello di prima, mentre è meno spontaneo applaudire uno meno bravo dopo l’esibizione di uno, magari, favorito.
Tranne per l’insediamento di una canadese ed un americano, la sfida andava avanti, vedendo in testa alla classifica un tedesco o un olandese, chi ne sa di dressage…se l’aspettava:
7. Whisper – Monica Theodorescu (GER) 70,170%
Poi Olanda
6. Nartan – Jeannette Haazen (NED) 70,383%
Poi
5. Pop Art – Ashley Holzer (CAN) 72,511%, l’intrusa che avevamo detto.poi, eccezione, di nuovo Olanda,
4. Exquis Nadine – Hans Peter Minderhoud (NED) 73,064%
E fino a qui, ci siamo.
Poi, com’è quella storia dell’alternanza tra Isabel ed Anky?
Ieri chi era davanti? Anky? Ah, va bèh, oggi tocca ad Isabel che ha piazzato un bel 84,50 %!
Mica male? Anky si è fermata solo all’82 e qualcosa….
Mica ha vinto Isabel?
Scusi, buon uomo…e di grazia, ma chi ha vinto?
Dico: “Ma tu sai quanto valgono Satchmo e Painted Black?
“Eh va bè, che c’entra….io mò chiamo il proprietario di Yahoo, gli faccio comprare il miglior cavallo di Dressage, ci metto sopra un tedesco, gli cambio passaporto e glielo do americano…, detto…e …fatto:
Steffen Peters su Ravel…primo!
Com’era la storia dell’intruso americano? Vedi Meredith, da americana è passata alla Germania…
Roberto Bellotti

2009, Dressage FEI World Cup, Finale di Las Vegas, prova di Freestyle: Chi Ha Vinto? Ho Visto in TV


Controllate ora e giorno per favore, Equifare, quasi in diretta, vi comuica che la prova di Freestyle di Dressage della Finale FEI World Cup a Las Vegas, è stata vinta dal beniamino di casa Steffen Peters su Ravel, con una percentuale di 84,950% (diamine un bel 85% poteva pure arrivare, no?). Isabel Werth a ridosso con 84,50 % circa. Un pò distaccata la Anky Van Grusven con circa 82 % (colpa della schiena?)
'A verità? Bellissimo spettacolo! Datemi un pò di tempo e vi descriverò di più!

sabato 18 aprile 2009

2009, Finale FEI World Cup, II giornata: Chi ha vinto?

Nonostante che i programmi TV sull'equitazione siano oscurati, la notizia è trapelata!
Dire scontata non lo so, vorrei poterlo dire dopo che ho visto in TV, ma proprio non me la vogliono far vedere la seconda giornata di gara! Ma volete proprio sapere chi ha vinto?
Meredith!

2009, FEI World Cup, Finale Salto Ostacoli, II giornata: ci sono novità?

II giornata di gare a Las Vegas.
I potenti mezzi televisivi persistono nell'oscurare l'equitazione.
So solo che anche nella seconda giornata.....ha vinto Meredith!
Appena possibile, vi racconterò il resto.

Rolex FEI World Cup Jumping Final 2

Second win for Meredith Michaels Beerbaum 18/04/2009
Meredith Michaels Beerbaum showed her supremacy for the second consecutive day. (Photo: Kit Houghton)

The competition at a glance

- 42 competitors in the second final competition of the Rolex FEI World Cup™

- second consecutive win of Meredith Michaels Beerbaum/Shutterfly

- 16 riders make their debut in a World Cup Final

- one combination didn't start (Gerco Schröder/Eurocommerce Seattle from Holland)

- 13 clear rounds

- 16 four fault rounds

- 6 riders clear in the jump off

- 5 American riders in the jump off

- one fall of rider (Australian Harley Brown)

- one rider retired (American Kent Farrington)

- 14 studbooks represented in the second final competition

- 24 geldings, 7 mares, 11 stallions

- 7041 spectators

For the second consecutive day Meredith Michaels Beerbaum claimed the rights to her third Rolex FEI World Cup™. The former American competing for Germany, winner of the first competition on Thursday, showed great superiority also winning the second class on Friday. Yet her advance on McLain Ward and Albert Zoer, second and third in both the competition on Thursday and in the provisional standing, is not big. One rail down on Sunday, in the third and last final competition, could bring Ward or Zoer in winning position.

But Michaels Beerbaum and her miraculous Shutterfly are not likely to start doing what they seldom do: making mistakes. The number one of the Rolex ranking was completely on top of things in the second competition of the Rolex FEI World Cup™. Like yesterday, Meredith Michaels Beerbaum made her own plan and was flawless in the execution. She was the only one to do four strides in the long three stride distance to the FEI vertical, in order to make life easier for her horse going to the consecutive Liverpool oxer, positioned on a very short three strides.

McLain Ward also made the course of Anthony d'Ambrosio fit his horse Sapphire. The American was the only one to skip a stride going to the double combination 13 A – B. Ward was a bit lucky to qualify for the jump off, as his Belgian bred mare had two hard rubs on fences number 2 and 9.

Christina Liebherr seemed to follow Meredith Michaels Beerbaum and McLain Ward having a second successful day. She stayed clear in the first round aboard her energetic gelding LB No Mercy, but things went wrong in the jump off. An unfortunate turn to oxer number 5 resulted in a refusal and the Swiss also had a rail down.

As far as the World Cup points are concerned, anything can happen. But Ian Millar, Jos Lansink and Rodrigo Pessoa have to count with Meredith Michaels Beerbaum equalling their performance, winning the World Cup with all three final competitions to their name.

QUOTES

Meredith Michaels Beerbaum

"Thank you very much, Rolex, for all my beautiful watches. If I wouldn't be an ambassador for Rolex, I would start my own watch shop. But that would be competition, that wouldn't make any sense."

"I've always been known for doing things differently. Ian Millar, Jos Lansink and Rodrigo Pessoa won the World Cup winning all three competitions. I wouldn't be doing things that differently!"

"It's really nice to be back in America. Most of the time I compete in Europe. Here I meet my family and friends and it's wonderful to hear the crowds cheer for me."

McLain Ward

"This was an excellent course, really brilliant. Again it was adding, which I did twice. But that doesn't really suit my horse, so I went to the double combination in four strides, in stead of five."

"My horse is a bit big and slow, inside turns are more difficult for that type of horse. There was not one place where I thought I could have been a bit faster."

"You don't want to wish a mistake on anybody, but it can happen."

Albert Zoer

"I have to be satisfied with this result. It is clear that Okidoki is slightly slower than Sapphire and Shutterfly. This was the optimum result."

"It is sad that Rob Ehrens, my chef d'equipe, was not able to come, due to circumstances in his family. Okidoki and I know each other very well, but it's always nice to have Rob around. He has a relaxing influence, especially in the hectic of a jump off."

"My plan for Sunday? To go double clear!"

Anthony d'Ambrosio

"I was hoping for eight riders to go clear. Horses and riders were fantastic today, so I ended up with a few more. Maybe I held back a little bit too much. I had Sunday on my mind, in the second round the combinations will have to jump as many fences as in the first round."

Results

1. Meredith Michaels Beerbaum (GER), Shutterfly, 0/32.77 sec, 0 pnts

2. McLain Ward (USA), Sapphire, 0/33.77 sec, 2 pnts

3. Albert Zoer (NED), Okidoki, 0/34.72 sec, 4 pnts

4. Beezie Madden (USA), Danny Boy, 0/34.83 sec, 21 pnts

5. Richard Spooner (USA), Ace, 65.97 sec, 15 pnts

6. Helena Lundbäck (SWE), Madick, 0/37.20 sec, 18 pnts

7. Rodrigo Pessoa (BRA), Rufus, 4/34.35 sec, 8 pnts

8. Rich Fellers (USA), Flexible, 4/34.41 sec, 6 pnts

9. Mikael Forsten (FIN), Isaac du Jonquet, 4/36.39 sec, 15 pnts

10. Thomas Velin (DEN), Grim st. Clair, 4/37.54 sec, 7 pnts

11. Hillary Dobbs (USA), Quincy B, 4/39.05 sec, 16 pnts

12. Keean White (CAN), Celena Z, 4/40.83 sec, 21 pnts

13. Christina Liebherr (SWI), LB No Mercy, 10/44.01 sec, 7 pnts

14. Vladimir Beletsky (RUS), Larkanaro, 4/76.63 sec, 31 pnts

14. Rutherford Latham (SPA), Guarana Champeix, 4/78.80 sec, 29 pnts

14. Todd Minikus (USA), Pavarotti, 4/80.62 sec, 27 pnts

14.Ian Millar (CAN), In Style, 4/80.95 sec, 24 pnts

14. Ashlee Bond (USA), Cadett 7, 4/75.35 sec, 23 pnts

14. Edwina Alexander (AUS), Isovlas Itot du Chateau, 4/77.38 sec, 20 pnts

14. Michael Whitaker (GBR), Portofino, 4/76.11 sec, 19 pnts

14. Christine McCrea (USA), Vegas, 76.45 sec, 19 pnts

14. Darragh Kerins (IRE), Night Train, 4/75.33 sec, 18 pnts

14. Mandy Porter (USA), San Diego, 4/79.19 sec, 18 pnts

14. Marco Kutscher (GER), 4/76.63 sec, 17 pnts

14. Marcus Ehning (GER), Leconte, 4/77.46 sec, 16 pnts

14. Daniel Etter (SWI), Peu a Peu, 4/75.97 sec, 16 pnts

14. Steve Guerdat (SWI), Tresor, 4/76.17 sec, 15 pnts

14. Ben Maher (GBR), Robin Hood W, 4/78.19 sec, 14 pnts

14. Ludger Beerbaum, Coupe de Coeur, 4/78.06 sec, 14 pnts

30. Geir Gulliksen (NOR), Sundal Colliers Cattani, 5/81.13 sec, 33 pnts

31. Danielle Torano (USA), Vancouver d'Auvray, 8/79.39 sec, 33 pnts

31. Michelle Spadone (USA), Melisimo, 8/77.71 sec, 22 pnts

31. Angel Nygalov (BUL), Baloufino, 8/76.24 sec, 27 pnts

31. Lars Nieberg (GER), Lucie, 8/76.15 sec, 22 pnts

35. Alberto Michan (MEX), Chinobampo Lavita, 9/81.03 sec, 81.03 pnts

36. Anna Trent (NZL), Muskateer NZPH, 12/80.42 sec, 39 pnts

36. HRH Prince Abdulla Al-Saud (KSA), Mobily Ashkur Allah Obelix, 12/77.95 sec, 38 pnts

38. Ludo Philippaerts (BEL), Cavalor's Winningmood, 16/76.52 sec, 33 pnts

38. Hasan Senturk (TUR), S.I.E.C. Concept, 16/79.86 sec, 32 pnts

40. Daijiro Mashiyama (JPN), Paradox, 37/82.37 sec, 41 pnts

41. Harley Brown (AUS), Cassiato, EL, 30 pnts

42. Kent Farrington (USA), Up Chiqui, RET, 30 pnts

FEI.TV

FEI.TV, FEI's official video website, is offering extensive coverage from the Rolex FEI World Cup™ Jumping and Dressage Finals in Las Vegas. Please see the detailed schedule below and visit www.feitv.org:

17 April 2009: Rolex FEI World Cup™ Jumping Final (Part I)

02:00 - 04:10 GMT (live)

11:00 - 13:30 GMT (as live replay)

18 April 2009: Rolex FEI World Cup™ Jumping Final (Part II)

02:00 – 04:35 GMT (live)

11:00 – 13:35 GMT (as live replay)

19 April 2009: Rolex FEI World Cup™ Dressage Final (Part I)

02:00 – 05:30 GMT (live)

11:00 – 14:30 GMT (as live replay)

19 April 2009: Rolex FEI World Cup™ Jumping Final (Part III)

19:00 – 20:30 GMT (live)

19 April 2009: Rolex FEI World Cup™ Jumping Final (Part IV)

21:00 – 22:25 GMT (live)

21 April 2009: Highlights of the Rolex FEI World Cup™ Final Dressage available as video on demand

22 April 2009: Highlights of the Rolex FEI World Cup™ Final Jumping 2009 available as video on demand


Contact

Malina Gueorguiev
FEI Communication Department
Fédération Equestre Internationale
malina.gueorguiev@fei.org

t +41 21 310 47 47
f +41 21 310 47 60

http://www.fei.org/

venerdì 17 aprile 2009

2009, FEI World Cup, Finale di Las Vegas, I° Giornata di Gara Salto Ostacoli, Chi Ha Vinto? Ho visto in TV


Nella foto Meredith Michaels Beerbaum (Photo: Kit Houghton)


Cominciamo a dare i numeri, và! XXXI Finale FEI World Cup, V Finale a Las Vegas, 32 cavalieri maschili, 12 amazzoni. Più giovane cavaliere (cioè amazzone): Hillary Dobbs (U.S.A., 21 anni), Cavaliere più anziano: Ian Millar (Canada, 62 anni), cavallo più esperto Portofino (sei finali consecutive con Michael Whitaker). La prima gara era tabella C, nella quale il regolamento prevede che le barriere abbattute agli ostacoli, siano trasformate in secondi da aggiungere al tempo effettivo conseguito per completare il percorso. Traduzione, se vai troppo piano, un altro, andando più veloce, anche se lascia cadere una barriera ad un ostacolo, ha comunque la possibilità di superarti nella classifica di giornata. In questo momento, non mi ricordo quanto vale in secondi una barriera caduta, poi mi verrà! Scherzo: una barriera abbattuta equivale 4 secondi. Per es. e veniamo alla gara: su 43 partecipanti, 15 hanno fatto netto. Il più lento dei quindici è arrivato addirittura 27° e si trattava di Hasan Senturk (Turchia), il quale avrà detto “Mamma Li Turchi! Ma quanto corrono questi?” Per dirla al contrario e sempre per es., il giro più veloce è stato di Steve Guerdat, ma una barriera caduta l’ha relegato al nono posto: succede, rischi che si corrono per cercare di arrivare primi! Per gli appassionati della rubrica: Com’era il Percorso? (sai com’è? Magari ci esce un esercizio da costruire a casa, per allenamento): Per arrivare al N.ro 1 Ostacolo Triplice (Cominciamo bene!), se venivi da mano sinistra, una sorta di mezza volta alla fine di un lato corto, ricezione a galoppo destro, abbastanza falcate per un n.ro 2, sempre Oxerone e si continuava sempre a galoppo destro, per compiere una traiettoria a forma di U che portava su un n.ro 3 Verticale, ricezione al galoppo sinistro, abbastanza falcate per un altro verticale, n.ro 4, posto di fianco alla faccia posteriore del n.ro 1 (un po’ in obliquo). In pratica si è tornati al lato corto di partenza. Dal secondo angolo del lato corto, al galoppo sinistro, si accenna ad un lieve cambiamento diagonale che comincia con un n.ro 5, Oxer, ed abbastanza falcate per un 6, verticale. A questo punto una brusca “sterzata” a destra, a due tempi dall’angolo del lato corto e sotto le tribune (come saranno stati contenti i cavalli!), n.ro 7, Gabbia verticale - largo a due tempi. Ricezione ed immediata “sterzata” a destra, e, quasi di fronte all’angolo destro del lato corto, verticale n.ro 8 (posto vicino al n.ro1), (n.b. 1-4-8 visti dall’alto formavano il simbolo della Mercedes), ricezione ed immediata “sterzata” a sinistra (sai com’è? Per bilanciare i denti staccati a destra!). Percorso il lato corto al galoppo sinistro, cominciava una specie di cambiamento diagonale a due tempi dalle tribune, n.ro 9 muro su archi, a seguire una doppia gabbia, n.ro 10, oxer, verticale, verticale (tutti ad un tempo), di nuovo ricezione e “sterzata” a destra (adesso più morbida: sono rimasti pochi denti!) per un oxer n.ro 11 che si trovava ad angolo retto con l’ultimo ostacolo della doppia gabbia, al termine di un circolo in concreto. Qui Steve Guerdat ha fatto l'errore: saltando un oxer di 150 cm, in diagonale: “Dì un po’ tu!” Ricezione a sinistra e galoppata finale per un 12 su un fosso, di fianco al n.ro 4, in pratica sulla pista. Nella foto Meredith Michaels Beerbaum (Foto: Kit Houghton) Chi ben comincia è a metà dell’opera, della serie che Christina Liebherr su No Mercy, entrata in campo gara abbastanza tra i primi concorrenti, ha condotto la classifica per parecchio tempo. Hanno provato a scalzarla in parecchi, per esempio Rodrigo Pessoa con Rufus (Toh! Chi si rivede?), Ludger Beerbaum, Albert Zoer, Daniel Etter, Thomas Velin, ma uno in particolare (e mi ero dimenticato di inserirlo tra i favoriti) McLain Ward con Sapphire, quindi terzo. La mia dimenticanza è perché lui non ha fatto il girone europeo (è americano!). A fianco a lui, quarto, un altro americano che finora non avevo mai sentito (sarà mai venuto in Europa?) Rich Fellers con cavallo flessibile, pardon, Flexible: di nome, e al momento anche di fatto. Riflessione: Liebherr, Guerdat ed Etter, tre svizzeri nei primi 11 binomi, seguono due tedeschi e due americani. Finora i miei pronostici traballano: Già Marcus Ehning non ha montato Sandro Boy (lo possino!), Ludger Beerbaum, McLain Ward e Steve Guerdat incalzano. Mi hanno difeso Albert Zoer e Daniel Etter. “Ma chi ha vinto?” Chi ben comincia è a metà dell’opera (finale): “Meredith!”
Roberto Bellotti.

mercoledì 15 aprile 2009

2009, FEI World Cup, Come si è arrivati alla finale di Las Vegas Salto Ostacoli (Girone Europeo), i vincitori delle tappe ed i miei pronostici.


Mi pare di capire che ci saranno due grandi assenti: Jessica Kurten con Libertina, vincitrice di due tappe (Lipsia e Zurigo), reduce da un’annata 2008 piena di successi, ed il campione Olimpico in carica, Eric Lamaze, che a Ginevra, sua unica tappa europea, fece “Veni, Vidi, Vici”! Due “giovani” che cercheranno di dare il ricambio ai matusa: Rutherford Latham e Daniel Etter, rispettivamente vincitori a Oslo e a ‘s-Hertogenbosch. Due binomi particolarmente esperti di tappe, finali e di finali a Las Vegas, di cui uno particolarmente favorito: la “Meredith” con Shutterfly (già vincitori a Las Vegas nel 2005 e campioni in carica) e Michael Whitaker con Portofino (se non sbaglio sei finali consecutive!). Binomio già detentore del titolo 2007 (così mi ricordo), Marcus Ehning e Sandro Boy, che, secondo me, faranno meno barriere di tutti e sicuramente si candideranno a podio. Non me la conta giusta Albert Zoer con Okidoki (già vincitori a Verona in passate edizioni), che vuole mettere le mani avanti: secondo me vorrà fare il falco! Un altro tedesco che vedo bene è Marco Kutscher con Cash. Se ne cito qualcun altro, fare pronostici è troppo facile! Ma va bene così. Vediamo, invece, se faccio brutta figura: Non arriveranno a podio Edwina Alexander e Ludger Beerbaum, come invece prevede la stampa specializzata. Secondo me, Ludger rimpiangerà il già venduto All Inclusive, che descrissi vincitori al barrage di Ginevra 2007 in questo link: http://xoomer.virgilio.it/equidomizia/bellotti/GP%20FEI%20GINEVRA%20DIC%2007.htm Vi riepilogo le Tappe Europee e i relativi vincitori del 2009: Tappa 1 Oslo, Rutherford Latham (Spagna).
Tappa 2 Helsinki, Gerco Schroder (Olanda).
Tappa 3 Verona, Alois Pollmann-Schwechhorst (Germania).
Tappa 4 Stoccarda, Meredith Michaels Beerbaum (Germania).
Tappa 5 Ginevra, Eric Lamaze (Canada).
Qui di seguito il link al mio post dedicato alla gara. http://xoomer.virgilio.it/equidomizia/bellotti/_ginevra_2008_fei.htm
Tappa 6 Londra, Edwina Alexander (Australia).
Tappa 7 Mechelen, Ludo Philippaert (Belgio).
Tappa 8 Lipiza, Jessica Kurten (Irlanda).
Qui di seguito il link al mio post dedicato alla gara. http://equifare.blogspot.com/2009/01/2009-lipiza-ho-vistoin-tv.html
Tappa 9 Zurigo, Jessica Kurten (Irlanda). Qui di seguito il link al mio post dedicato alla gara. http://equifare.blogspot.com/2009/01/2009-zurigo-ho-visto-in-tv.html
Tappa 10 Bordeaux, Albert Zoer (Olanda). Qui di seguito il link al mio post dedicato alla gara. http://equifare.blogspot.com/2009/02/2009-bordeaux-ho-visto-in-tv.html
Tappa 11 Vigo, Marco Kutscher (Germania).
Tappa 12 Goteborg, Svante Johansson (Svezia).Tappa 13 ‘s-Hertogenbosch, Daniel Etter (Svizzera). Qui di seguito il link al mio post dedicato alla gara. http://equifare.blogspot.com/2009/03/2009-shertogenbosch-ultima-tappa-fei.html

Come andrà a finire?
Roberto Bellotti

martedì 14 aprile 2009

2009, FEI World Cup Finale a Las Vegas, Dressage: i partecipanti


Ecco la lista dei 15 partecipanti alla Finale Dressage della FEI World Cup 2009 di Las Vegas:
Anky VAN GRUNSVEN era stata diffidata dal disputare la finale, perchè non aveva preso parte a nessuna tappa intermedia (almeno due , secondo il regolamento). Ciò era dovuto a terribili mal di schiena che le impedivano di montare a cavallo. Alla fine, Anky ha vinto la disputa legale e lo spettacolo di Las Vegas rivede in campo le due (ormai eterne?) rivali (Isabell WERTH), che si sono sempre avvicendate nella conqusta delle medaglie alle Olimpiadi, ai World Equestrian Game ed alle Finali di FEI World Cup, e podi delle tappe intermedie comprese!
Di seguito la lista completa dei binomi finalisti:

Title Defender: (Detentrice del Titolo)
1 Anky VAN GRUNSVEN, NED (IPS Painted Black)

Western European League:
2 Isabell WERTH, GER (Satchmo)
3 Adelinde CORNELISSEN, NED (Parzival)
4 Hans Peter MINDERHOUD, NED (Exquis Nadine)
5 Monica THEODORESCU, GER (Whisper)
6 Jan BRINK, SWE (Briar)
7 Jeanette HAAZEN, NED (Nartan)
8 Minna TELDE, SWE (Don Charly)

Central European League:
9 Michal RAPCEWICZ, POL (Randon)

Pacific League:
10 Heath RYAN, AUS (Regardez Moi)

North American League:
11 Steffen PETERS, USA (Ravel)
12 Ashley HOLZER, CAN (Pop Art)

South America / Asia:
13 Marco BERNAL, COL (Diamore)

Additional starting places or FEI Wild Cards:
14 Leslie MORSE, USA (Kingston)
15 Jan EBELING, USA (Rafalca)

lunedì 13 aprile 2009

2009, FEI World Cup Finale a Las Vegas: tra poco si comincia!




Complessivamente 60 cavalli sono stati trasportati via aerea per gareggiare alle finali di Coppa del Mondo Dressage e Salto Ostacoli, che si terranno dal 15 al 19 aprile a Las Vegas (U.S.A.). Quarantasei cavalieri da 22 paesi hanno confermato la loro partecipazione alla finale di salto ostacoli 2009 della FEI World Cup™. I gruppi più rappresentati: dodici cavalieri dagli Stati Uniti, sei dalla Germania e tre dalla Svizzera. Il Direttore di campo sarà Anthony d’Ambrosio, a sua volta assistito da Leopoldo Palacios (Venezuela). (A memoria di Equifare, Palacios dovrebbe aver disposto i percorsi delle Olimpiadi di Pechino e del recente Master di Bologna.) Secondo la stampa specializzata, i candidati alla vittoria saranno sempre gli stessi: Ludger Beerbaum con Coup de Coeur; Meredith Michaels Beerbaum con Shutterfly, perché detentori del Titolo (Meredith è americana, a Las Vegas troverà molti fans) e qui hanno vinto già nel 2005; Michael Whitaker con Portofino, binomio con sei partecipazioni di fila alle finali di FEI World Cup; Marco Kutscher con Cash. Tattica per Albert Zoer, il quale dichiara che Okidoki non è molto portato per le arene piccole come quella di Las Vegas. (?!?)(a Equifare viene in mente la differenza di mole tra Shutterfly, che per salirci ci vuole una scala, ed Okidoki, che non mi sembra imponente come una statua). Gerco Schroder che ha portato Seattle, il cavallo che ha brillato di meno quest'inverno. Se ci riesco,mi sbilancerò in mio prossimo post. Ad ogni modo, le gare cominceranno a Las Vegas Mercoledì prossimo 15 Aprile con il warm up. Il Dressage ed il Salto Ostacoli si alterneranno mattina e pomeriggio. I qualificati del Salto Ostacoli sono: Detentrice del Titolo 2008 - Salto Ostacoli Meredith Michaels-Beerbaum/Shutterfly (di GER). South American League – Southern Part: Vitor Alves-Teixeira (BRA) / Yuri Itapua, Yuri Climber. Japan League: Daijiro Mashiyama (JPN) / Paradox New Zealand League: Anna Trent (NZL) / Musketeer NZPH, Levitation NZPH. Arab League: H. Bin Moteb Al Saud (KSA) / Ashkur Allah Obelix. Mexican League: Alberto Michan Halbinger (MEX) / Chinobampo Lavita. Enrique Gonzalez (MEX) / Frida. Western European League: Gerco Schroeder (NED) / Eurocommerce Milano – Eurocommerce Seattle – Eurocommerce Pennsylvania. Daniel Etter (SUI) / I Peu à Peu 4 – Wisper Zuid. Marcus Ehning (GER) / Plot Blue – Sandro Boy – Leconte. Albert Zoer (NED) / Oki Doki –Sam. Steve Guerdat (SUI) / Trésor V – Ferrari – Jalisca Solier. Thomas Velin (DEN) / Grim St-Clair – Godsend du Reverdy. Rutherford Latham (ESP) / Valentina van t'Heike. Ludo Phillipaerts (BEL) / Kassini’Jac – Cavalor’s Winningmood. Lars Nieberg (GER) / Lucie. Mikael Forsten (FIN) / Isaac du Jonquet. Helena Lundback (SWE) / Madick – Bukowskis Erbblume. Ben Maher (GBR) / Robin Hood W. Ludger Beerbaum (GER) / Coupe de Coeur – Gotha. Michael Whitaker (GBR) / Insul Tech Amai – Insul Tech Womani Van – Suncal Portofino 63. Marco Kutscher (GER) / Cash 63 – Cornet Obolenski. Geir Gulliksen (NOR) / L’Espoir – Cattani. Christina Liebherr (SUI) / LB Robin Hood – LB No Mercy. Max Kühner (GER) / Acantus GK. Edwina Alexander (AUS) / Isovlas Itot du Château – Isovlas Late Night 16 – Isovlas Socrates. Rodrigo Pessoa (BRA) / Rufus. Central European League: Vladimir Beletskiy (RUS) / Larkanaro – Ragazza 36 – Lotos. Angel Niagolov (BUL) /Baloufino – Rue Blanche du Gibet – Stritzel. Hasan Senturk (TUR) / Concept – Caro Ass – Pinot Grigio – Siec Janico. USA East League (7 qualified): Kent Farrington (USA) / Up Chiqui. McLain Ward (USA) / Phillipa – Goldika 539 –Sapphire. Christine McCrea (USA) / Promised Land – Vegas. Todd Minikus (USA) / Pavarotti – Presidente – Olinda. Hillary Dobbs (USA) / Quincy B – Corlett – Marlo –Marengo. Beezie Madden (USA) / Danny Boy – Onlight – Judgement. Michelle Spadone (USA) / Melismo. Darragh Kerins (IRL) / Night Train. · USA West League. Mandy Porter (USA) / San Diego. Ashlee Bond (USA) / Cadett 7 – Chivas Z. Richard Spooner (USA) / Ace – Cristallo – Quirino 3. Harley Brown (AUS) / Cassiato. Canadian League: Keean White (CAN) / Celena – Vienna Rouge, Ian Millar (CAN) / Redefin – In Style

domenica 12 aprile 2009

2009, Via Crucis a cavallo, Afragola, Campania, C.I. Lo Sperone, FotoGallery

In collaborazione con il Comune di Afragola, Il C. I. Lo Sperone ha organizzato una Via Crucis con costumi degli antichi Romani ed a cavallo.
Equifare è lieta di pubblicare una slideshow dedicata all'evento a cavallo.



Chiunque voglia pubblicare un evento o raduno equestre e pensa che le foto meritano la pubblicazione, può contattare info@equifare.it

sabato 11 aprile 2009

Buona Pasqua a Tutti! da Equifare. Una preghiera per i terremotati.

Equifare: fare equitazione augura una Buona Pasqua in serenità a tutti i lettori e vi chiede una preghiera per i terremotati dell'Abruzzo. Un rigraziamento di cuore a tutti quelli che si stanno prodigando per dare conforto fisico e morale ai disagiati del terremoto.

giovedì 9 aprile 2009

Quando le raccomandazioni non servono! Un altro caso di doping.

La principessa Haya di Giordania è la Presidentessa della Federazione Equestre Internazionale (FEI)...probabilmente il marito le ha creato qualche problema!
Ogni tanto... le raccomandazioni non servono!

2009-04-07 18:51
Equitazione: sospeso emiro Dubai
Positivo al doping un cavallo del marito di Haya di Giordania
(ANSA) - ROMA, 7 APR - Il marito della principessa Haya di Giordania e' stato provvisoriamente sospeso dopo un controllo antidoping positivo su uno dei suoi cavalli.


Haya Bint Al Hussein e' la presidente della Federazione equestre internazionale (Fei). Il marito Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, 59 anni, e' vice presidente degli Emirati Arabi ed emiro di Dubai. Notoriamente impegnata nella lotta al doping, la principessa Haya per evitare conflitti d'interessi ha dato la supervisione del caso ad un dirigente della Fei.

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/sport/news/2009-04-07_107352189.html

martedì 7 aprile 2009

Arnaldo Bologni racconta la sua esperienza sul terremoto in Abruzzo

Da Cavallo Magazine: Dal terremoto brividi anche per lo sport. Ecco la testimonianza di uno dei più famosi campioni dell'equitazione italiana, Arnaldo Bologni (un palmarès interminabile, è stato l'ultimo italiano a vincere il GP a Piazza di Siena) a L'Aquila per tenere uno stage tecnico nel centro ippico Aterno, di Elio Balestrazzi trainer degli juniores abruzzesi. Bologni ne è uscito illeso ed è rientrato a casa sua, presso Reggio Emilia. Ecco cosa ci ha raccontato al telefono con la voce rotta ancora dalla brutta esperienza.


"Ero andato a dormire all'Hotel San Michele ...quando a mezzanotte.....
http://cavallomagazine.quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/04/07/163477-racconto_arnaldo_bologni.shtml

lunedì 6 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo

Equifare esprime solidarietà e cordoglio ai cittadini abruzzesi colpiti dal terremoto e ringrazia le associazioni di volontariato per quanto fanno in circostanze come queste.

2009, Arezzo, I° tappa del Global Champion Tour – Ho Visto In TV

Nella foto Marco Kutscher, presa da Horse Talk.co.nz




A differenza della Fei World Cup che è indoor, il Global Champions Tour è una sorta di Campionato che si svolge all’aperto su otto tappe, solo i migliori andranno a disputare la finale. Su un mio precedente post http://equifare.blogspot.com/2009/02/global-champions-tourprogramma-e.html, ho già trascritto le tappe , date e sedi. Arezzo è stata designata come prima tappa, oneri e onori. Il mio rammarico è che, a quindici giorni dalla Finale FEI World Cup a Las Vegas, secondo me, qualche buon cavaliere ha dovuto fare delle scelte e, dopo aver passato un inverno in indoor, fare una gara all’aperto prima della finale indoor di cui sopra, non so se è ortodosso. Comunque, già il fatto che Arezzo c’è, è un fiore all’occhiello per l’Italia, traduzione: i cavalieri che sono venuti, secondo me, non li vedi nemmeno a Roma, Piazza di Siena, binomi per qualità e quantità. Magari a Maggio sarò smentito! (Speriamo). Arezzo, il campo verde, ve lo devo proprio descrivere? Ma ancora non ci siete andati? Vabbè va, facciamo così, è così grande che le inquadrature difficilmente facevano vedere gli steccati bordo campo. Tecnicamente il percorso non presentava particolari difficoltà, per es. le distanze tra un salto e l’altro, solo una volta cinque falcate, tutte le altre distanze erano comode. Due vere difficoltà: una le altezze, ovvio, l’altra una girata davanti ad un oxer. Non tanto l’oxer, ma la girata stessa: mi è sembrata ad angolo retto, max. due tempi prima del salto. Della serie che, a qualche cavallo, a causa della girata, è partito un dente a caso. E’ intervenuto il Sindacato dei cavalli, ma non sapeva parlare inglese, sai com’è? Siamo in Italia, e perciò niente reclamo. Per accedere al barrage, bisognava fare due giri a 1,60. Forse qualche elettrolita c’è n’era bisogno. Vittime illustri, un certo The Sixth Sense, cavallo molto decantato dalle cronache sportive straniere, poi, Jalisca Solier perché il suo cavaliere Stava a Guardare le bellezze dei dintorni Toscani. Luciana Diniz, Gerco Schroder, Marcus Ehning, Roger Yves Bost (una volta era soprannominato Bostik perché sembrava sempre incollato alla sella), Ludger Beerbaum (però senza cavallo ”Vittorie Comprese” All Inclusive, perché l’ha venduto, “non so se si è pentito oggi”), la cognata Meredith, (chiaramente senza Shutterfly), Albert Zoer (chiaramente senza Oki Doki), Jos Lansink (è andato un po’ lentino: Va…lentina van ‘t Heike), John Whitaker, ecc. . Se già tutti questi tornassero a Roma, magari e persino con i loro primi cavalli …. E’ inutile dire che gli Italiani c’erano, ma, come al solito, la televisione non li ha fatti vedere. E meno male che stavamo ad Arezzo! Al Barrage, solo che adesso si chiama anche Jump Off. Con tutta questa gente, la speranza che al barrage ci andasse poca gente era praticamente impossibile, meglio no? Denis Lynch ancora non presenta All Inclusive perché il suo attuale cavallo (Laudanum) è geloso e comunque merita, nonostante una pelatina di oggi. S’incomincia ad accendere il barrage con Rolf Goran Bengtsson, che ha riportato in Italia Ninja la Silla (binomio detentore dell’argento alle Olimpiadi di Pechino, Ninja è cresciuta sotto la sella di Giorgio Nuti) e, con Alvaro Miranda, è sceso in campo troppo presto, nel senso che gli altri vedono come fare, per essere più veloci. Entra in campo, udite udite: Marco Kutscher, niente di meno con Cash (binomio vincitore al recente Gran Premio Indoor di Vigo), “ops”, scivolicchia in una girata, ma niente paura, si riprende subito e ferma il cronometro a 34,95 centesimi. A bordo campo un esultante maestro per niente geloso del suo allievo e rivale: Ludger Beerbaum! Edwina Alexander, stranamente, continua ad essere sfortunata, in particolare nei risultati. Finalmente nel secondo giro aveva fatto zero, non le capitava da mesi. E che fanno? Hanno messo il barrage al giro di dopo. Ma allora ditelo! E, quindi, giù una barriera: Jan Top, suo compagno, famoso commerciante di cavalli ultra onerosi, e organizzatore del Global Champions Tour, speranzoso che Edwina riportasse a casa un po’ di soldi spesi, è rimasto senza parole. “Ma già da qualche tempo!” Tocca a Michel Robert, corre ma rimane secondo. Bernardo Alves con un leccalecca, pardon, il cavallo Chupa Chup, resta terzo. Siccome gli ultimi ad entrare sono i favoriti, entra Robert Whitaker ma fa Casino, cioè Casino è il nome del suo cavallo, cioè, volevo dire che fa errore. Dalla FISE si legge “A lui (Marco Kutscher), che si è aggiudicato il cospicuo montepremi (ndr 95.000 euriiii) in palio, il Presidente Federale Avv. Andrea Paulgross ha consegnato una lancia decorata, simbolo della storica Giostra del Saracino della Città di Arezzo”. Ma Marco, non aveva già vinto in Italia, a San Patrignano il Campionato Europeo 2005? Ma l’Italia portasse bene a Marco?
Roberto Bellotti


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giovedì 2 aprile 2009

2009 FEI World CUP, Finale di Coppa del Mondo a Las Vegas: i qualificati.

Nella foto la Detentrice del Titolo di "Campione del Mondo 2008": Meredith Michael Beerbaum che monta Shutterfly.

Quarantasei cavalieri da 22 paesi hanno confermato la loro partecipazione alla Finale di Salto Ostacoli 2009 della Coppa del Mondo FEI (FEI World CUP) che si terrà dal 15 al 19 aprile a Las Vegas (USA).

· Lega Sud Americana
Vitor Alves-Teixeira (BRA) / Yuri Itapua, Yuri Climber
· Lega del Giappone
Daijiro Mashiyama (JPN) / Paradox
· Lega Nuova Zelanda
Anna Trent (NZL) / Musketeer NZPH, Levitation NZPH
· Lega Araba
H. Bin Moteb Al Saud (KSA) / Ashkur Allah Obelix
· Lega Messicana
Alberto Michan Halbinger (MEX) / Chinobampo Lavita
Enrique Gonzalez (MEX) / Frida
·
Lega Europa Occidentale
Gerco Schroeder (NED) / Eurocommerce Milano – Eurocommerce Seattle – EurocommerPennsylvania
Daniel Etter (SUI) / I Peu à Peu 4 – Wisper Zuid
Marcus Ehning (GER) / Plot Blue – Sandro Boy – Leconte
Albert Zoer (NED) / Oki Doki – Sam
Steve Guerdat (SUI) / Trésor V – Ferrari – Jalisca Solier
Thomas Velin (DEN) / Grim St-Clair – Godsend du Reverdy
Rutherford Latham (ESP) / Valentina van ‘T Heike
Ludo Phillipaerts (BEL) / Kassini’Jac – Cavalor’s Winningmood
Lars Nieberg (GER) / Lucie 55
Mikael Forsten (FIN) / Isaac du Jonquet
Helena Lundback (SWE) / Madick – Bukowskis Erbblume
Ben Maher (GBR) / Robin Hood W
Ludger Beerbaum (GER) / Coupe de Coeur – All Inclusive NRW – Gotha
Michael Whitaker (GBR) / Insul Tech Amai – Insul Tech Womani Van – Suncal Portofino 63
Marco Kutscher (GER) / Cash 63 – Cornet Obolenski
Geir Gulliksen (NOR) / L’Espoir – Cattani
Christina Liebherr (SUI) / LB Robin Hood – LB No Mercy
Max Kühner (GER) / Acantus GK
Edwina Alexander (AUS) / Isovlas Itot du Château – Isovlas Late Night 16 – Isovlas Socrates
Rodrigo Pessoa (BRA) / Rufus
·
Lega Europa Centrale
Vladimir Beletskiy (RUS) / Larkanaro – Ragazza 36 – Lotos
Angel Niagolov (BUL) / Baloufino – Rue Blanche du Gibet – Stritzel
Hasan Senturk (TUR) / Concept – Caro Ass – Pinot Grigio – Siec Janico
·
Lega USA Est (7 qualified)
Kent Farrington (USA) / Up Chiqui
McLain Ward (USA) / Phillipa – Goldika 539 – Sapphire
Christine McCrea (USA) / Promised Land – Vegas
Todd Minikus (USA) / Pavarotti – Presidente – Olinda
Hillary Dobbs (USA) / Quincy B – Corlett – Marlo – Marengo
Beezie Madden (USA) / Danny Boy – Onlight – Judgement
Michelle Spadone (USA) / Melismo
Darragh Kerins (IRL) / Night Train

· Lega USA Ovest

Mandy Porter (USA) / San DiegoAshlee Bond (USA) / Cadett 7 – Chivas Z
Richard Spooner (USA) / Ace – Cristallo – Quirino 3
Harley Brown (AUS) / Cassiato

· Lega Canadese
Keean White (CAN) / Celena – Vienna Rouge
Ian Millar (CAN) / Redefin – In Style

· Detentrice del Titolo
Meredith Michaels-Beerbaum (GER) / Shutterfly

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