giovedì 29 ottobre 2009

COPPA DELLE REGIONI PARALIMPICA


COPPA DELLE REGIONI PARALIMPICA
Organizzatore::
CAVALLO E DISABILITA' (Stefania Cerino, Responsabile Dipartimento FISE Ippoterapia)
Tipo:
Sport - Evento sportivo
Rete:
Globale
Inizio:
venerdì 4 dicembre 2009 alle ore 9.00
Fine:
sabato 5 dicembre 2009 alle ore 18.00
Luogo:
CENTRO IPPICO OLGIATA
Descrizione
SARA' UN BELLISSIMO EVENTO, LA I°COPPA DELLE REGIONI PARALIMPICA ASSIEME ALLA COPPA DELLE REGIONI DI DRESSAGE ALLIEVI ED ALLIEVI EMEGENTI. PER L'ATTIVITA' PARALIMPICA UNA OCCASIONE PER CONFRONTARSI TRA REGIONI, VISTO CHE SONO ANCHE PREVISTE SQUADRE MISTE E CON LA POSSIBILITA' DI INSERIMENTO DI UN CAVALIERE NORMODOTATO.I CAVALIERI E LE AMAZZONI PARALIMPICI METTONO IN QUESTO SPORT PASSIONE, IMPEGNO, GRINTA E SARIFICIO: VENITE TUTTI AD INCORAGGIARLI E SOSTENERLI!

domenica 18 ottobre 2009

2009, Helsinki, FEI World Cup Salto Ostacoli, Foto dei vincitori e classifiche. Chiaudani è settimo!





Risultato del Gran Premio di Helsinki:
1, Peu a Peu (Daniel Etter) Sui 0/0 36.80; (foto in alto)
2, Quick Study (Lauren Hough) USA 0/0 37.08; (foto centrale)
3, VDL Groep Tomboy (Eric Van der Vleuten) Ned 0/0 38.17; (terza foto)
4, Saint Amour (Svante Johansson) Swe 0/0 38.44;
5, Cornet Obolensky (Marco Kutscher) Ger 0/0 39.97;
6, Castle Forbes Cosma (Jessica Kuerten) Irl 0/4 37.60;
7, Katchina Mail (Patrice Deleveau) Fra 0/4 39.37;
8, snai Seldana Di Campalto (Natale Chiaudani) Ita 0/8 39.63;
9, Catoki (Philipp Weishaupt) Ger 0/12 40.63;
10, Winningmood (Luciana Diniz) Por 0/Elim.

Rolex FEI World Cup™ Jumping 2009/2010 - Western European League Standings after Round 2 at Helsinki :
1. Daniel Etter - 40
2. Marco Kutscher, Patrice Deleveau - 25
4. Eric Van der Vleuten - 24
5. Philipp Weishaupt - 18
6. Pius Schwizer - 17
7. Natale Chiaudani - 15
8. Luciana Diniz - 14
9. Leopold Van Asten, Svante Johansson - 13
11. Daniel Deusser - 12
12. Jessica Kuerten - 11
13. Robert Smith - 8
14. Timothee Anciaume - 6
15. Marcus Ehning, Penelope Leprevost - 5
17. Geir Gulliksen, Giulia Martinengo, Henk van de Pol - 4
20. Kevin Staut - 3

2009, Helsinki, FEI World Cup, II tappa, Chi ha Vinto? Cosa hanno fatto gli Italiani? Ho Visto in TV.


Nota Bene: questo articolo esce con una foto di Oslo, perché quelle di Helsinki devono essere ancora pubblicate! Come avevo finito l’ultimo articolo? Ah, sì! Sotto al sole? Niente di nuovo. Sarà perché sono riuscito a vedere il Gran Premio per intero, sarà perché si sta entrando nel vivo della FEI World Cup ed i punti servono, ma qualche altro binomio importante comincia a vedersi: Tomas Velin (ricordate lo stallone Carnute?), Jeroem Dubbledam, medaglia olimpionica di Sidney, Ludger Beerbaum alla ricerca di un buon cavallo, Marco Kutscher (ma già c’era ad Oslo), Jessica Kurten sempre più senza Libertina, Svante Johansson vincitore della tappa svedese dello scorso anno, ma poi, effettivamente sempre più nomi nuovi … e va bene così. Anche Helsinki è un indoor vecchia maniera, corto, stretto ed angoli smussi. Anche qui ostacoli sciapiti … forse bisognerà aspettare Natale per cominciare a vedere un po’ di fantasia in campo! Non mi è sembrato di vedere grosse difficoltà tecniche al percorso base: n.ro 1 a galoppo destro, quasi un cambiamento trasversale, poco distante dalla pista, in linea spezzata con il n. 2 sulla destra, ricezione galoppo sinistro, senza neanche entrare nel primo angolo del lato corto, una sorta di diagonale su un ostacolo trasparente, il 3, linea spezzata, sempre a galoppo sinistro per andare sotto le tribune e trovarci una santa doppia gabbia da saltare in apnea mozzafiato, per lasciare un gulp strozzato in gola! Si giunge nell’angolo e si gira a mano sinistra per fare un oxer, n.5, parallelo all’uno, per una linea spezzata con il 6, parallelo al 2 (ih che fantasia!), di nuovo sul lato corto, questa volta per pigliare fiato e prepararsi ad una linea diagonale a galoppo sinistro, a tre tempi dalle tribune, oxerone, n. 7, linea a quattro tempi con una gabbia di una cattiveria … Pensate, a vederla che c’è di strano? Il sindacato dei cavalli insorge e batte forte lo zoccolo per terra! Anche più di una volta, rampa direi! E quando il sindacato rampa … Ingresso di verticale e fino a qua … Un tempo di galoppo, anche qui niente di che. Ma quell’oxer d’uscita qualcosa tiene! Le percentuali lo danno come l’ostacolo più irrorabile del percorso. Allora guardiamo bene: tavola viola come sommità del primo elemento del largo, praticamente copre la visuale del secondo elemento del largo, che dista 150 cm di larghezza. Che cosa vuol dire? Mai visti tanti cavalli svirgolare con i posteriori, in particolare “dentro” l’oxer! C’è stato qualche cavallo che ha sparato qualche vaffa sotto forma di doppietta. Era diretta al direttore di campo, ma il cavaliere o l’amazzone si sono ritrovati sulle orecchie del quadrupede! E come se non bastasse, se il cavaliere non faceva in tempo a rimettersi dritto in sella, andava a sbattere nella curva contro la tribuna! Appena cominciato il lato corto, con la coda dell’occhio, il binomio doveva fare un dietrofront, più stretto di una mezza volta, ed a occhio mettere una distanza su un verticale, n.9, che assomigliava all’oxer di prima: sai che voglia di saltarlo? Dopo ulteriori imprecazioni e parolacce in versi equini, brusca piegata a sinistra per una linea dove il cavaliere doveva metterci tanta grinta perché l’ostacolo di prima in mezza volta aveva tolto tutto l’impulso possibile. Se non tenevi il coltello di Sandokan tra i denti, “mò l’affrontavi quella linea che iniziava di oxer e finiva con due verticali n.ro 10 (secondo ostacolo più errorabile) e 11.” Tanto per finire, “sterzata” brusca a mano destra per l’ultima linea finale, giusto per vedere se i cavalli avevano ancora voglia di saltare. Finalmente un percorso del barrage che mi è piaciuto: linee galoppabili e girate strettissime! Ma procediamo con ordine. Per la rubrica la sfida tra le bionde, si è presentata solo Jessica Kurten con un cavallo che conoscevo poco, ha tenuto alta la sua reputazione e si è qualificata al barrage. Per la rubrica “La Scassacavalli”, mai soprannome più azzeccato: se non la fermate voi, ci pensa il cavallo da solo! Per la rubrica “Che cosa hanno fatto gli Italiani”? Giulia Martinengo, gufata ancora una volta, una barriera ma anche il tempo più veloce al percorso base. Natale Chiaudani scopre che, senza occhiali, è andato al barrage due volte di seguito. Ho dovuto leggere la didascalia, altrimenti non lo riconoscevo! Al barrage, dunque! Il giro potete immaginarlo, quella curva tra l’8 ed il 9 fa la differenza, assieme ad altre due curve nuove. Cosa c’è da dire sul barrage? Che quando credi di trovarti di fronte al barrage della tua vita, devi fare una scelta: o pensi a fare l’ultimo dei netti o te la giochi! Secondo me, dato l’importo (ho detto importo non importanza!) dei montepremi, la prudenza? Non fa parte di questo vocabolario. E giù barriere! C’è stata persino una caduta di amazzone, il cavallo non era stato addestrato ancora a saltare il piliere! Per la rubrica i “Gufi”, questa volta il gufo ha sofferto! Sì, perché entrare troppo presto, fare netto ed un buon tempo e stare lì a friggere: “Ce la farò, non ce la farò”, peggio che a sfogliare una margherita! Ed imprecare “ma non finiscono mai questi qualificati al barrage?” Per cui, questa volta, il premio Gufo non sarà assegnato! E poi perché il vincitore mi sta simpatico! È Natale Chiaudani? Noooo! Però adesso Natale è settimo (SETTIMO!) nella classifica generale. Ma insomma, lo volete capire? Sotto al sole? Nulla di nuovo. Terzo Gran Premio consecutivo (s’Hertogenbosch della scorsa edizione, Oslo ed Helsinki di quest’anno!) vinto, avete letto il precedente articolo? No? Allora ve lo dico io: Daniel Etter, sempre con Peu a Peu! Questa volta sono riuscito a vedere persino la premiazione: ma a Peu a Peu, tutti questi orologi come premi, mica piacciano: che arteteca (traduzione: non stava mai fermo)!
Roberto Bellotti

giovedì 15 ottobre 2009

2009, Oslo, FEI World Cup, I tappa di Salto Ostacoli, Chi Ha Vinto?, Che novità per l’Italia? Ho visto in TV.






Nelle foto Daniel Etter, Pius Schwizer e Patrice Deleveau.


Com’eravamo rimasti? Ah, sì, l’ultima tappa dell’anno scorso di FEI World Cup, girone Europeo, prima della finale di Las Vegas, era stato vinto dallo svizzero Daniel Etter su un cavallo di nome Peu a Peu a s’Hertogenbosch. L’abitudine o la tradizione vuole che il FEI World Cup cominci con una tappa nordica: Oslo. Quest’anno è stato inaugurato il nuovo indoor di Oslo, il Telenor Arena, che comunque rimane nella tradizione vecchia maniera, cioè Indoor stretti e corti. E che fa il Direttore di Campo ad Oslo? Praticamente disegna un percorso tutte diagonali e linee spezzate … in diagonale! Che mal di capa! Il percorso era composto da 13 salti, di cui una gabbia ed una doppia gabbia, per un totale di 16 salti da … centosessanta cm di altezza: vertigini? Abbastanza! Colori degli ostacoli? Normali, originale una coppia di pilieri alta quasi tre metri! Spalti enormi, forse troppo, difatti, ahimè, qualche tribuna vuota. Forse per anni, ci eravamo un po’ abituati sempre agli stessi nomi, o meglio binomi. Io credo che quest’anno saremo di fronte a nuovi binomi e, probabilmente, anche a cambi generazionali. La TV non ha fatto vedere i cognati Beerbaum, famiglia Whitaker, per es. Altri, probabilmente, non hanno ancora acceso i motori,pardon  cavalli, vuoi perché ancora non sono pronti per l’indoor, vuoi perché si stanno preparando per Calgary Spruce Meadow (Canada, Concorso da 1.000.000 di dollari come montepremi!), altro appuntamento importante in arrivo: la finale del Global Champions Tour verso metà novembre. Torniamo ad Oslo: da quest’anno mi sono deciso, oltre alle solite rubriche, per es. La sfida tra le Bionde (Meredith e Jessica Kurten in particolare), aprirò la rubrica “i Gufi ed i Gufati”. Non dimenticate di leggere “Che ha fatto la Scassacavalli?”, rubrica dedicata ad un’amazzone che non mi piace proprio come monta: l’anno scorso avrà “fermato” almeno tre cavalli. 1000 punti per chi indovina il nome tra gli indizi che seminerò lungo tutti i prossimi articoli, premio doppio a chi fermerà LEI! In breve, questa volta ha fatto 8 penalità, la prossima sarò più prolisso sulla protagonista. L’impressione personale è che mentre gli anni passati i grossi binomi cominciavano ad esibirsi dalla tappa di Verona Fieracavalli (la quarta) in poi, quest’anno, si cominciano a vedere i protagonisti invernali già da Oslo. Della serie: cominciate ad impararvi la classifica di Oslo che troverete in fondo all’articolo, perché sarà monotona con poche aggiunte nell’anno. Altra novità, grazie a Markus Fuchs nostro Capo Squadra, si vedranno più italiani (e spero anche in TV) Qualche anno fa l’onore italiano era tenuto in alto da Juan Carlos Garcia e da Albin III. L’anno scorso è toccato ad Omar Bonomelli. Udite udite, già ad Oslo, due Italiani sono entrati in classifica ed a punti (controllare per favore!) Cito almeno uno, Natale Chiaudani, qualcosa non sarà andato per il verso giusto, ma ben lontano dalla “gufata” subita ai Campionati Europei. Altra abitudine di Oslo è che al barrage vanno sempre parecchi. Per es. questa volta sono andati in 12. Tranne qualcuno, c’è tutta gente nuova per la FEI World Cup, ma già abbastanza nominata in Global Champions Tour. Di solito, in barrage, succede sempre qualcosa d’imprevedibile ed entusiasmante, o stasera non sto in forma come scrittore o i colpi di scena … non ne ho visti. Com’era finita l’ultima tappa della scorsa stagione? Daniel Etter su Peu a Peu. E come ricomincia la nuova stagione? Ah sì, Daniel Etter sempre su Peu a Peu. Insomma, sotto al sole? Niente di nuovo!
Roberto Bellotti



ROLEX FEI WORLD CUP™ JUMPING 2009/2010 - STANDINGS AFTER FIRST LEG IN OSLO, NORWAY:
1, Daniel Etter (Sui) - 20
2, Pius Schwizer (Sui) - 17
3, Patrice Deleveau (Fra) - 15
4, Marco Kutscher (Ger) - 13
5, Daniel Deusser (Ger) - 12
6, Leopold Van Asten) Ned - 11
7, Philipp Weishaupt (Ger) - 10
8, Eric Van der Vleuten - 9
9, Robert Smith (GBR) - 8
10, Luciana Diniz (Por) - 7
11, Natale Chiaudani (Ita) - 6
12, Marcus Ehning (Ger) - 5
13, Geir Gulliksen (Nor) - 4
14, Kevin Staut (Fra) - 3
15, Steve Guerdat (Sui) - 2
16, Giulia Martinengo (Ita) - 1

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