Diciamolo: ho rotto una sedia, tra i gol del Napoli da un TV e la Finale FEI World Cup dall'altra … “i che giurnata!” Se qualcuno mi ha seguito negli ultimi giorni, che ci sarebbe stata battaglia fino alla fine … l'avevo detto! Tanto profeta non sarò, ma l'avevo detto che i tre a podio dovevano uscire solo tra i nomi ultra noti, ahimè, non c'è ancora spazio per i nomi nuovi … nulla di nuovo sotto al sole! In questa seconda manche, i percorsi netti … valevano quanto … una medaglia: la tensione nervosa, l'emozione, le paure rendevano l'aria … nebulosa. Secondo me, il fumo, oltre che uscire dalle narici dei cavalli, usciva anche dalle narici dei cavalieri. Comunque soddisfatta, anche con qualche recriminazione, scende dal podio temporaneo Luciana Diniz, ultima damigella a resistere allo strapotere dei maschi (che continuano ad approfittare dell'assenza delle Bionde: Jessica Kurten e la Regina Meredith). Chiaudani? Il Gufo l'ha colpito al penultimo salto: una sola barriera in tre giorni di Finale, scusate se è poco. Al di là del posto in classifica, credo che pochi possano vantare altrettanto. Rodrigo? Bene lui, il cavallo di meno: il podio? Con il binocolo. Ludger? Ha messo tanto di quel fiato sul collo degli avversari, i quali avranno detto “che scassaumbrella, ma che vuoi il podio? E vattelo a prendere!” Da quanto non lo vedevo così grintoso ? La sua cavalla Gotha, già vincitrice di una tappa FEI in Germania, deve avergli risvegliato certi appetiti … quando ci saranno i World Equestrian Game? Dicevo, Ludger? Secondo. La miglior rimonta l'ha fatta Dermott Lennon, dal decimo al quinto posto. La peggiore discesa in classifica? Quando si dice la paura di vincere: Ahimè, Mario Deslausiers, dal primo al sesto posto, aveva sei penalità di vantaggio, ne ha fatte il doppio: 13! Sicuramente si notava un cavallo stanco. Nell'ecatombe di una caccia al podio, resuscita Pius Schwizer per l'orgoglio dei tifosi svizzeri, padroni di casa: secondo ex-equo o terzo! (Sono in attesa della classifica definitiva) Indizi per indovinare il vincitore: perde il pelo (mica tanto) ma non il vizio, nel senso che ha già vinto l'edizione 2006, ma soprattutto perché dico di lui che piazza la rampata vincente quando gli altri pregustano una vittoria anzitempo! Come l'ho soprannominato io? “Pilu russ' e mal'incavato”: Markus Ehning!
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