Caro Enzo, oltre a sperare di conoscerti di persona, spero anche di riuscire a comprare il tuo libro che, per ora, l’ho trovato solo on line e sono un pò “refrattario” a questo tipo di acquisto. Ti confesso che la mia passione per l’argomento mi aveva fatto scendere di corsa (appena segnalatomi da un lettore) a cercarlo da Feltrinelli, ma, ahimè, non era possibile nemmeno ordinarlo. In qualche modo lo leggerò.
Ricambio i complimenti, nel senso che dimostri sicuramente onestà intellettuale nel diffondere per iscritto i “segreti” del tuo mestiere, in effetti è vero che ho trovato un pò di omertà quando volevo essere spiegato qualche altro segreto dagli esperti che conosco personalmente.
Consentimi di “non essere d’accordo” con le tue osservazioni che mi hai posto, nel senso che è vero che non ho seguito un ordine logico nell’esporre gli argomenti, ma ,non essendo uno di mestiere, non volevo che qualcuno pensasse che quello che pubblicavo fosse un mio progetto. In altre parole, mi piaceva parlarne ma non volevo essere così presuntuoso da dire “fate tutti come dico io”.
I destinatari dei miei articoli volevano essere quelli che per un campo di equitazione non spederebbero più di qualche migliaio di euro, sostanzialmente privati appassionati, non troppo ricchi e consapevoli della qualità / prezzo.
I “campi professionali” cui mi riferivo io negli articoli, quelli che ho “imputato” sui 25 euro a mq, sostanzialmente indicavo quelli usati per la World Cup o i rivali che si sono interessati di Piazza del Plebiscito o di Piazza di Siena ecc. I 25 euro a mq è semplicemente il loro prezzo di listino dalla loro produzione, compreso di trasporto ad una distanza di circa 300 km. Provare per credere con il beneficio dell’aggiornamento dei prezzi (Aumento della concorrenza o, viceversa, aumento dei carburanti, inflazione, ecc.)
Ben venga la tua concorrenza!
Mi sono riletto i miei articoli per cercare di capire cosa non ti piacesse, perdonami, qui sono presuntuoso e non cambierei quasi niente di quello che ho scritto, forse solo l’ordine ma ormai cosa fatta …. e vediamo insieme perchè
Nel primo articolo parlo di erba e non mi sembra ci siano obiezioni particolari. Un articolo nato per caso, solo dopo l'idea di farne un seguito.
Nel secondo articolo parlo di drenaggio, dividendo l’articolo in due parti, una parte che parla di differenza fra lapillo e ghiaia ed una parte che parla di drenaggio a tutto campo e drenaggio a canali, qui cominciano le scelte economiche dei miei lettori, è chiaro che io consiglio l’uno piuttosto che l’altro, è altrettanto chiaro che dipende dalle tasche con cui uno si trova.
Nel terzo articolo parlo del famoso TNT (tessuto non tessuto) quale separatore di strati per evitare che la sabbia “sprofondi” nel drenaggio e del TNT a frammenti che si mescola alla sabbia. Qui c’è molto poco in letteratura ma le mie fonti sono state persone abbastanza qualificate, forse solo prestate all’equitazione ma non ho trovato particolari contradizioni. Un pò di confusione nell’articolo c’è, nel senso che alla fine (effettivamente come un cavolo a merenda) improvvisamente parlo di quelle famose griglie alte circa 10 cm che si usano a Verona Fieracavalli e nei concorsi in Piazza, forse una scelta editoriale poco felice, ma non troppo lontana dal mio scopo di diffondere nozioni e non progetti.
Il quaro articolo è nato perchè in club house, ci chiedevamo quanta sabbia aggiungere al nostro campo perchè … era ora! Improvvisamente ci accorgemmo che nessuno sapeva rispondere con precisione, tutti parlavamo in termini di camion (per es. occorrono tre o quattro camion pieni), ma nessuno sapeva rispondere con “certezza matematica”, così tornai a casa e scrissi l’articolo, forse più per rispondere ai miei amici che per parlare di campi. Forse vorrei riscrivere questo articolo meglio ed esporre direttamente una formula tipo ( mq x 0,08 ) , per dire ai miei lettori che per ottenere un “rabbocco di sabbia” di 8 cm di altezza devi moltiplicare i mq del campo per 0,08, forse ho fatto un “prologo” troppo lungo … dipende da chi voleva una spiegazione più sintetica o più particolareggiata, perdonatemi ma io sono prolisso!
Il quinto articolo voleva avere la pretesa di essere un mini riassunto delle puntate precedenti.
Ripeto non sono un progettista, ho studiato su internet e su due libri stranieri su come si costruisce un campo per l’equitazione, più precisamente alcuni paragrafi all’interno di questi libri. Ho avuto un pò di difficoltà a tradurre dal tedesco una pubblicazione scientifica dell’università tedesca, ma le figure sono sufficientemente esaurienti. Mi sono confrontato sia per telefono che per email con altre ditte tue rivali, forse è per questo che ho ricevuto i tuoi complimenti! Certamente che ho fatto confusione, volevo diffondere nozioni e non progetti.
Parlare di come si costruisce un campo per l’equitazione con te? Mi manca completamente la pratica, ma è senz’altro un piacere.
Mandami qualche materiale da pubblicare per email, mi farà senz’altro piacere pubblicarlo nel frattempo che metto le mani sul tuo libro. A presto!
Roberto Bellotti
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Neologismo, sta per Andare a cavallo, Fare Equitazione: Equifare appunto. La Rubrica principale di questo blog è Ho visto in TV. Cerco di aggiungere notizie colte al volo nel mondo dell'equitazione. Ricordati di aggiungermi ai tuoi preferiti. http://equifare.blogspot.com/ oppure www.equifare.it ed iscriviti alle community di Equifare.
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