domenica 20 dicembre 2009

2009, Londra Olympia, FEI Show Jumping, in attesa del Gran Premio, Chi ha vinto oggi? Ho visto in TV.







Nelle foto due nuovi beniamini inglesi: Ben Maher


Oggi la TV ha fatto i dispetti: prima mi ha promesso di farmi vedere il Master di Londra, poi ha ripiegato su una banale gara da 160 cm … vabbè và la perdono. Perché ci tenevo a vedere il Master? Innanzi tutto perché è una gara divertente, poi perché mai come quest'anno era un sociale ad inviti: tre concorrenti su sette si chiamavano Whitaker. E poi perché c'era un certo Natale Chiaudani tra gli invitati (invitati per modo di dire, qualificazione sudata), scusate se è poco, gli altri invitati erano Ben Maher, aspirante al trono dei fratelli John e Michael Whitaker, Pius Schwizer che tra poco soprannominerò mister scheggia e, tanto per chiarirci chi c'era tra gli aspiranti Master, la Medaglia d'oro agli Europei proprio in Inghilterra: Kevin Staut. Al posto di Natale, io ci sarei andato sudando un pochettino:” vabbè và tanto è un Master!” Non male come sociale questa formula del Master di Londra, selezionati i cavalieri (quelli che stesso a Londra erano stati i migliori nei giorni precedenti), provate a farlo al vostro maneggio: un percorso di 5 ostacoli, di cui uno è gabbia, per un totale di sei salti. Ogni volta che entra un concorrente, questi sceglie un ostacolo da far alzare di un buco del piliere (a questi livelli, un buco corrisponde a 10 cm). Chi fa netto va al barrage successivo o comunque conduce la classifica provvisoria. Dopo ogni netto, il montepremi aumenta di 500 sterline, quindi tutti fanno il tifo per tutti. Chi fa penalità di qualsiasi tipo, retrocede. Ogni ostacolo non può essere alzato più di due volte (in questo caso max 20 cm). Dopo che tutti sono entrati almeno due volte, parte il barrage definitivo. Loro sono partiti da 150 cm e sono arrivati che tutti gli ostacoli sono alti 170 cm! Si fa così, perché c'è un jackpot da assegnare al vincitore, circa l'80% del montepremi, se ricordo bene. Torniamo al Master: Michael Whitaker non si trova così a suo agio come a Roma (ricordate che vittorie?), qui ha trovato un suddito irriverente, che, per oggi, l'ha detronizzato un pochettino: Ben Maher, si voleva rifare delle delusioni patite all'europeo di Windsor, praticamente in casa. Tanto siamo in un sociale: Ellen Whitaker è terza. Quarto il nostro Buon (pardon!) buon Natale Chiaudani, (tanto gli auguri sono imminenti) e scusate se è poco. Andiamo alla garetta da 160 cm, và! Secondo me, almeno per televisione, non c'è appuntamento indoor più carismatico di quello di Londra, sarà l'aria Natalizia, sarà per quello che ci evoca l'Inghilterra, sarà per i suoi eroi equestri imbattibili per anni: insomma l'indoor di Londra, per me è “L'INDOOR”. In mezzo al campo abbondano decori, pilieri ed ostacoli a tema natalizio. Quest'anno non ho ancora visto, come pilieri, le famose cabine telefoniche rosse: aria di crisi? Perché ci tengo a parlare della 160 cm? Perché anche qui, più per difendere i colori della Patria, un altro suddito inglese si è messo in mostra e risponde al nome di Guy Williams. Diciamo la verità, poco cavaliere, non ha voluto sapere niente del sesso debole e ha lasciato dietro Christina Liebherr, ritrovata in ottima forma con un ottimo Robin Hood.
Roberto Bellotti

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