Il nome “Tessuto non tessuto” deriva dalla sensazione visiva e tattile che esso da.
Diciamolo subito, in Equitazione si parla di Tessuto Non Tessuto (che da ora in poi chiamerò TNT) in due sensi:
uno uso tappeto, più o meno come nel giardinaggio, nell'asfaltare le strade, ecc., l'altro senso è mescolato alla sabbia a grossi frammenti.
Grossolanamente, possiamo dire che “Non è Tessuto”, oltre che per il materiale utilizzato, anche perchè i filamenti sono “attaccati/fusi” tra di loro senza trama.
Ci sono diversi tipi di TNT, sostanzialmente si tratta di poliesteri e polipropilene, gli ignoranti come me, la chiamano plastica, gomma, qualcuno più evoluto la chiama microfibra … per capirci.
Tappeto o mescola, quale dei due serve? Secondo me, servono tutti e due, vediamone le funzioni e gli scopi.
La strategia del tappeto di TNT nasce dalle conseguenze e problemi nel sovrapporre i due strati di un campo di Equitazione.
Lo strato superiore ha il compito di consentire al cavallo di trovare stabilità ed elasticità, per stabilità intendo evitare di cadere nelle girate e/o curve, per elasticità intendo non troppo duro per timore di lesioni ossee, né troppo morbido per timore delle lesioni tendinee: in particolare nel Salto Ostacoli, quando il cavallo dovrebbe trovare una buona base per non sprofondare nel momento sia della ricezione che del salto e non troppo duro nel momento della ricezione.
Sostanzialmente, questo strato superiore è costituito da sabbia o terreno in erba, ma riprenderò in altri articoli questo discorso, voglio ritornare sul discorso degli strati.
Lo strato inferiore ha in particolare tre compiti: pendenza, base compatta per evitare gli avvallamenti, fossi, buche, ecc., e drenaggio, che parzialmente ho affrontato negli articoli precedenti.
Qualunque tipo di drenaggio utilizziamo, spesso e volentieri questi vanno rifatti dopo alcuni anni per questioni di efficienza, come mai?
Se non siamo stati attenti nella separazione tra i due principali strati, per es. potrebbe succedere che la sabbia trova la strada per “infilarsi” tra i vari strati sino ad otturare il drenaggio e creare pericolosi avvallamenti.
Esistono vari metodi di separazione, ultimamente sta avendo successo il tappeto TNT, appunto.
Tra i separatori di strati, non dimentichiamoci che, oltre al TNT, esiste il brecciolino o detto anche stabilizzato.
Quindi il tappeto TNT ha molteplici scopi, il primo è quello di separare lo strato del campo superiore da quello inferiore quando c'è il rischio di mescolamento tra gli stessi.
Il secondo è facilitare il deflusso dell'acqua piovana.
Terzo compito da non trascurare, dare allo strato superiore (sabbia o terreno) una vera base su cui poggiarsi, in particolare se abbiamo utilizzato la tecnica dello sbancamento del terreno, riempito con ghiaia o lapillo, dare una superficie quanto più regolare è possibile.
Lo spessore dei tappeti di TNT parte da FRAZIONI di mm e non dovrebbe raggiungere il cm: Con queste dimensioni, non possiamo pensare al TNT come “materassino di atterraggio”!!!
Ma quanto costa il tappeto uso drenaggio/separatore? Da meno di un euro a 3 euro a mq, per un campo 30 x 60 mt, si può arrivare a circa 4000 €. Se poi vogliamo ricoprire solo i canali di deflusso, ce la potremmo cavare con 300 € circa. Io ritengo che sia quasi indispensabile coprire i canali per evitare gli avvallamenti lungo il loro decorso e l'otturazione degli stessi. Anche in questi casi il TNT può essere molto comodo.
Esistono tappeti di vario spessore, grammatura, permeabilità e resistenza alle sollecitazioni meccaniche (o anche detto carico dinamico), alias “urti”.
La resistenza all'urto ci serve solo per intuire ogni quanti anni va cambiato, sebbene la decisione la prendiamo all'ispezione delle pozzanghere, tenendo conto anche che esistono tappeti garantiti vent'anni.
Immaginiamo un cavallo che si riceve, che succede?
Tutto il peso del cavallo ( e cavaliere ) si riversa sui due zoccoli anteriori, due “cerchietti” grandi quanto un posacenere ciascuno, se vogliamo essere più precisi, i due anteriori NON toccano terra contemporaneamente e perfettamente appaiati, traduzione: mettiamo la velocità X il peso ed otteniamo che il suolo riceve sollecitazioni (oltre ai nodelli!) enormi in un cerchietto con circa 10cm di diametro (la misura dello zoccolo), anche se solo per frazioni di secondo (il tempo che arriva l'altro anteriore e ripartire).
Teniamo comunque presente che la sabbia ed il terreno acuiscono i colpi, ad ogni modo la grammatura e lo spessore del TNT si devono adeguare al punto di resistenza, il requisito principale da chiedere al momento dell'acquisto.
A questo punto diventa facile parlare del Tessuto non Tessuto mescolato alla sabbia, ossia un elemento aggiuntivo per consentire una serie di vantaggi, sebbene opinabili ma comunque riconosciuti. Lo scopo principale era di creare una miscela sabbia/TNT che offrisse maggiore stabilità ed elasticità al carico dinamico dello zoccolo, sia al momento della battuta che della ricezione. Esistono anche TNT più “naturali”, come un truciolo di spessore maggiore, ma che dovrebbe avere scarsa durata. Il TNT da mescolare contribuisce a dare allo strato superiore uno spessore che aiuta ad acuire gli impatti tra lo zoccolo ed il terreno.
In altra sede e/o articoli, proverò a parlare anche delle sabbie, al momento vorrei chiudere l'articolo con quelli che, in parole povere, definisco “griglie” o “tappetini” dello spessore di 10 cm, obbligatori per un Concorso indoor o nelle piazze.
Queste, ormai, si vedono un po' dappertutto da anni. Le quali garantiscono un buon carico dinamico. Utilizzare le griglie può essere un ottima idea ma comporta costi da rivedere in termini di qualità/prezzo e scopi di utilizzo. Sempre e comunque consiglio che queste griglie debbono poggiare su un separatore di strati tra la sabbia ed il fondo.
Ci aggiorniamo alla prossima?
Roberto Bellotti
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il tnt lo trovi praticamente gratis ! ti serve solo un distruggi documenti , reperibile con una spesa di 50 euro al massimo . per il materiale te lo fai dare dai ristoranti che lo usano come tovagliato !
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