2013, La Formazione in Riabilitazione Equestre: Istruzioni per l'uso
Gli interventi assistiti con gli animali sempre più vanno
attestandosi come interessanti possibilità terapeutiche, sia nell’ambito della
salute mentale che in quello delle disabilità neuromotorie. La riabilitazione
Equestre ha, tra questi, la storia più lunga ed un certo numero di evidenze
scientifiche,sia nel campo della psichiatria degli adulti che dell’età
evolutiva. Molti sono anche i giovani che vorrebbero formarsi in questo settore
che, anche se non regolamentato ufficialmente, offre molte proposte e percorsi
tra cui non sempre è facile destreggiarsi.
Proviamo a fare un pò di chiarezza.
Nessun paese ha una legislazione che regoli gli Interventi
Assistiti con gli Animali, tra cui rientra appunto la Riabilitazione Equestre.
Anzi bisogna dire che l’Italia è tra i paese più avanzati, avendo istituito già
da alcuni anni il Centro di Referenza Nazionale
per gli Interventi Assistiti con gli Animali, che “aggregato” all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie fa capo al Ministero della Salute. Il CRN ha nel 2011 emanato delle Linee Guida” (alla cui redazione chi scrive ha collaborato in qualità di consulente per il settore della Riabilitazione Equestre) che hanno stabilito- tra gli altri - alcuni punti fondamentali:
- 2. L’èquipe minima di lavoro è formata da due persone, di cui una di riferimento per il paziente e l’altra con il compito di gestione dell’animale (nel caso della RE il cavallo).
Il CRN ha anche avviato un suo iter formativo specifico – i
primi corsi si sono tenuti a Padova,Roma e Foggia – che, una volta che le Linee
Guida saranno recepite e trasformate in legge , assicurerà un riconoscimento
certo alle varie figure professionali.
E tutti gli altri corsi promossi dagli altriEnti? L’ANIRE,
la FISE, l’ANTE, la LAPO, SEF Italia, ecc. ecc. ecc.
Certamente in ognuno di questi corsi ci sono parti valide, alcuni
sono molto approfonditi, esistono dei Master Universitari: la realtà è che al
momento però sul mercato del lavoro un titolo vale l’altro, nessuno
“garantisce” riconoscimenti ufficiali. Quale consiglio dare a chi si affaccia a
questo mondo e vuole investire tempo, denaro e passione nel lavoro terapeutico
con animali? Di valutare molto bene l’offerta formativa a cui è interessato.
Valutare chi sono i docenti di un determinato corso e verificarne il curriculum
professionale, cercare programmi formativi che prevedano non solo parti
teoriche ma anche pratica e tirocinio, valutare gli aspetti e le eventuali
coperture assicurative offerte, verificare se il mercato del lavoro a cui pensa
di rivolgersi ha effettivamente domanda in quel senso, capire che Riabilitazione
Equestre non vuol dire mettere su un cavallo una persona con qualsivoglia
disabilità e portarla a passeggio per il maneggio tenendo il cavallo sottomano.
Certamente anche questa è un’attività che può dare momenti di relax e
benessere, ma NON è Riabilitazione Equestre.
Perché ci sia un iter
riabilitativo ci deve essere un’indicazione specifica, un programma di lavoro
centrato su obiettivi possibili, un tempo stabilito per l’intervento e
soprattutto, come molti erroneamente pensano, non ci si deve porre un obiettivo
sportivo di tipo agonistico.
Sembrerà strano, ma la Riabilitazione Equestre si può fare e
può dare risultati anche se il cavallo non viene montato!
Stefania Cerino Equifare: Fare Equitazione by Roberto Bellotti is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
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