Siamo obiettivi, da 46 anni che non vincevamo abbastanza in Campionati e vari. Dai tempi di D’Inzeo e dintorni? Più o meno. Il ripescaggio dell’Italia in Top League (la Coppa Campioni dell’equitazione) ci aveva anche illuso. Debacle varie stavano sconsigliando esibizioni “a rischio” di figuracce. Per tenere alto il morale di noi tifosi, mi ero inventato l’espressione: “Non è che siamo andati male, semplicemente che … è la somma che fa un brutto totale!!!!”
Poi, improvvisamente, la svolta: un “certo” Markus Fuchs” diventa il Coach o Capo Equipe o,per dirlo in italiano, il selezionatore, quello che decide chi scende in campo.
La cronaca, non troppo ad alta voce, fa sapere che, causa morale a terra, non si voleva andare nemmeno a Dublino, dove poi i protagonisti di questa avventura hanno vinto la tappa di Coppa delle Nazioni.
Ma i Campionati Europei sono un'altra cosa … o no?
Ce la facciamo a dire che “chissà se Markus Fuchs è bravo”, per il momento, di sicuro porta fortuna all’Italia dei fondi di classifica, avanzo un ipotesi non conoscendolo ancora: ma fosse un trascinatore?
Tempo a disposizione non c’era, urgeva terapia d’urto: va bene il Training autogeno? Voi dovete vincere, voi sapete vincere … scherzo, certo che in poco tempo …. Non può aver fatto semplici lezioni di equitazione ….
Veniamo ai nostri eroi, mercoledì si classificano nell’ordine Giuseppe D’Onofrio, Piergiorgio Bucci , Juan Carlos Garcia e poi Natale Chiaudani.
Venerdì l’impresa, in particolare di Natale Chiaudani. Pensate che su 40 binomi che hanno effettuato sia la prima che la seconda manche, è stato l’unico a fare doppio netto, pochi altri cavalieri (e che Cavalieri!) hanno fatto un percorso netto su due (e questi si potrebbero contare sulle dita di una mano). Ciò ha consentito a Natale di raggiungere la vetta della classifica generale.
Giuseppe D’Onofrio e Juan Carlos Garcia sono incappati, una volta ciascuno, in un percorso sfortunato ma, fortuna nella sfortuna, in due manches diverse, cosicché il loro peggior risultato viene scartato e non danneggia il risultato finale della gara a squadre. Purtroppo però, le penalità dei percorsi sfortunati pesano nella qualifica al girone finale per l’assegnazione delle medaglie per entrambi.
Piergiorgio Bucci, non sarà stato stratosferico come Natale, ma riesce ad accedere alla finale come quindicesimo… mica male?
La squadra dell’Italia, terza dopo la prima manche, subisce la rimonta della Svizzera, ma a sua volta rimonta contro l’Olanda e la Germania. Ormai è storia, dopo 46 anni l’Italia vince una medaglia: è argento!
Sulle ali dell’euforia, chissà come avranno dormito gli italiani, in particolare Natale?
Non è dato saperlo, ormai è andata, spero solo che ce l’abbia fatta a dormire il sonno del giusto, certo così in alto, chi l’ha mai visto un italiano?
Il girone finale, quello in cui si assegnano le medaglie ai tre cavalieri che nelle tre giornate di Campionato hanno totalizzato il minor numero di penalità, la tensione si taglia come se fosse burro. Ahimè, il burro attira il Gufismo o, peggio ancora, le bucce di banana … segni di sventura nefasta in arrivo …
Nella prima manche, Piergiorgio Bucci riesce a partire prima che le suddette arrivano, zero penalità al primo giro … e l’Italia, ahimè, sogna … i sogni fanno male.
Quando Natale scende in campo … è proprio vero, i primi in classifica hanno tutti contro, un concentrato di gufi si piazza nei pressi di una linea con doppia gabbia: due barriere abbattute, 8 penalità, risultato pesantissimo, scivola troppo lontano dai primissimi.
Nella seconda manche, Piergiorgio e Kanebo non riescono a mantenere lo stesso risultato del primo giro e, più o meno, ritornano al loro posto di classifica iniziale. Se mi ricordo bene, sono stati il binomio più veloce del secondo giro.
Natale, se anche avesse fatto netto al secondo giro … troppo lontani gli altri … alla fine 5 penalità … ma abbiamo cullato un sogno, vissuto un emozione, il cuore che palpitava in gola, ho rotto una molla alla mia poltrona per saltare assieme a Natale … ma va bene lo stesso … chi ci scommetteva in questi risultati anche dopo il risultato di Dublino? Solo Markus Fuchs!
Grazie Natale, per averci fatto vivere un sogno e grazie anche per aver cercato di “issare” di peso Markus sul podio d’argento, per dimostrargli da subito la nostra riconoscenza.
Roberto Bellotti
Poi, improvvisamente, la svolta: un “certo” Markus Fuchs” diventa il Coach o Capo Equipe o,per dirlo in italiano, il selezionatore, quello che decide chi scende in campo.
La cronaca, non troppo ad alta voce, fa sapere che, causa morale a terra, non si voleva andare nemmeno a Dublino, dove poi i protagonisti di questa avventura hanno vinto la tappa di Coppa delle Nazioni.
Ma i Campionati Europei sono un'altra cosa … o no?
Ce la facciamo a dire che “chissà se Markus Fuchs è bravo”, per il momento, di sicuro porta fortuna all’Italia dei fondi di classifica, avanzo un ipotesi non conoscendolo ancora: ma fosse un trascinatore?
Tempo a disposizione non c’era, urgeva terapia d’urto: va bene il Training autogeno? Voi dovete vincere, voi sapete vincere … scherzo, certo che in poco tempo …. Non può aver fatto semplici lezioni di equitazione ….
Veniamo ai nostri eroi, mercoledì si classificano nell’ordine Giuseppe D’Onofrio, Piergiorgio Bucci , Juan Carlos Garcia e poi Natale Chiaudani.
Venerdì l’impresa, in particolare di Natale Chiaudani. Pensate che su 40 binomi che hanno effettuato sia la prima che la seconda manche, è stato l’unico a fare doppio netto, pochi altri cavalieri (e che Cavalieri!) hanno fatto un percorso netto su due (e questi si potrebbero contare sulle dita di una mano). Ciò ha consentito a Natale di raggiungere la vetta della classifica generale.
Giuseppe D’Onofrio e Juan Carlos Garcia sono incappati, una volta ciascuno, in un percorso sfortunato ma, fortuna nella sfortuna, in due manches diverse, cosicché il loro peggior risultato viene scartato e non danneggia il risultato finale della gara a squadre. Purtroppo però, le penalità dei percorsi sfortunati pesano nella qualifica al girone finale per l’assegnazione delle medaglie per entrambi.
Piergiorgio Bucci, non sarà stato stratosferico come Natale, ma riesce ad accedere alla finale come quindicesimo… mica male?
La squadra dell’Italia, terza dopo la prima manche, subisce la rimonta della Svizzera, ma a sua volta rimonta contro l’Olanda e la Germania. Ormai è storia, dopo 46 anni l’Italia vince una medaglia: è argento!
Sulle ali dell’euforia, chissà come avranno dormito gli italiani, in particolare Natale?
Non è dato saperlo, ormai è andata, spero solo che ce l’abbia fatta a dormire il sonno del giusto, certo così in alto, chi l’ha mai visto un italiano?
Il girone finale, quello in cui si assegnano le medaglie ai tre cavalieri che nelle tre giornate di Campionato hanno totalizzato il minor numero di penalità, la tensione si taglia come se fosse burro. Ahimè, il burro attira il Gufismo o, peggio ancora, le bucce di banana … segni di sventura nefasta in arrivo …
Nella prima manche, Piergiorgio Bucci riesce a partire prima che le suddette arrivano, zero penalità al primo giro … e l’Italia, ahimè, sogna … i sogni fanno male.
Quando Natale scende in campo … è proprio vero, i primi in classifica hanno tutti contro, un concentrato di gufi si piazza nei pressi di una linea con doppia gabbia: due barriere abbattute, 8 penalità, risultato pesantissimo, scivola troppo lontano dai primissimi.
Nella seconda manche, Piergiorgio e Kanebo non riescono a mantenere lo stesso risultato del primo giro e, più o meno, ritornano al loro posto di classifica iniziale. Se mi ricordo bene, sono stati il binomio più veloce del secondo giro.
Natale, se anche avesse fatto netto al secondo giro … troppo lontani gli altri … alla fine 5 penalità … ma abbiamo cullato un sogno, vissuto un emozione, il cuore che palpitava in gola, ho rotto una molla alla mia poltrona per saltare assieme a Natale … ma va bene lo stesso … chi ci scommetteva in questi risultati anche dopo il risultato di Dublino? Solo Markus Fuchs!
Grazie Natale, per averci fatto vivere un sogno e grazie anche per aver cercato di “issare” di peso Markus sul podio d’argento, per dimostrargli da subito la nostra riconoscenza.
Roberto Bellotti
Nelle foto: gli Italiani Medagliati, poi Natale Chiaudani, Piergiorgio Bucci e Giuseppe D'Onofrio aiCampionati Europei. (la foto di Juan Carlos Garcia ? l'ho pubblicata qualche ost fa (Dublino) )
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