2014, Buona Pasqua Cara FISE, Buon Rinnovamento per ritrovare un pò di Pace e Serenità!
Cara FISE, e per FISE intendo tutti quelli che vanno a cavallo o hanno a che fare con i cavalli, dal più umile protagonista di questo sport al più celebrato, dall’elettore ai candidati ed ai prossimi eletti, che saranno chiamati ad un arduo compito di rinnovamento.
Cara FISE, e per FISE intendo tutti quelli che vanno a cavallo o hanno a che fare con i cavalli, dal più umile protagonista di questo sport al più celebrato, dall’elettore ai candidati ed ai prossimi eletti, che saranno chiamati ad un arduo compito di rinnovamento.
Cara FISE, prima che possa essere tollerante per quello che,
invece, può essere molto pericoloso, come i milioni di debiti e come le spaccature
che portano a perdere Valori come l’Amicizia, il Rispetto, la Signorilità e chi
più ne ha ne metta.
Cara FISE, dicevo, sì è vero che stai attraversando un momento
di Passione molto forte, fatto di incertezze ed irrequietezze, che non ti
stanno consentendo di attraversare un momento molto sereno.
Lasciati fare i miei auguri un po’ originali di Buona Pasqua
2014, là dove la Pasqua è Resurrezione, sinonimo di Rinnovamento e tu, Cara
FISE, in questo momento, condivido che hai necessità di un buon momento di
riflessione.
Lasciati raccontare il primo rinnovamento.
Tanto tempo fa, da studente universitario al culmine della
voglia di imparare, stavo facendo un viaggio in America,
e la sera mi mettevo
comodo per leggere i libri in inglese per migliorare la mia conoscenza ed il
mio apprendimento nella lingua. Dovevo essere dalle parti di Mount Rushmore, (sapete
quella montagna con i volti di quattro Presidenti degli Stati Uniti scolpiti
nella roccia?),
quando mi trovai a leggere uno splendido libro! Sapete quando
siete giovani e avete voglia di andare, ma, magari, non avete tante idee chiare
in mente su dove andare? Io mi trovavo in quella esatta situazione! Ormai la
mia carriera di studente era finita e, da lì a poco, stavo per cominciare a
domandarmi “Cosa farò?” Questo libro mi guidò, passo passo, a comprendere cosa
volessi fare nel futuro veramente, con quello che avevo studiato.
A volte, ho l’impressione di vedere la FISE come quel
ragazzo (io) in terra straniera, che si barcamenava nello “Stato Infinito” di
cosa da fare, senza sapere da cosa cominciare, quasi a girovagare senza meta! Avete
presente una di quelle praterie infinite americane, dove, se non segui il sole,
non sai dov’è l’oriente e l’occidente? Probabilmente, anche con una cartina in
mano, tutto quello che percepisci non ti sembra che corrisponda al vero! Oppure,
anche se corrispondesse al vero, ti resta sempre quella domanda: Ok, sono in
America, cosa voglio veramente fare? Meglio ancora, ti sei mai chiesto “Dove
voglio andare?”
Due le sorprese immediate di questo libro, la prima era che
non parlava di mete turistiche, la seconda era che il “dove volessi andare” era
una meta interiore, quasi un “cosa vorrei fare” oppure un “cosa vorrei essere”.
Certo non parlava per metafore e raccontava tante storielle per far comprendere
i concetti che voleva trasmettere. Era un libro che non dava risposte e faceva
solo domande.
Cara FISE, te lo sei mai chiesto anche tu? Dove vuoi andare?
Cosa vuoi fare? Cosa vuoi essere?
Quando, in questo libro trovato un po’ per caso in un bed
& breakfast frequentato da studenti universitari americani, l’autore, quasi
a leggermi nella mente, mi pose quella domanda senza poter sentire la mia
risposta, capii che dovevo stare attento a quello che la mia mente avrebbe rimuginato
e non avrebbe avuto senso continuare a leggere quel libro se non avessi prima
immaginato me da adulto, all’apice della mia carriera professionale: “Cara
FISE, come vuoi essere da adulta?”
Dopo che scrissi infiniti appunti negli spazi bianchi delle
pagine di questo libro, quelle cavole di parole stampate sembravano scritte lì
apposta per entrare dentro la mia mente e scavare fino a prevedere le mie mosse
successive! Dopo un po’ leggo: “Quali sono le cose più importanti per te”? E mi
dico: “Accidenti! Ma me lo sono mai domandato?” E mi spiega che le cose più
importanti per me, si chiamano Valori e mi fa degli esempi: Amore, Amicizia,
Lavoro, Progresso, Apprendimento, ecc.
“Cara FISE, in cosa tu credi?”
Quella povera penna, che mi stava accompagnando in questo
mio viaggio dentro di me, ormai non ne poteva più di essere rosicchiata dai
miei denti ruminanti al ritmo dei miei pensieri, ma, a quanto pareva, doveva
sopportarmi ancora per un bel po’!
“Cara FISE, quali sono i Valori in cui credi? Cara FISE,
quali Valori abbiamo in comune?
Credi nella democrazia, trasparenza, amicizia, onore della
parola data, coerenza, ecc
E mentre quel ragazzo, non più studentello, leggeva tutte
quelle parole che entravano nella sua mente e lo aiutavano a scavare sempre di
più dentro il suo io più profondo, l’autore cominciava a chiedere “Quali di
questi Valori tu ritieni che debba essere il primo e quali sono quelli a
seguire?”
Mi ricordo che avevo molta voglia di stare con gli amici, di
avere rapporti amichevoli, quella voglia di stare con gli altri per fare grandi
cose insieme, per cui i miei Valori più importanti erano Amicizia, Lealtà,
Rispetto, Onore, Uguaglianza, Dialogo, Coerenza, ecc.
“Cara FISE, in quale ordine metti i tuoi Valori? In quale
posto metti l’onorabilità, la coerenza, l’amicizia? Cosa è più importante per
te? Cosa viene prima e cosa viene dopo?”
Mi ci volle un po’ di tempo per fare il mio bravo elenco e
quando mi sembrava di aver finito, voltai la pagina dopo, sicuro di trovare
qualche spiegazione.
La sorpresa fu quella di trovare un'altra domanda, che mi fece
capire che il mio compito non era finito! “Come fai a sapere di aver
soddisfatto quel Valore?”, in altre parole, come fai a sapere che hai
soddisfatto l’Amicizia, la Coerenza, il Rispetto?”
“Cara FISE, se nei tuoi valori c’è la Trasparenza, la
Coerenza, il Dialogo, il Rispetto, ecc., come fai a sapere di averli
soddisfatti?”
Sospirando perché capii di non aver finito il mio compito,
vidi il mio volto in uno specchio immaginario, mi volli guardare ad imitare lo
sguardo di chi vuol guardare molto più lontano delle proprie possibilità,
rividi la mia storia che scorreva e, mentre mi passavo la mano tra i miei
capelli, mi domandai:
“Cosa avevo cercato nello Sport e quando mi sentii
soddisfatto di averlo trovato?”
E mi ricordai che per me lo Sport, quello nobile, è quello
che si fa con gli amici. Avete presente, per es., le partite a tennis? La mia
domanda è: Con chi vai a giocare più spesso? Con un tuo ottimo amico, giusto? E,
a prescindere da chi vince, qual è il rituale a fine partita, se non quello
della stretta di mano? Condividi? E dopo tutto quello che è già successo in
campo gara? Nulla è più importante del sapercelo raccontare in buona compagnia.
Dopo che questi ricordi avevano aleggiato nella mia mente, tornai in me e
ripresi a leggere.
E quando mi resi conto che avevo lasciato troppo al caso le
cose che cercavo, mi trovai innanzi quella domanda che mi fece sobbalzare dalla
sedia: “Cosa hai fatto perché quello che ti piaceva, senza aspettare gli altri,
lo soddisfacessi tu?”
E per un'altra volta, mi ritrovai a ripercorrere la mia
vita, riguardandomi dentro quello specchio immaginario, ancora con lo sguardo
di chi volesse guardare sempre più lontano!
Mentre alternavo la lettura con la trascrizione degli
episodi della mia vita, sfogliando quel libro che era sempre più parte di me, mi
trovai a leggere: “Quello che è passato è già passato, quello che è successo è
già successo. Cosa farai da oggi in poi, affinchè quello che ti soddisfa,
accada più spesso?”
“Cara FISE, quando avrai capito i tuoi Valori, quali sono
quelli che vengono prima e quelli a seguire, cosa farai per soddisfarli?
Ogni volta che succede qualcosa di importante nella mia
vita, spesso mi domando “Cosa ho fatto per averla fatta accadere?” E quando non
succede, “Cosa avrei potuto fare perché fosse accaduta?” E quando accade una
cosa che non mi piace, “Cosa avrei potuto fare per evitare che fosse accaduta?”
In altre parole, “Quali responsabilità mi prendo di quello che mi accade
intorno?” “Quanto è utile negare le proprie responsabilità di quello che sta
succedendo intorno a me?”
“Quanto dipenderà da me quello che mi soddisferà da
domani?”
Bè, non posso ripercorrere, con questo articolo, l’intero
libro che lessi da ragazzo, perché non è facile riassumerlo tutto quanto in
così poco spazio, però sono convinto, Cara FISE, che queste domande sono e
saranno sempre attuali e sappi che io, spesso, vado con il mio pensiero a
cercare di capire quali sono le cose importanti per me e per lo sport che
pratico, e quale politica può soddisfare i Valori della Cavalleria e dello Sport.
Cara FISE, tu che pensi?
Non lo so se è stato un caso trovare quel curioso libro che
mi parlava di Valori in un bed & breakfast, sotto la montagna raffigurante
quei quattro Presidenti che hanno avuto questo onore proprio per i loro Valori,
quelli con la V maiuscola. Probabilmente, già se si condividessero le domande,
molte risposte potrebbero assomigliarsi per ritrovarsi in una identità e
volontà comune.
Equifare: Fare Equitazione by Roberto Bellotti is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
Ti piace Equifare? Clicca anche tu "Mi piace"
Nessun commento:
Posta un commento