Sarò breve, vi tedierò pochissimo: fa troppo caldo stare davanti ad un computer, sarà anche colpa di un desiderio di ferie estive … A noi! Aachen è l’Università dell’Equitazione tedesca, se hai il coraggio di entrare, hai già una mezza laurea in tasca, se comunque finisci un percorso è laurea con bacio accademico, se fai netto …. ti fanno subito docente! Tanto per dirne una, ho visto un concorrente uscire dal campo con 25 (dico venticinque) penalità e per il suo coraggio e tenacia, il pubblico lo ha applaudito a lungo … questo si chiama sport! L’occupazione principale degli organizzatori del concorso di Aachen è … costruire tribune, ogni anno c’è una tribuna nuova, mentre quelle vecchie diventano sempre più alte. Quando succederà questo in Italia? La Germania ci teneva moltissimo a vincere La Coppa delle Nazioni in casa ma, diciamolo subito non c’è l’ha fatta. Vi aspettate che avesse vinto la Francia? Noooo. La Svizzera? Noooo. Gli Stati Uniti? Noooooooo, ma allora chi ha vinto? Ha vinto l’incredibile Irlanda: nel secondo giro di Coppa, Billy Twomey, Denis Lynch, Cian O’Connors si sono presi il lusso di lasciare a riposo Dermott Lennon tanta la supremazia sulla Germania seconda classificata …. della serie “Non ho parole”. La tensione in Coppa si tagliava con il coltello, tanto erano tese la facce di Ludger Beerbaum, autore di uno scatafascio al primo giro (diciotto penalità) e netto al secondo, e di Janne-Friederike Meyer, sentitasi in colpa per un misero 4 penalità in due giri. Sarò breve, andiamo al Gran Premio: Qualcuno dubita che ai World Equestrian Game (Campionati del Mondo) si vedranno ostacoli più alti, per cui qualcuno dice che il Gran Premio di Aachen è stato una sorta di verifica e/o anteprima. Chi l’ha pensato op pensa così …. questa volta non si è sbagliato: a contendersi il primo posto del Gran Premio di Aachen il n. 1 e 2 della Classifica Mondiali dei cavalieri più bravi: in ordine Eric Lamaze e Pius Schwizer. In gran forma Sergio Alvarez Moya giunto terzo. Quest’anno Aachen non ha portato fortuna ai tedeschi, della serie che ci ha provato ma una barriera gli è rimasta giù Meredith Michaels Beerbaum, comunque ed ormai sempre più presente nelle vette delle classifiche dei Gran Premi: Minaccia battaglia?
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