venerdì 10 febbraio 2012

Dalla "Presentazione" del mio libro. (Prima Parte)

Equifare: La storia. Ho scelto di fare un blog per trovare amici con cui condividere le stesse emozioni. Descrivere i campioni da emulare, mostrare agli altri le foto dei binomi più in forma: a volte sappiamo nomi ma non i loro volti ed i loro cavalli. Sappiamo chi vince, ma non come; sappiamo che ci sono difficoltà da superare, ma nessuno ce le descrive. Penso di poter affermare che il nostro sport, al pari di tanti altri, non abbia la comunicazione di massa che merita. All’inizio pensavo che era un bel risultato se fossi riuscito a comunicare con gli amici dei concorsi. Il mio primo obiettivo era raggiungere tutti gli “amici equestri campani”. Non conoscevo ancora la forza e la potenza dei “Social Network” e degli aggregatori di post/blog. Quando conobbi l’esistenza di Facebook
e Twitter
, perché non condividere il mio blog su questi? La pagina Facebook di Equifare: Fare Equitazione nacque quasi in contemporanea a quella di riviste importanti. Mi sentivo un po’ come Davide contro 2 Golia
: neofita Blogger contro i colossi della carta stampata con tanto di Redazione. Mi immaginai di fare una gara: a chi faceva più fans su Facebook. Giocai su l’unica arma vincente che avevo a mia disposizione: pubblicare quasi in diretta con l’evento i miei articoli su Facebook prima che loro pubblicassero le loro notizie ad orario “ufficio”. Man mano che facevo esperienza, “cercavo di” ed “imparavo a” collegare il mio blog sempre più in automatico con svariati Social Network e con gli aggregatori. Dovevo riuscire, e ci sono riuscito, ad ottenere pubblicazione e condivisioni con un solo “INVIO”. Questa era la strategia di diffusione. Facebook era il mio “Strillone” di giornali preferito.
Volevo offrire anche un "servizio” di qualità: offrire la semplice notizia nella forma “quando, dove, cosa e chi”, non mi dava emozione o soddisfazione: Sei un appassionato di cavalli quando fai venire agli altri la febbre da cavallo, sei un vero Blogger quando fai venire agli altri la stessa voglia di fare Blog che hai in prima persona. Decisi che dovevo condividere il come ed il perché. Volevo sentirmi connesso con i miei lettori, ho scoperto che esiste una specie di “Ascolto del Web”
, vale a dire un motore di ricerca che, nel risultato, ti restituiva le parole associate più frequentemente alla parola equitazione nei vari motori di ricerca. Il vantaggio qual’era? In questo modo ascoltavo le necessità degli altri, l’argomento su cui lavorare. Con quelle tre quattro parole componevo un titolo e poi dovevo azionare la mia fantasia. Con 100 articoli l’anno, Davide ha ottenuto il suo obiettivo. Ora Equifare conta circa 2600 fans su Facebook. In momenti di grande entusiasmo, ho visto i contatori delle visite arrivare anche a 200 lettori

in un pomeriggio, per esempio quando pubblicavo gli articoli e le foto delle finali di Coppa del Mondo, degli Europei, ecc. . Volevo essere letto da tutta la regione Campania, mi hanno letto in tutto il mondo! In Italia, in un certo periodo di tempo, mi hanno letto da 129
comuni contemporaneamente. Festeggiavo quando arrivavo a 100 lettori, ne ho contati 600 di media per articolo. Imparando ad ascoltare il Web, un mio lavoro ha superato 5000 visitatori. Posso essere contento? Per un Blogger che si rivolge ad una stretta parte di lettori, cioè ai soli appassionati di Salto Ostacoli, mi sembra di aver fatto un Plebiscito!
Amo condividere con gli altri la mia passione! Siete d'accordo?
Segue seconda parte. Roberto Bellotti
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Equifare: Fare Equitazione by Roberto Bellotti is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

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