Seconda giornata di Campionato Europeo, è la giornata dei
nodi al pettine, come la chiamo io, nel senso che il Direttore di campo
comincia ad alzare gli ostacoli da che erano (solo) 150 cm, li ha alzati (solo)
di 10 cm, il che equivale a (solo) 160 cm. Ma non è questo il motivo per cui il
sindacato dei cavalli ha protestato! Il vero motivo è che … “ma che levataccia
mattutina!!!! Pure d’estate? Ma non si può dormire un altro po?” Tant’è,
procediamo.
Comincia ad allungarsi la classifica per quei 10 cm di differenza.
In realtà, il Direttore di Campo comincia a mettere anche sequenze di salti da
tre ostacoli uno dietro l’altro, oltre le linee da due ed ostacoli sparsi, come
l’ultimo, un verticalino stretto assai, trasparentino, sul lato corto, della
serie “fino a quando devi mantenere la concentrazione?” Ora lo sai.
Il percorso prevedeva una sequenza mozzafiato centrale
costituita da doppia gabbia con ingresso di triplice della larghezza di casa,
“falso largo” nel senso che era un largo ma la sua disposizione e la sua
costituzione dava un po’ fastidio ai cavalli, per cui era l’ostacolo più
abbattuto, e, per finire, pochissimo spazio per un verticale che sembrava
avesse la scritta “Abbattimi!” Ulteriore caratteristica principale di questa
doppia gabbia era che, ogni volta che un cavallo saltava, scappavano sorci
verdi da tutte le parti. Chi non l’ha visto in TV? Bene, vi siete persi la
faccia di Luca Moneta, migliore degli Italiani perhè percorso netto, che quei
sorci verdi li ha contati ad uno ad uno! Forza Luca, ti vogliamo in finale!
Assieme agli altri ovviamente: peccato venale per Piergiorgio Bucci, gran
combattente Emanuele Gaudiano, “ingabbiato” (senza sorci, però) Juan Carlos
Garcia.
Anche qualche altro cavaliere importante pecca in questo
percorso, nonostante classe ed eleganza:
Kevin Staut lascia due barriere a terra. Christian Hallmann e Carsten Otto
Nagel, con una barriera e così via. Sul collo di Ben Maher, restano a far
sentire il fiato Steve Guerdat, Roger Yves Bost, Rolf Goran Bergston ed una
sempre più sorridente Luciana Diniz.
Per domani è prevista l’assegnazione delle medaglie a
squadre, l’Italia è al settimo posto, stretta dall’Olanda al sesto e dal Belgio
all’ ottavo posto, non male come diretti concorrenti, vero?
Salvo eccezionali rimonte di questo terzetto, per l’Oro,
stanno cominciando a prendersi “a sportellate” Gran Bretagna con un ritrovato
Michel Whitaker e la Svizzera di Steve Guerdat, risorta dalle incertezze di
ieri. Ottimo recupero della Svezia, sempre grazie a Rolf Goran. Non stanno
certo lì a guardare Germania e Francia.
Un finale a squadre così incandescente con ben cinque
squadre? Non lo vedevo da parecchio… Ma ho detto ben o Ben? Lapsus, mica faccio
pronostici io?
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