2014, Claudio Gobbi spiega la sua idea sulla situazione attuale in casa FISE
“Bloggo” questo post con il consenso dell’autore, perché la ritengo una discreta fotografia della situazione attuale, non la commento per correttezza nei confronti dello stesso, pur avendogli specificato che ho idee diverse sulla situazione politica nazionale. Ma il mondo è fatto così e bisogna rispettare sempre le idee degli altri: ad ognuno la sua idea. E come mi ricorda una amica mia: "Così è se vi pare"!
“Bloggo” questo post con il consenso dell’autore, perché la ritengo una discreta fotografia della situazione attuale, non la commento per correttezza nei confronti dello stesso, pur avendogli specificato che ho idee diverse sulla situazione politica nazionale. Ma il mondo è fatto così e bisogna rispettare sempre le idee degli altri: ad ognuno la sua idea. E come mi ricorda una amica mia: "Così è se vi pare"!
CONSIDERAZIONI RELATIVE ALLA ATTUALE FASE DELLA FISE.
Mi preme predere spunto dalla vicenda che mi ha coinvolto e alle scuse che ho inoltrato al Commissario della Fise avvocato Ravà. Proprio in quanto nella trasmissione in oggetto esprimevo un concetto di natura economica che invece ho espresso rivolto a un personaggio che nulla ha a che fare con l'economia di un settore rilevante come l'equitazione nazionale e la sua Federazione di riferimento.
Mi preme predere spunto dalla vicenda che mi ha coinvolto e alle scuse che ho inoltrato al Commissario della Fise avvocato Ravà. Proprio in quanto nella trasmissione in oggetto esprimevo un concetto di natura economica che invece ho espresso rivolto a un personaggio che nulla ha a che fare con l'economia di un settore rilevante come l'equitazione nazionale e la sua Federazione di riferimento.
Mi preme qui riaffermare che la cruenta battaglia in
corso è anche una battaglia oltre che di potere, anche economica.
Sottintendendo con questo sia i milioni di euro che la federazione gestisce,
sia il settore nel suo complesso fatto di importazioni, fatturati di società e
maneggi. In cui militano personaggi di alto livello come Andrea Riffeser, ad
esempio.
Ebbene la battaglia che ogni giorno diventa più feroce, come
il grafico che qui viene proposto dall'amico Massimo Arcioni ben
delinea le forze in campo. I gruppi che si contrappongono sono ancora quelli
della precedente tornata elettorale e direi quelli che da sempre si contendono
la Fise. Da un lato la cordata che fa riferimento a Di Paola, dall'altra quella
che fa capo ad Antonella
Dallari. Una battaglia che, come ho accennato è da anni in essere. Solo che
da un lato la situazione è mutata con il commissariamento, dall'altro c'è un
nuovo attore in gioco, Vittorio Orlandi.
(GRAFICO NON CONDIVISO DALLA REDAZIONE DI EQUIFARE)
IL COMMISSARIAMENTO
Di fatto il commissariamento mette tutti sullo stesso piano. Diversamente da una tornata elettorale qualsiasi, il commissariamanto obbliga i contenendeti a un serrato confronto che non può dare nulla per scontato di fronte alla platea degli elettori. Inoltre permette a nuovi soggetti di farsi avanti.
Di fatto il commissariamento mette tutti sullo stesso piano. Diversamente da una tornata elettorale qualsiasi, il commissariamanto obbliga i contenendeti a un serrato confronto che non può dare nulla per scontato di fronte alla platea degli elettori. Inoltre permette a nuovi soggetti di farsi avanti.
(Sempre secondo il parere di Claudio Gobbi) E' il caso di
Tassoni, che si è sentito in dovere di fondare con Mino Palma un gruppo che
chiaramente diventa un gruppo di pressione in vista delle elezioni e che porta
Di Paola come presidente.
(Il Sig. Mino Palma, in merito alle dichiarazioni di Claudio
Gobbi, rilascia la seguente dichiarazione: “La FIASE ritiene che prima del 26
febbraio p.v. non si può sapere se abbiamo ancora un Presidente o meno” e ha
aggiunto “La mia impressione è che il Commissariamento terminerà quando la FISE
sarà sanata, rinnovata ed allineata con le nuove disposizioni di bilancio e
statutarie del CONI”)
Riprende Claudio Gobbi:
CONSIDERAZIONI SULLA DALLARI.
Mi si permetta una considerazione su Antonella Dallari. In primo luogo l'allora presdente della Fise vince su una spinta popolare di rifiuto della presidenza Paulgros. Inoltre come ebbi modo di esprimerle in un incontro romano, sarebbe stato opportuno che la Dallari denunciasse pubblicamente l'enorme buco della Fise. Mettendo evidentemente il Coni sulla difensiva, invece di subire come successe poi, le decisioni dello stesso che evidentemente correva ai ripari rispetto al buco.
Mi si permetta una considerazione su Antonella Dallari. In primo luogo l'allora presdente della Fise vince su una spinta popolare di rifiuto della presidenza Paulgros. Inoltre come ebbi modo di esprimerle in un incontro romano, sarebbe stato opportuno che la Dallari denunciasse pubblicamente l'enorme buco della Fise. Mettendo evidentemente il Coni sulla difensiva, invece di subire come successe poi, le decisioni dello stesso che evidentemente correva ai ripari rispetto al buco.
IL RUOLO DI ORLANDI.
Rispetto alle precedenti tornate elettorali ci sono due nuovi attori nello scenario. Il primo è Vittorio Orlandi. Un nome stporico dell'equitazione nazionale che gode di un prestigio importante a livello internazionale e presumibilmente nelle alte sfere del Coni. Che ne fa un avversario temibile. Ma soprattutto diventa uno degli aghi della bilancia nel conflitto secolare tra le due anime della Fise di cui diremo più oltre. Quindi giocoforza che i contendenti dovranno confrontarsi con questo grande dell'equitazione che, è bene ribadirlo, non ha alcun interesse economico nella sua elezione alla presidenza.
Rispetto alle precedenti tornate elettorali ci sono due nuovi attori nello scenario. Il primo è Vittorio Orlandi. Un nome stporico dell'equitazione nazionale che gode di un prestigio importante a livello internazionale e presumibilmente nelle alte sfere del Coni. Che ne fa un avversario temibile. Ma soprattutto diventa uno degli aghi della bilancia nel conflitto secolare tra le due anime della Fise di cui diremo più oltre. Quindi giocoforza che i contendenti dovranno confrontarsi con questo grande dell'equitazione che, è bene ribadirlo, non ha alcun interesse economico nella sua elezione alla presidenza.
Fatto non secondario. Vittorio Orlandi pur appartenendo da
sempre a questo mondo, è altro rispetto ad esso. E, ripeto, oggi tutti dovranno
fare i conti con il Cavaliere.
I NON ALLINEATI
L'ultimo gruppo che prendiamo in considerazione è quello dei NON ALLINEATI, vale a dire quei gruppe che non hanno ancora preso posizione o che non si identificano con nessuno dei candidati e delle cordate.
E' un gruppo composito, di cui fa parte anche quello a cui appartengo. Che ha certamente delle simpatie, ma che opera sulla base della difeinizione di un programma che DEVE ESSERE CONDIVISO.
L'ultimo gruppo che prendiamo in considerazione è quello dei NON ALLINEATI, vale a dire quei gruppe che non hanno ancora preso posizione o che non si identificano con nessuno dei candidati e delle cordate.
E' un gruppo composito, di cui fa parte anche quello a cui appartengo. Che ha certamente delle simpatie, ma che opera sulla base della difeinizione di un programma che DEVE ESSERE CONDIVISO.
PRINCIPALI DISCRIMINANTI
Siamo da sempre un paese importatore di equini. E da tempo i commercianti e il loro principale canale di vendita, gli istruttori e i cavalieri, sono fortemente preoccupati per questo commissariamento che gli impedisce di operare secondo i canoni tradizionali. Un gruppo che ritengo conservatore dei precedenti equilibri, se personaggi di peso come Palma hanno sentito il dovere di intervenire nella formazione di un gruppo come SDF.
Siamo da sempre un paese importatore di equini. E da tempo i commercianti e il loro principale canale di vendita, gli istruttori e i cavalieri, sono fortemente preoccupati per questo commissariamento che gli impedisce di operare secondo i canoni tradizionali. Un gruppo che ritengo conservatore dei precedenti equilibri, se personaggi di peso come Palma hanno sentito il dovere di intervenire nella formazione di un gruppo come SDF.
Vittorio
Orlandi per sua natura si colloca a via di mezzo tra i due gruppi. Da
un lato è un innovatore, dall'altro fa parte del gruppo storico che aveva nei
D'Inzeo e nei Mancinelli, personagi di grande levatura. Il terzo gruppo che ho
chiamato dei NN ALLINEATI propone un diverso assetto della Fise, nella
considerazione che da un lato, la crisi del Paese è la principale responsabile
del disastro anche della Fise, riducendo sponsor, risorse dei Comitati, e chi
più ne ha ne metta, dall'altro se si è giunti al commissariamnento la
responsabilità è anche di quella burocratizzazione che ha portato a mandati
pluriennali che hanno di fatto ingessato la Fise a tutti i suoi livelli.
FINE
FINE
Claudio Gobbi
(Opinione sua personale, giusto?)
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