2015, Freeze,
Flight and Fight del cavallo
verso l’imboccatura! (By Daniele Gagliardi)
Vi ricordate i precedenti articoli di
Daniele Gagliardi? Vi accludo i link.
In sostanza, ho chiesto a Daniele di
aggiornarci un po’ sul rapporto mano del Cavaliere e Bocca del Cavallo dal
punto di vista veterinario ed etologico (comportamento del cavallo). Adesso,
Daniele mi ha mandato la terza parte del Suo egregio lavoro: Buona lettura!
MORSO E SALIVAZIONE
parte terza
1. 1 - Distacco (Freeze)– diventano emozionalmente insensibili all’ambiente che li circonda
rifiutando qualsiasi tipo di interazione. Sembrano accettare passivamente
qualsiasi cosa annullando la loro personalità e loro caratteristiche
individuali, apparendo barricati in una sfera emozionale dove niente sembra
possa interessarli o danneggiarli. Anche in paddock dimostrano distacco dagli
altri consimili evitando confronti gerarchici e sociali e si mostrano
insensibili e restii nei confronti dell’uomo. Ciò frequentemente può essere
causato da un singolo evento traumatico quale una punizione eccessiva e
dolorosa, un abuso comportamentale oppure in seguito ad eventi spiacevoli
ripetuti e perduranti nel tempo. Da un punto di vista emozionale la memoria
legata al dolore è di lunga durata per cui ogni qualvolta venga riportata di
attualità questi soggetti rispondono con malessere e stress inadeguati ed
esagerati generando così uno stato di ansia che per effetto sostitutivo si
traduce in “congelamento emozionale”, base
dell’insorgenza di molti comportamenti stereotipati quali il ticchio
d’appoggio, il ballo dell’orso, scuotimento della testa e delle labbra. Spesso
si distaccano con difficoltà dall’ambiente che condividono con i simili o si
rendono difficili da incavezzare una volta al paddock in quanto associano ed
anticipano emozionalmente il disconfort che potrebbe attenderli in condizioni
di cattività condizionata.
2 2 - Fuga e Combattimento (Flight and Fight)- E’ questa la risposta tipica
all’anticipazione di un problema che ingeneri opposizione e neofobia o alla
sensazione dolorifica (memoria associativa)
e spesso avviene senza che sembrino
esserci ragioni apparenti. Non si sa mai quando e con che intensità questa
reazione possa essere esternata. Di norma il cavallo inizia con l’essere
ipersensibile, diffidente, ansioso, eccitabile, imprevedibile, nervoso,
iper-reattivo, pauroso, timido, ombroso, teso, sudato e inaffidabile reagendo
inappropriatamente a stimoli anche insignificanti sia fuggendo che aggredendo
in modo anche molto variabile. Confusione reiterata ed ostinazione di grado
lieve costituiscono una risposta di sfida come ad esempio quando un cavallo
diventa riluttante ad un dato posto, tipo uscire dal paddock, entrare nella
zona insellaggio, in campo o in gara, oppure molto più semplicemente tirare verso
l’erba quando vengono condotti alla corda da un posto ad un altro o quando si
rifiutano di avanzare improvvisamente. Anche quando si muovono in tondo o lungo
i lati del paddock compulsivamente, si dimostrano ipercinetici, fanno passi
laterali, masticano a vuoto o nervosamente, giocano con il morso e portano la
lingua al di sopra, bloccano il morso con i denti, digrignano i denti, sbattono
le labbra, ritraggono le labbra e mostrano i denti,, aprono la bocca,
iperestendendo il collo, cercando di potare la testa in alto fino a”ribaltare”
l’incollatura. Se tutto ciò viene ignorato o punito duramente il comportamento
può progredire drasticamente verso comportamenti sempre più violenti e
pericolosi per entrambi.I soggetti che mostrano risposte di “flight and fight”
sempre più determinate finiscono per diventare sempre più difficili da
rallentare o fermare durante il lavoro, assumono atteggiamenti di sfida,
diventano ipercinetici, indietreggiano improvvisamente, cercano di evitare
briglie e morsi, fuggono o si precipitano contro i salti. Il loro atteggiamento
si fa sempre più aggressivo, polemico, ostativo, superbioso, scontroso,
burbero, pieno di risentimento, controverso e rabbioso che spesso esita in
“alt” e spaventi improvvisi ed ingiustificati, calci, morsi, impennate e
sottrarsi
masticando o scavalcando il morso con la lingua tanto spesso quanto
più gli sia possibile. E’ questa la via nella quale cavallo e cavaliere si
pongono in periocolo reale di procurarsi danni conseguenti ad incidenti spesso
anche gravi ed irreparabili semplicemente perché ci si arrocca strenuamente
sulle proprie posizioni comportamentali senza fermarsi a cercare un metodo di
comunicazione appropriato ed efficace. Ogni qualvolta il cavallo è in
difficoltà risponde con i soli mezzi che conosce allo scopo di preservare il
suo spirito innato di conservazione e cioè ricorrendo alla fuga, al confronto
competitivo o alla disconnessione da ciò che lo circonda.
Daniele Gagliardi
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