domenica 28 giugno 2009

2009, Giugno, Montecarlo, Global Champions Tour, Chi Ha Vinto? Ho Visto in TV.


Nella foto Richard Spooner con Cristallo
5° tappa del Global Champions Tour svoltasi davanti al Principe Alberto di Monaco (ed alle sorelle Caroline e Stephanie), praticamente dove fanno il circuito di Formala 1 delle auto, un po’ più vicino al porto, sai com’è? Se qualcuno voleva vedere i cavalli dalla barca senza sbarcare, mica li potevi costringere! Cioè qualcuno ha inventato la moda di fare i concorsi in Piazza, magari sotto un signor Palazzo Reale, da qui tutti hanno seguito la moda! E poiché non ci sono molti Re a disposizione con i loro Palazzi Reali, allora hanno pensato ad un Principato, però lì il Principe c’è e perciò è più bello! Scherzo: Montecarlo è Montecarlo! Quest’anno è la seconda edizione del Global Champions Tour in questo posto, l’anno scorso non sono stato capace di vederlo, quest’anno al grido costi quel che costi, senza andare fino a lì, ci sono riuscito. Per TV. Più o meno avete già capito che il concorso di Salto Ostacoli si è svolto al porto, sabbia tipo silicea, ampiezza dell’Arena, preparata per l’occasione, quanto un indoor: ci mancava solo il tetto. I cavalli avranno pensato: “ma non stiamo a giugno?” E perciò ci mancava il tetto. Chi lo sa, forse faranno in tempo a costruirlo quest’inverno, sai mai? Le telecamere non mi hanno fatto vedere bene, ma ho avuto l’impressione che il Campo Prova fosse più grande del campo gara, come mai? Boh? Chi lo sa, forse dalle barche non si vedeva il campo prova. Però dal campo prova, si vedevano gli alberi delle barche. Oddio, ho dimenticato l’orologio! Che problema c’è! Basta che guardi la torre, c’è un orologio così! Qualche balcone aveva Vista Privilegiata, un po’ come a Napoli e a Cannes. Poi gli altri edifici che delimitavano il campo gara, sono stati trasformati in tribune VIP. Le tribune più comode consentivano l’allestimento di tavolini per le consumazioni. Sia mai sporgevi con il bicchiere di birra dalla tribuna mentre gareggiava chi penso io, quella birra non rimaneva là. Devo fare i complimenti alla Regia televisiva, perché, quando finiva un percorso, assieme alle ripetizioni del video dei salti, l’ immagine sullo schermo TV e sull’ormai irrinunciabile megaschermo di piazza, veniva divisa a metà: in una metà si vedeva il binomio che aveva appena finito il percorso e nell’altra metà si vedeva l’euforia o la delusione dei tifosi o dei familiari del suddetto binomio. Morale della favola: vi credete che solo gli Ippobabbi saltano assieme ai loro figli che si cimentano in campo? In realtà la palma per “il familiare che partecipava di più” l’ha vinta il marito di Jessica Kurten, i suoi momenti oscillatori sincronizzati con i salti sono stati imitati “affettuosamente” anche da Principi e familiari. La tifosa più accanita e che si spellava le mani per i suoi amici era Jonella Ligresti in giubbino rosso e chioma sciolta. Premio per la distrazione al telecronista, molto più esperto questo piuttosto che quello di Arezzo per intenderci, si è meravigliato che Okidoki abbia fatto tre barriere, vabbè dobbiamo scusarlo non aveva la scritta in sovraimpressione, quel cavallo era un altro, non il magico Okidoki! Andiamo al sodo, sapete che il Global Champions Tour si disputa su due giri più barrage? Conclusione: finisce sempre a luci artificiali. Chi hanno fatto vedere per TV? Il percorso base dei 15 qualificati per il secondo giro, il secondo giro di questi 15 e poi il barrage. Non sono riuscito a sapere chi fosse il Direttore di Campo, Chef de Piste, certo che ne ha tirato fuori una interessante e curiosa: Il secondo giro era praticamente il primo “alla rovescia”, tranne per qualche salto e girati “dovutamente” gli oxer, i numeri e le bandierine. Un po’ scansafatiche forse? O estroso? Io depongo per quest’ultima ipotesi. Altra cosa curiosa: un ostacolo saltato in un verso, praticamente nessuno l’ha fatto cadere, saltato nel verso opposto, su 15 binomi, forse solo in 6 l’hanno superato indenne. Di questi 6, solo quattro sono andati in barrage e sono entrati nell’ordine Richard Spooner con Cristallo, Rodrigo Pessoa con Let’s Fly, Alvaro De Miranda con Picolien, John Whitaker con Casino. Il marito di Jessica Kurten non c’è l’ha fatta ad entrare in barrage, così come tanti altri binomi di grosso calibro: dirveli tutti è un impresa, non un articolo! Però una cosa ve la devo dire: al Global Champions Tour non vengono cavalli, bensì elicotteri che “scavalcano” ostacoli da 160 cm e con qualsiasi distanza sbagliata mettevano i cavalieri. Qualche barriera è caduta non con gli arti anteriori o posteriori, bensì per la “pancia” del cavallo: poveretto, purtroppo lo metteranno a dieta! Al barrage dunque: entra Spooner per primo con il mitico Cristallo. Richard non nasconde i limiti del cavallo, già nelle due manche precedenti aveva avuto difficoltà a girare, figuriamoci adesso che c’è il barrage. Difatti, prima di cominciare, mostra un ostacolo al proprio cavallo, come per dirgli “Guarda che quando giriamo, questo è quello che devi saltare”: tempo? 35 sec e 46 cent., non suona male, ma le difficoltà nelle girate si sono viste tutte, ovviamente quell’ostacolo è andato bene. Entra De Miranda con Picolien, percorso fluido, c’è l’avrà fatta? Nooooooo, mica è Rodrigo Pessoa come a Roma … ehm ehm, touc touc … nemmeno Rodrigo c’è l’ha fatta, anzi è dopo De Miranda. Attenzione chi sta per entrare in campo? John Whitaker: che casino sugli spalti, accidenti che confusione: Casino è anche sotto la sella di John! Ma perché questi stranieri mettono nomi italiani ai loro cavalli? Per prendere in giro l’UNIRE? Boh? Che ne so io? Dunque, John fa vedere la differenza tra lui, pardon LUI e gli altri di come si fa un barrage. La regia inquadra il pubblico e qualche Maestà che salta sul trono contemporaneamente a John. Dalla mia comoda poltrona, incomincio a sedermi punta punta per avvicinarmi allo schermo e le mie gambe “speronano” i sostegni della poltrona, la mia bocca esclama da sola, mentre io sto speronando, “Che c…aspita di girate! Dai John!” E dopo l’ultima girata, ed io do l’ultima speronata alla poltrona, il pubblico già esulta in piedi. Un po’ presto però: quando Casino ferma il cronometro, John si gira e vede una triste barriera a terra. Sarà per la prossima volta. Il tempo? quasi mezzo secondo in meno! Mentre mi accingo a chiamare il maniscalco, pardon il falegname per quell’ennesimo ferro perso, pardon piede della poltrona che cede quando mi abbatto all’indietro per la delusione, uno speaker americano ricorda che Richard Spooner e Cristallo avevano già vinto lo scorso anno. Com'era la storia di quel cavallo che non girava?
Roberto Bellotti

domenica 21 giugno 2009

2009, Giugno, al Country Club di Caserta, si festeggiano i brillanti risultati del primo semestre!


Il Caserta Country Club festeggia i brillanti risultati già conseguiti nel primo semestre 2009!
Nella foto Ginaluca Iannucci con Gratilla
Medaglie d’oro per il Country Club di Caserta.

Ha avuto termine nello scorso week end (5-7 giugno) il Campionato Regionale Campano di salto ostacoli 2009 svoltosi a Terzigno nella splendida cornice del Parco Nazionale del Vesuvio.
Dopo le splendide affermazioni dello scorso anno, gli allievi del Centro Ippico Country Club sono saliti ancora una volta alla ribalta aggiudicandosi quasi tutte le medaglie.
Hanno conquistato il gradino più alto del podio e la medaglia d’oro per il trofeo brevetti Giulia Pella con il suo affermato pony Iliade de la busiere. .
Nel trofeo allievi brevetto qualificato grande affermazione per Imma Ferraro con Scampolo 24, che si aggiudica una meritatissima medaglia d’oro dopo 3 percorsi netti.
Le due amazzoni con queste due vittorie hanno ottenuto la qualifica e quindi la partecipazione ai prossimi Campionati Italiani che si svolgeranno ad Arezzo nei giorni di:
10-11-12 Luglio 2009.
Nel Campionato assoluto 1° Grado qualificato splendita vittoria per Gianluca Iannucci con la sua cavalla Gratilla che si aggiudica una meritatissima medaglia d’oro dopo 3 percorsi molto avvincenti.
Da ricordare anche la bellissima prestazione del fratello Fabio su Sina nella cat.C135, reduce, la scorsa settimana, del Concorso Internazionale a Piazza di Siena a Roma, che con la squadra della Campania ha ottenuto uno splendido 5° posto. Prima volta, nella storia dell’equitazione per un cavaliere di Caserta a partecipare a questo importantissimo evento.
Inoltre, bella prova anche per Yuri Importico con il suo cavallo Eskimo.
Questi importantissimi risultati sono il frutto del lavoro quotidiano di tutti gli allievi del Centro, seguiti con la tenacia e la bravura dal tecnico federale Benedetto Mancini, che negli ultimi anni ha dimostrato di essere uno dei tecnici più preparati della Campania e non solo.
Al termine delle gare è seguita la cerimonia di premiazione con l’immancabile presenza della Presidente del Comitato Regionale della FISE Campania dott.ssa Simonetta Cipriano, con il suo vice presidente Carlo Angrisano che hanno premiato i vincitori dei trofei e dei campionati con le varie medaglie e oggetti offerti dal Comitato Regionale.

Stefano Iannucci.

venerdì 19 giugno 2009

2009, FEI Nations Cup, Rotterdam, com’è andata a finire? Ho Visto in TV






Nella foto Penelope Leprevost


Dopo La Baule, Roma, San Gallo, eccoci a Rotterdam. Com’è il campo di Rotterdam? Una volta c’era il prato verde, come a Piazza di Siena, adesso non c’è più, come a Piazza di Siena. Ormai tutti i campi sono in sabbia silicea, una volta si diceva semplicemente sabbia, sai com’è? Nel III millennio siamo più tecnologici. Una volta si diceva “sembra un campo di patate”, ora che si dirà mai? Sembra la spiaggia delle Mauritius? Boh?! Io non ci sono ancora andato. Il perimetro del campo assomiglia ad un trapezio, credo che tutta la superficie quadra non superi i 2000 mq. Se la quadratura dovesse superarli, c’è, non una quercia, ma un quercione “ingombrantone”! Chissà quanti uccellini avranno visto tanti di quei Gran Premi, vuoi mettere la visuale da dentro il campo con quella da fuori, quando, per giunta paghi persino il biglietto? Tutto attorno tende, tribune con tensostrutture incorporate, palchi e platee che ti permettevano di accarezzare il cavallo quando passava! I colori degli ostacoli? Nella norma. Che ha Rotterdam più di Piazza di Siena? Non lo so, ma la sabbia mi sembrava la stessa. Questo per dire che a Rotterdam … i Big … ci so’ venuti! Albert Zoer con Okidoki, beniamino di casa, Meredith (però con Checkmate non con Shutterfly), Philippe Lejune, Jessica Kurten (c’era ad Arezzo ma non a Roma), Steve Guerdat, Jos Lansink, … Piergiorgio Bucci. Poiché ho nominato un italiano, chi erano i suoi compagni? Natale Chiaudani, Giuseppe D’Onofrio e Paolo Adamo Zuvadelli. E come sono andati? Non male devo riconoscere. I problemi sono sempre gli stessi due: è la somma che fa un brutto totale. E poi? Gli altri continuano a fare sempre meglio di noi. Un esempio? La Svezia presenta solo tre binomi (mi pare che con il nuovo regolamento, non esiste più la riserva: se un cavallo non supera la visita, non parte), su dieci squadre, dopo il primo giro e senza poter scartare nessun risultato, si piazza al terzo posto. E l’Italia? Ah sì, dimenticavo, su dieci squadre? È arrivata decima. Zitti che se vi sentono, mi fanno saltare a me 160 cm … Che cosa succede quando in Coppa delle Nazioni sono presenti tutti questi campioni (quelli di cui sopra e tutti quelli che ancora non ho citato)? Che, al secondo giro, sei squadre se la giocano tutta su una singola barriera, Francia ed Irlanda con 4 penalità totali, a seguire Svezia 6 penalità e con soli tre cavalieri su quattro, Belgio 7, Germania ed Olanda 8 penalità: tra queste sei squadre, una barriera fa la differenza. Fanalini di coda gli USA (gli U.S.A. ? Si, gli usa, perché? Devono sempre vincere loro?) con 12 e la Gran Bretagna dei Whitaker e Skelton con ben 13 penalità. Secondo me, c’era una tale tensione, che si tagliava come se fosse burro, ma quello appena uscito dal freezer! Ci pensate? Una barriera faceva la differenza tra 6 squadre! Come diceva qualcuno? “Chi tocca nun se n'grugna!” Gli USA cominciano a darsi un po’ di tono, sfoderano due zeri ed una penalità per il fuori tempo, chi è che aveva detto che erano fuori dei giochi? Totale 13, tenete a mente. Crolla la Germania di Meredith ed Ehning, in due non possono fare miracoli. La Gran Bretagna conserva le stesse penalità del primo giro all’incirca meno quasi. La Svezia si ricorda di non avere il quarto binomio e crolla pure lei. Il Belgio dei super cavalieri, Le Jeune, Lansink e Philippaerts fa quattro a testa e leva il podio di torno. La Francia fa 2 volte 4 penalità ed 1 penalità di fuori tempo, esclama George Morris: “L’avevo detto io!”. Anche per la Francia 13 penalità totali. E l’Irlanda? Zero per Jessica, ma crollano Cameron Hanley e Denis Lynch, 8 penalità a testa. Al Barrage, dunque! Per gli USA scende in campo Mc Lain Ward. Se qualcuno non se lo dovesse ricordare, monta Sapphire: entrambi erano finiti in una clinica per i nervi perché non erano riusciti a mettere abbastanza pressione su Meredith e Shutterfly alla finale della World Cup a Las Vegas. Prima di ricoverarsi, McLain se ne andò dicendo “… vabbè và, prima le amazzoni, siamo cavalieri”. Giro fluido per Mc Lain, senza interruzioni ma senza aggredire gli ostacoli, sai com’è? Entrare per primo? Netto bisogna fare! Chi entra per la Francia? Michel Robert? Nooooooooo. Roger Yves Bost? Noooooooooo Kevin Staut è fuori gioco perché s’è mangiato le mani per quell’ 1 di penalità fuori tempo … Chi è rimasto? Facciamo così, diciamo rimasta: Penelope Leprevost, quella dalle gambe lunghe, ma quanto è alta? O è il cavallo che è nano? Boh!? Lo devo dire? “Prima le amazzoni, siano cavalieri!” … Mc Lain Ward giura che, da ora in poi, parteciperà solo a categorie riservate ai soli cavalieri!
Roberto Bellotti

giovedì 18 giugno 2009

2009, Global Champions Tour, Cannes, 2° manche, Ho Visto In TV

Grazie TV, sempre sia lodata, sono riuscito a vedere la 2° manche del Global Champions Tour di Cannes. Vi devo descrivere Cannes? Non posso, non la conosco. Vi devo descrivere il posto, più che devo voglio, perché è una cornice abbastanza inusuale a questi livelli: scommetto che è stato fatto in Piazza (… qualcuno ci copia … Napoli … piazza del …). Steccato tutto ricoperto di striscioni pubblicitari con pubblico a ridosso, tribune sotto tante tensostrutture a punta acuminata (sia mai dovesse venire a piovere), non tanto alte, sapete com’è, gli inquilini dei palazzi dietro potevano reclamare. Ho il dubbio che la piazza fosse anche parcheggio, sapete com’è, c’erano 2 macchine in un angolo del campo, forse qualcuno non aveva fatto in tempo a spostarle per il concorso … E se fossero state componenti del montepremi? Prevedendo di non finire in tempo per la luce, riflettori da far invidia ad uno stadio di calcio. E com’erano alti! Certamente non poteva mancare il megaschermo, non particolarmente indicate per cavalle vanitose: apparivano spettinate. La sabbia, secondo me, non era la solita sabbia decantata francese, aveva un colore capisci a me! Mi sorge un dubbio: ma i francesi si stanno italianizzando? I binomi partecipanti sono quelli che non vediamo più alle FEI Nations Cup, per intenderci Meredith (devo ancora dire il cognome?) con Shutterfly ed Albert Zoer con Okidoki, tanto per dirne due. Degli italiani, hanno fatto vedere solo una “certa” Jonella Ligresti su un “certo” Quintero 4: non male però, è anche andata meglio di tanti cavalieri più rinomati. La voglia di rivalsa tra le bionde, Meredith e Jessica, non è sufficiente per portarle a podio. A proposito di podio, prima che vi descrivo la gara, sapete come si fa la premiazione Global Champions Tour? Sembra di essere in formula 1, arrivi a cavallo, scendi e sali sul palco. Da qui sali sul podio. Non indossi il cap, ma il berrettino con la visiera, dello sponsor del concorso. Se al cavallo danno la coccarda, ai premiati danno il fascione tipo Miss Italia, appuntato in basso da un coccardone. E per finire? Champagne con doccia compresa per la bagarre, proprio come in Formula Uno. FEI (Federation Equestre International) come FIA (Federation International Auto) ? Speriamo, ma non troppo, c’è aria di crisi in entrambi i settori. Andiamo al percorso: poiché il Global è un campionato tra Campioni, gli ostacoli sono leggermente alti, ma non troppo, solo 160 (centosessanta) cm! Tra poco gli ostacoli saranno così alti che i cavalli ci passeranno da sotto. Percorso abbastanza classico, per fare la differenza sul tempo, lo Chef de Piste ha disegnato delle curve “a ‘recchia ‘n terr”, traduzione: “ad orecchio per terra”. Più che curve, sembravano dei dietro-front ad un tempo di galoppo, proprio dopo la ricezione da un salto. La differenza tra i binomi, l’ha fatta la stanchezza: falle tu due manches da 160 cm! Sindacato? Non c’è mai quando serve. Mi pare che qualche articolo fa invocai la classe maschile a non essere troppo “cavaliere”, questa volta qualcuno ha risposto, la Prime Dame, non Carla Bruni, ma in classifica del Gran Premio, è arrivata sesta ed è stata Miss Altezza, pardon, all’anagrafe Penelope Leveprost, già fattasi notare anche a Roma. Solo ottava Meredith, ma già sta meditando vendetta (errore all’ultimo ostacolo). Quinto Albert Zoer, quando lo senti questo binomio meno del quinto posto? Sempre più costante nei risultati Denis Lynch, ma non va troppo lontano, quarto, ma come è uscito sudato dal campo, con le “scolle” (panni bagnati) in fronte! Terzo Ben Maher, l’erede della scuola inglese e che sta tenendo a bada la stirpe Whitaker. Secondo, toh!, un cavaliere nuovo, tedesco per giunta: Daniel Deusser, ah, ma monta Aboyeur, cavallo fenomeno, prima montato da Heinrich-Hermann Engemann. Quel cavallo aveva una faccia conosciuta: la parola barriere non fa parte del suo vocabolario, nemmeno a 160 cm! Come si fa a vincere un Gran Premio 160 cm? Ah! Se lo sapessi. Vi posso dire solo come ha fatto a vincere il primo classificato: innanzi tutto deve avere un cavallo ideale, Ideal mi pare un buon nome. La parola barriere, con qualunque distanza il cavaliere metta, anche a 160 cm, assolutamente non deve far parte del vocabolario del cavallo. Se poi sei pure il beniamino di casa ben venga, magari la moglie, per vederlo e sapere quando calare la pasta, stava affacciata ad uno di quei balconi che sporgevano sul campo. Ho ammirato di questo cavaliere la capacità di rimanere in sella in qualunque situazione anomala verificatasi. Il rapporto mano-gamba e mano bocca del cavallo con Pelham francese, la dice lunga su quanta pazienza i cavalli sono capaci di avere. Tanto avete capito che non è Michel Robert, diciamo che i due saranno pure amici, ma quando parlano di assetto, sguardo panoramico, equilibrio … o i due litigano o l’altro si gira dall’altra parte. Non è che monti male, per esempio non si capisce se monta seduto o sollevato, un po’ a come gli viene, ha una tecnica del movimento della gamba durante le parabole dei salti, difficile da imitare: mentre il cavallo va su in parabola, le gambe cominciano ad arretrare. Mentre il cavallo raggiunge l’apice della parabola, le gambe praticamente stanno sulla groppa del cavallo. Quello che ha dell’incredibile, adesso sono serio, è che quelle gambe stanno dritte sulla verticale, in tempo in tempo, nell’attimo della ricezione: Magia? O tecnica? Requisito fondamentale che deve avere il vincitore di Gran Premio, è la capacità di gufare, cosa che non ebbe McLain Ward a Las Vegas mentre osservava Meredith vincere. Il vincitore di Cannes ha gufato talmente tanto Ludo Philipparts, che gli ha fatto fare in un giro solo tante penalità che Ludo non si ricordava nemmeno da quanto tempo. Io contro questo gufo non ci gareggio, ve lo dico da adesso poi non dite. Come si chiama il vincitore? Roger Yves Bost, detto Bost … ik per come si tiene in sella! (A proposito di Gufo: sto scherzando!)

venerdì 12 giugno 2009

2009, Giugno, San Gallo, FEI Nation Cup, Ho Visto In TV

Nella foto Steve Guerdat
La Coppa delle Nazioni di salto ostacoli, III tappa, finalmente sono riuscito a vederla in TV!
E’ la prima volta che vedo San Gallo in TV, quando andrò a vederla da vicino? La tipologia di San Gallo è simile a quella di La Baule ed Aachen, da una parte hai tribune imponenti e coperte, dall’altra stand uno di fianco a l’altro. Il campo? Mi è sembrato grande almeno quanto quello di La Baule. Il fondo? Verde…ovviamente, risalta di più! Ostacoli? C’è n’era uno che sembrava largo 6 metri escluso i pilieri. Pochi ostacoli particolarmente “effervescenti”, tutto molto regolare, diamine siamo in Svizzera!
I risultati? Forse li avete già letti in un precedente post, qui vi voglio descrivere quello che ho visto.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare, gli Italiani non sono arrivati ultimi! E c’è stata anche gente più titolata di loro che ha fatto figure meno belle….(dire figuraccia è…volgare). Tutti e quattro gli italiani hanno portato a termine i loro doppi percorsi, Cian O’Connors e Nick Skelton non ci sono riusciti, quest’ultimo è pure caduto! (Chissà da quanto tempo che non gli succedeva…).
Sempre a proposito di italiani, mi è sembrato di aver rivisto Puricelli a loro fianco. (Ma portasse più fortuna di quell’altro?)
Svizzera al gran completo: Christina Liebherr, Steve Guerdat e Daniel Etter (tutti e tre presenti alla finale di Las Vegas della FEI World Cup). Il quarto? Markus Fuchs, l’icona equestre svizzera che in questa occasione dava l’addio alle gare….Secondo me, se ci dovesse ripensare, quando riprenderà, darà sempre lezione … di tutto, grinta compresa. Di Markus Fuchs, credo di ricordarmi una gara alla Fieracavalli di Verona, campo indoor con i “PILASTRONI” (sta per colonne grosse ed ingombranti) in mezzo al campo. In quell’occasione, il Direttore di Campo dispose un ostacolo da raggiungere girando attorno ad uno di questi “pilastromi”. Markus gli girò talmente tanto a ridosso che il cavallo non ebbe nemmeno una falcata di galoppo per accorgersi di quello che doveva fare… Si preparò a saltare a fiducia solo perché aveva imparato a conoscere il “pazzo” che aveva sopra.
Un’altra squadra al gran completo era quella americana, già descritta a Roma.
Mentre qualche Whitaker era impegnato a spendere qual cosina del guadagnato a Roma, la Gran Bretagna schiera Robert Smith in discreta forma. Kevin Staut si conferma quale miglior francese in forma nonostante la presenza di Michel Robert.
Agguerriti nei nomi, ma poco nei risultati anche Svezia, Belgio ed Irlanda. L’Olanda ancora non manda i suoi campioni d’elite, ma fa meno figuracce di altri. La Germania presenta Ehning e Slootack (finalmente si rivede, ma ancora lontano dalla sua forma migliore, questione di cavallo?).
Considerando la squadra della Germania non ancora al gran completo, e che questa squadra deve disputare il barrage per l’assegnazione della Coppa delle Nazioni della tappa svizzera… che dite? La dice lunga? La Svizzera non ce la fa a tenere il passo di Germania e Stati Uniti. Questa è la seconda volta nell’anno che una tappa si deve aggiudicare al barrage e ci vanno Richard Spooner, classico americano tipo attore di Hollywood con tanto di ciuffo acchiappa fanciulle, e Markus Ehning, soprannominato da me O’ Pilo Russ (capelli Rossi). Entra per primo Spooner con un cavallo che ormai già entrato nel cuore degli appassionati, Cristallo: quattro penalità all’ultimo ostacolo. Se voi fosse stati Ehning, che avreste fatto? Facciamo così, Ehning ha fatto quello che avrebbero fatto tutti, andare un po’ più piano … per un “presunto” netto … ma la barriera gli cade anche a lui all’ultimo salto … e mò come fa a recuperare sul tempo? Di fatti si becca una penalità sul tempo…. Morale? Quando è barrage…”E’ Barrage!!!”
Roberto Bellotti

martedì 9 giugno 2009

2009, Giugno, FISE Campania, Comunicato Stampa (01) sui risultati di prestigio della Campania: altri fiori all'occhiello!

Equifare apprende e si entusiasma di questo comunicato stampa rilasciato dalla FISE Campania e dal Suo Presidente Simonetta Bellini Cipriano. Il motivo? I brillanti risultati dei Cavalieri Campani in ambito Internazionale e Nazionale. Non ci credete? Prego, leggere quanto segue.
Brillano le stelle dell’equitazione campana nel mondo dello sport di Salto-ostacoli Europeo e Nazionale. Dopo la perfetta perfomance del giovanissimo quattordicenne napoletano Giampiero Garofalo, che ha vinto una delle gare più prestigiose in Francia con il cavallo Dic-Dik, davanti ai numerosi binomi stranieri di notevole esperienza. La scia ha continuato con l’ottimo piazzamento della squadra juniores campana che si è presentata all’appuntamento del Concorso Internazionale di Piazza di Siena, precisamente nella gara della “ Coppa dei Giovani”. Classificandosi al 5° posto su 18 squadre regionali, superando cosi anche altre squadre accreditate ai migliore piazzamenti. Il gruppo era composto dai binomi : Franz Marino con Elan D’Honvault ,Miriana Bertoli con Papillon Rouge, Davide Notaro con Paola De Pomme e Fabio Iannucci con Sina. Tanto è vero che il Delegato Federalale Stefano Paperini,tecnico della squadra ha manifestato la sua soddisfazione per i risultati ottenuti, con la seguente dichiarazione: “Sono contento di come questi giovani allievi si sono comportati durante la gara. Non solo come momento agonistico, ma anche comportamentale, perché hanno dimostrato un forte spirito di gruppo, e di questo, pieno merito, non solo ai ragazzi, ma anche all’istruttore Federale Fabrizio Spanò che è stato il loro accompagnatore in questa bella esperienza sportiva. Il risultato ottenuto mi da la conferma che la Campania può esprimere nelle future manifestazioni, una prestigiosa presenza di binomi anche ad alti livelli agonistici.”
Domenica 7 si è anche concluso il Campionato Regionale Campano nello stupendo campo del Parco Vesuvio di Terzigno, dove hanno gareggiato per i podi dei Trofei-brevetto e Campionati assoluti 1° e 2°grado, moltissimi cavalieri professionisti e allievi.
Durante questa importantissima gara di Campionati nella nostra regione, Simonetta Bellini Cipriano, Presidente della fise (Federazione italiana sport equestri) Campania, ha comunicato la bellissima vittoria del cavaliere napoletano Francesco Turturiello in Lombardia, salito sul 1 gradino del podio, indossando cosi la Medaglia d’Oro del Campionato Regionale Assoluto Lombardia.
La Presidente fise Campania, ha espresso la sua gioia per questi importanti risultati nel panorama di questo sport: “ Dire che sono soddisfatta di questi risultati è poco, perché sono felicissima che i nostri ragazzi stanno ottenendo prestigiosi piazzamenti nel nostro sport, significa che c’è una ottima scuola di base, e che stiamo dando ai nostri atleti un ottimo modo educativo di questa disciplina. Sono convinta che la nostra Federazione Campana si può vantare di avere, aldilà dei medaglie di questo momento favorevole, un vivaio di allievi con un buon futuro nelle discipline della nostra attività equestre.”

Campani! Per favore, in alto i calici!

domenica 7 giugno 2009

2009,Giugno, Campionati Regionali Campani di Salto Ostacoli a Terzigno, le mie impressioni.

I risultati definitivi li leggerete sul sito fisecampania.it .... Ancora non mi occupo di risultati, prima o poi lo farò...adesso non mi viene.....
Io penso che il colpo d'occhio del campo verde era fantastico! L'idea delle tribune così imponenti ti dava l'aria delle occasioni importanti...diamine erano i campionati! Tutto il verde attorno costituiva una cornice meravigliosa. Per quel che mi riguarda...si è capito che il posto mi è piaciuto?
Lo ammetto, a qualche cavallo il posto non sarà piaciuto, ma probabilmente non era molto abituato a viggiare...gli mancava l'aria di casa sua.
Tutti hanno notato un parco ostacoli nuovo, colori nuovi, riempitivi e cancelletti inusuali, ben colorati e...finalmente li abbiamo saltati...ora il nostro cavallo non si metterà più paura di niente.
Bruno Riccio, Direttore di campo, ha disegnato percorsi impegnativi ma piacevoli da affrontare...sia mai si fosse lasciato consigliare da abituali perfidi consiglieri ... con gli ostacoli che c'erano ... Complimenti a Bruno.
In realtà, se un cavallo non è abituato è perchè viaggia poco ... possibile che a casa nessuno cambia colore agli ostacoli ogni due o tre mesi? Meditate gente.
Non so a chi, ma i complimenti per la scelta del posto e per l'organizzazione, non so voi, ma io li faccio....
Mi è piaciuta anche l'idea che le coccarde venivano consegnate al campo prova, mentre le coppe al campo gara ...certo non era facile fare un giro d'onore con una coppa in mano... Finalmente i giri d'onore, finalmente si sfoga in campo la tensione dei giorni e dei momenti della gara... Guagliò..e che galoppate s'é fatto qualcuno... chi lo fermava più... o era il cavallo che si stava sfogando?
Di nuovo complimenti a tutti quelli che hanno fatto parte dell'organizzazione ed a quelli che hanno dato anche un semplice contributo.
Il colpo d'occhio? Verde dappertutto, Campo Gara e Parco Nazionale del Vesuvio, Stand commerciali e del bar come da occasioni importanti, colori dappertutto, dagli ostacoli agli striscioni pubblicitari, Terzigno? Una piccola Piazza di Siena!
Roberto Bellotti

sabato 6 giugno 2009

2009, Giugno, FEI Nation Cup, San Gallo, Come sono andati gli Italiani?

Nella foto Richard Spooner a San Gallo, foto concessami dalla FEI.
In attesa di vedere in TV la tappa di San Gallo, Svizzera, com’è andata a finire? Cominciamo a dire che su dieci squadre, solo otto sono state ammesse al secondo giro. Bene, l'Italia si è qualificata al secondo giro: anche questa volta! Fiùùùùù. Traduzione: scolla in fronte! Nel frattempo che la televisione ci farà vedere questa tappa, vi anticipo il risultato che già sta apparendo su altri siti internet: 1) USA, poi si sono svegliati i Tedeschi (secondi), Otto Becker nuovo selezionatore che ancora non ha convocato famiglia Beerbaum, invece, udite udite, ha convocato “ ma ve lo ricordate ancora Slootack (Plurivincitore a Piazza di Siena, oro ai WEG 1994 e bronzo ai WEG 1998)? Bé, proprio lui!” Io? Speriamo che me lo facciano vedere in TV, perché c'é stato uno spareggio, pardon barrage, tra USA, che ha ripresentato Richard Spooner con Cristallo, e Germania, che ha fatto scendere per il terzo giro Marcus Ehning con il cavallo dal nome storpiato (il nome non il cavallo) Plot Blu. Bé, ovviamente, avendo vinto l'America, tra i due ha vinto Spooner. Così, gli USA passano a due vittorie consecutive. Com'é andata l' Italia? Primo giro: D'Onofrio 1 penalità, scartato il risultato di Martinengo, Rolli e Bucci 4 pen. Per un totale di penalità: 9. Secondo giro: D'Onofrio toglie la penalità sul tempo, quindi Zero!. Martinengo 5, scartato Rolli, Bucci 4. Anche nel secondo giro 9, totale delle due manche: 18. è la somma che fa un brutto totale. Dai, non lamentiamoci sempre, questa volta abbiamo lasciato dietro Irlanda, udite udite, Francia e Svezia. Il problema è che sono stati gli altri a fare meglio di noi!

martedì 2 giugno 2009

2009, Giugno, terza tappa FEI Nation Cup, San Gallo, vedremo in TV il 5 giugno?


Dopo la disfatta di Piazza di Siena, imminente la controprova a San Gallo, Svizzera. In questo momento, probabilmente con il morale a terra e senza prospettive, i portacolori azzurri avranno già oltrepassato il confine. Per favore, facciamogli sentire il nostro tifo: Forza Azzurri! Dal sito FISE, ancora non si sa la lista dei convocati e la squadra titolare: mica si sono già ritirati gli azzurri? Secondo me, a San Gallo, tira aria di festa: in due uscite, la Svizzera ha ben figurato, ha l'imbarazzo della scelta tra i nomi da schierare in prima squadra: Steve Guerdat, Christina Liebherr, Daniel Etter, Pius Schwizer, tanto per citarne qualcuno. Emozionante, magari si vedrà anche per TV, l'addio alle gare di Markus Fuchs, probabilmente lo proclameranno eroe equestre nazionale, oltre che per la sua carriera, anche per aver vinto il barrage contro la Svezia, a La Baule, poche settimane fa, con La Toya III. Io ho scelto la foto di Markus Fuchs con Tinka's Boy, perché è stato il suo ultimo cavallo con il quale ha ottenuto prestazioni eccezionali. In particolare mi ricordo di un barrage FEI World Cup, nel quale Fuchs chiese al suo Tinka's di saltare un tempo di galoppo prima davanti ad un oxerone largo assai: Roba da brivido e platea in piedi ad applaudire come ad uno stadio! Scommettiamo che la Svizzera farà di tutto per ripetere la vittoria dell'ultimo La Baule? Io? Speriamo che lo vedo in TV!

lunedì 1 giugno 2009

2009, Maggio, Piazza di Siena, Ho Visto in TV: Le mie impressioni


Non sono riuscito a reggere il ritmo di Piazza di Siena con i miei post (ogni tanto lavoro pure io!), per cui, solo oggi sono riuscito a raggiungere la tastiera del mio PC per descrivervi quello che ho visto … condividerete le mie opinioni? Rispetto alle mie previsioni in Coppa delle Nazioni, tanto lontano non sono andato, apprezzavo le intenzioni bellicose degli inglesi, ma avevo dubbi sui loro cavalli. Credevo in altrettanto intenzioni bellicose di Laura Kraut che è più brava di me nelle previsioni (… e grazie tante!). Confesso che non mi aspettavo una Francia così competitiva nonostante le assenze dei grandi cavalieri francesi. L’Italia? Con il senno di poi, Lupinetti ammette questo è il nostro livello (n.d.r. … andiamo proprio bene!). Per la Rubrica “Tutti sono bravi a fare il selezionatore”, consentitemi di dire che, dopo questa frase e come tifoso, mi sento le gambe tagliate. Se fossi un cavaliere professionista di livello, un po’ mi arrabbierei. Confesso che, non stando dietro le quinte ma lontano Km, mi mancano tante informazioni, però vorrei dire qualcosa comunque: Chiaudani e Garcia (in ordine alfabetico, sennò faccio gaffe), hanno dimostrato di valere l’alta platea internazionale, vedi risultati in Gran Premio (anche se non c’erano i Beerbaum e dintorni). Questi due hanno sempre ottenuto risultati di prestigio in tanti ambiti. Non dimentichiamoci di Gianni Govoni, già quinto ai WEG ed alle Olimpiadi, devo aggiungere altro su di lui? Saranno almeno due anni che Omar Bonomelli viaggia tra una tappa e l’altra di FEI World Cup Indoor. Probabilmente sarà una questione di cavalli per altri nostri cavalieri ad alto livello. Certo non batteremmo la Germania dei Beerbaum con questa squadra, ma lasciatemi almeno la speranza di non arrivare ultimi (o quasi) in casa. Cambiamo argomento và! Per la Rubrica “Le Bionde a cavallo”, in assenza di Meredith e Jessica, attenti a “quelle due”, nuove e giovani: Penelope Leveprost (una vittoria e vari piazzamenti) ed Ashlee Bond (doppio netto in FEI Nations Cup). Non mi sono sembrate altrettanto brave e belle le amazzoni tedesche e olandesi (o non le viste bene?). Per la Rubrica “Fiori all’occhiello della Regione Campania”: andatevi a vedere l’intervista a Stefania Cerino nel sito “CASA FISE – La Fise in TV”. Per la Rubrica “Il Miglior Cavaliere a Concorso” sono un po’ indeciso, mi volete mandare la vostra opinione? (commenta post o commenta su Facebook) Io sarei indeciso tra Michael Whitaker (vincitore di varie categorie e del nuovo record del Muro di Potenza a 225 cm, (sono indeciso se squalificarlo perché il cavallo è del nipote William!) e Rodrigo Pessoa, vincitore, il giorno prima, del Piccolo Gran Premio (prove generali?) e, domenica, del Gran Premio, quello grande da 160 cm. Bellina l’intervista a Michael Whitaker “il cavallo era un po’ insicuro di farcela a 225 cm, io no! (ndr: per quel montepremi!!!!!!!!!). Più “pasquale” il sorriso di Rodrigo, ma altrettanto entusiasta della sua vittoria. Il mio commento? Vincono “sempre gli stessi”!
Roberto Bellotti

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