Gli Attacchi Paralimpici: Il 2015 L’anno Della Svolta? (By Stefania Cerino)
Spesso parlando di equitazione paralimpica ci si riferisce
quasi elusivamente al più conosciuto e praticato dressage, e passa in secondo
piano l’altra disciplina FEI, quella degli attacchi paralimpici. In questo caso
i guidatori, sempre opportunamente classificati secondo le norme FEI che
prevedono la valutazione delle
residue abilità, prendono parte a competizioni
di singolo (carrozza con un solo cavallo) in tutte le specialità previste dai
regolamenti FEI, cioè dressage, coni e completo compreso il percorso di cross.
Specialità spettacolare ed impegnativa quella degli attacchi, che in Italia,
purtroppo non ha grandi numeri; ciononostante il settore attacchi paralimpici è
costantemente cresciuto e negli ultimi anni si sono disputati regolarmente
anche i Campionati Italiani.
Il driver Campione italiano di attacchi paralimpici,
titolare della patente I° grado attacchi e che ha già preso parte- con ottimi
risultati – anche ad impegnativi completi è il vicentino Giulio Tronca.
Giulio, in carrozzina a seguito di un incidente, si è
avvicinato a questa specialità spinto dalla passione per i cavalli che già
aveva in precedenza. Gli inizi non sono stati semplici: acquisire la tecnica,
mantenere il sangue freddo, mettersi in gioco partecipando alle gare, trovare
gli accorgimenti “tecnici” che gi permettessero di
guidare in sicurezza senza
nulla togliere alla performance…insomma una scommessa impegnativa! Giulio, date
le sue competenze tecniche, si è addirittura progettato una carrozza “su
misura” per le sue esigenze, con grandissimi impegno e passione personale.
Accompagnato nel percorso agonistico dal suo tecnico personale,Flavio Lunardon, e
dal Tecnico federale Umberto Beverina, i risultati sono arrivati. Medaglia di
bronzo al Campionato Italiano di Completo I° grado, e Medaglia d’oro al
Campionato Veneto I° grado, sempre in gara tra gli atleti normodotati, più il
titolo di
Campione Italiano Attacchi paralimpici.
Il programma 2015 di Giulio è particolarmente impegnativo,
prevede anche la partecipazione a due completi internazionali all’estero; è un
cammino che ha come traguardo (possiamo dirlo?) la partecipazione ai prossimi
mondiali di attacchi paralimpici, dove finora l’Italia non è mai stata
presente.
Stefania Cerino
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