lunedì 23 febbraio 2015

2015, Dal Condizionamento Operante all’Apprendimento Cognitivo: il Tuo cavallo come impara? Preferisci il cavallo che usa il beverino automatico o quello che sa scappare dal Box?

2015, Dal Condizionamento Operante all’Apprendimento Cognitivo: il Tuo cavallo come impara? Preferisci il cavallo che usa il beverino automatico o quello che sa scappare dal Box?

Non c’è che dire: quante volte vorremmo che il nostro cavallo sapesse sopperire alle nostre mancanze? E quante volte vorremmo che se la spicciasse lui senza le nostre interferenze? Insomma, ammettiamolo: finchè noi siamo bravi e sicuri di quello che facciamo, vorremmo obbedienza totalitaria, giusto? Quando poi qualche dubbio ci viene, cosa ci resta da fare? Lo facciamo, non lo facciamo? Tra due opzioni, quale scegliamo? Quanti di noi, talvolta, optiamo per il “Fai tu che è meglio”? Comodo, vero?

Ogni tanto mi pongo qualche domanda esistenziale equestre, giusto per complicarmi la vita, vero?


La verità è che, magari, capendo meglio ‘sti cavalli, qualche risultato in più posso (possiamo) pure sperarlo di avere, giusto?

Le ultime letture che ho fatto
sui cavalli, mi stanno portando su concetti nuovi ed inesplorati per me, è un bene o un male? Proprio male non direi, se serve per migliorare! Troppo bene, forse nemmeno nel senso che apprendere nuovi metodi e criteri comporta impegno e costanza. E volete sapere la goccia che fa la differenza? A mio parere, quando cambi la “conoscenza” di base che ti motiva il tutto, inevitabilmente cambi atteggiamento! E allora che succede? A me, per es., succede che divento una sorta di esploratore dei comportamenti e risultati, anche a voi vero? Piano piano, mi succede (e ci succede?) che cominciamo ad esplorare: “a questa mia azione, cosa corrisponde?” Ve lo posso anticipare? È l’inizio della fine! Nel senso che, per uno come me (voi quanto siete diversi da me?), se mi metto a sperimentare qualcosa, tanto la finisco quando ho ottenuto il risultato che desideravo. La differenza tra sperimentare ed addestrare? La differenza tra sperimentare “con” i cavalli ed addestrare i cavalli? È quel “con” (tra virgolette) che avete appena letto: La prima (sperimentare) cerchi un risultato, la seconda pretendi un risultato, poi, magari, mi spiegherò meglio in qualche altro articolo!


Qualche tempo fa, in un mio articolo, vi avevo parlato del Condizionamento Operante: “Caro animale (cavallo o essere umano), se vuoi bere, devi procedere per errori e tentativi: più la duri più la vinci”, più o meno, vi trovate? Lo scienziato che dimostrò il quanto appena detto, si chiamava Skinner ed inventò la sua “Skinner Box”, la quale funzionava, appunto, per errori e tentativi: quando l’animale (o essere umano) aveva imparato ad aprire la mangiatoia tirando l’anello preposto e senza istruzioni, aveva risolto il suo problema “di pappatoria”, giusto?

Funziona solo così l’apprendimento? Fortunatamente no, vi trovate? Sempre studi più recenti, documentano che il cavallo “vede ed impara”, un concetto un po’ più evoluto, insomma ci mette del suo, vi faccio un esempio?

Quante volte avete visto, sentito parlare di cavalli che “scappano” dai box? A quanti come me, è capitato di sentirsi dire che il cavallo “è scappato” dal box e, caso strano, è stato ritrovato nell’aria “mangimi e rifornimenti”? È un cavallo discolo o intelligente? Come avrà fatto?
Domanda per voi: Il cavallo vi guarda mai “aprire e chiudere” il box? L’avete mai visto o quante volte l’avete visto “giocare” con il chiavistello del box?

A quanto pare, il cavallo “intelligente”, in questo modo o similarmente, impara a sviluppare una sua logica, del tipo “muovere il chiavistello significa uscire dal box”.
Secondo gli scienziati del mondo aniamle, il cavallo che sviluppa una sua òogica è molto più avanti di altri nell'apprendimento. Io oserei dire: è il primo scalino per il ritorno alla normalità, cioè prima che lo reclutassimo a stare sotto la nostra sella.

È importante un concetto del genere sull'apprendimento? Probabilmente si, perché? Perché apre al concetto del “guarda ed impara”, voi ci avevate mai pensato ad insegnare le cose con la tecnica del “guarda ed impara”?

Forse per “imparare” questa tecnica di apprendimento da parte del cavallo, occorre qualche altro ingrediente, giusto?


Ehi, dove andate, mica state andando ad insegnare come si scappa dal box? Vabbè, ve lo dico la prossima volta!
      
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