Nella foto Darragh Kerins in sella a Night Train a Falsterbo.
Bontà della mia televisione, sono riuscito a vedere persino la sesta tappa della FEI Nations Cup! La devo sculacciare un poco, tra pochi giorni c’è Hickstead, chissà se la vedrò, mentre solo oggi sono riuscito a vedere Falsterbo, appunto. E’ la prima volta che vedo Falsterbo in TV, e penso che “era ora!” Mi ha dato la stessa aria di festa delle grandi occasioni. Non so se è vero, ma sembra una piccola Aachen o una sorta di La Baule. Steccato a ridosso del campo, se stendevi una mano, accarezzavi i cavalli che saltavano. Chiaramente gli steccati erano interamente coperti da striscioni pubblicitari. Campo? In erba, che meraviglia! Gli Italiani? Non li hanno fatti proprio vedere, nemmeno uno. Pronostici leggendo i partecipanti? Belgio, Germania e Stati Uniti a farsi compagnia in fondo alla classifica. Il Belgio vince il ruolino dell’accompagnatore dell’Italia. Si direbbe in gergo calcistico, dopo la prima manche “va a far la doccia” anche questa squadra blasonata. Tutto sommato è vero, non credevo si potesse dirlo nell’equitazione! La Germania “presenterebbe” una discreta squadra, ma che è andata al di sotto delle aspettative, capita. Gli Stati Uniti presentano una Beezie Madden con un cavallo che non conoscevo, Danny Boy, non fa bellissima figura, ma appare evidente l’assenza dei suoi migliori compagni. Gran Bretagna e Olanda si piazzano meglio, segno delle buone alternative ai Whitaker e Zoer. Io segnalo un buon Peter Charles, che rivedo dopo un po’ di assenze: non male il suo cavallo Pall Mall H. Grande rimonta della Francia (che ha tenuto a riposo i tre moschettieri del mio post precedente): Olivier Guillon è in forma, Nicolas Delmotte un po’ meno; ma che la squadra francese abbia gli imbarazzi a chi mettere dentro o lasciare fuori, è palese già da un bel po’. Lo squadrone svizzero ha rischiato di vincere, ma nel secondo giro non è riuscito a mantenere la media del primo giro e scende al terzo posto, facendosi raggiungere dai francesi. Duello finale, testa a testa, fra la Svezia, padrona di casa, e gli Irlandesi. C’è una forte emozione sugli spalti, quest’anno, finora, nessuno ha vinto in casa e la Svezia vuole provarci. Maria Gratzel non riesce a stare nei suoi panni, il ruolo di Selezionatore/trice la soddisfa molto credo, al punto che vede la FEI Nations Cup come un preliminare ai Campionati Europei e sprona i suoi in tal senso. Helena Lundback e Svante Johansson fanno la loro parte: zero! Boato sugli spalti, euforia, quasi Svante fosse un calciatore che segna gol. Tutto fatto? Purtroppo le 5 penalità ciascuno di Zetterman e del meravigliato Rolf Goran Bengtsson spengono gli entusiasmi. Una irresistibile e spietata, quanto inattesa Irlanda porta a casa il sudato bottino, ma, attenzione: una squadra del genere con Livello (Cameron Hanley) 5/0, Night Train (Darragh Kerins) 0/0, Kiltoom (Capt David O'Brien) 9/13, Lantinus (Denis Lynch) 4/0, non è facile da tenere a bada, se non schieri altrettanti fuoriclasse!
Roberto Bellotti
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