lunedì 20 luglio 2009

2009, Luglio, Aachen, FEI Nations Cup, Ho Visto in TV…. I tre Moschettieri




Nell'ordine Kevin Staut, Timothee Anciaume, Penelope Leprevost.
A causa di un black out del mio apparecchio di trasmissioni televisive sui cavalli, sono riuscito a vedere questo concorso solo un po’ in ritardo, meglio che niente. Aachen vuol dire l’olimpo dell’equitazione tedesca, dalle immagini televisive, sembra sempre che questo impianto sia il doppio di un normale stadio di calcio della massima serie. Non è la prima volta che descrivo Aachen, riassumo per i miei lettori più nuovi. Qui, i cavalieri gareggiano con il navigatore satellitare, gli immensi spazi potrebbero causare smarrimenti di binomi. Data la lunghezza del tracciato, è ammessa la bombola di ossigeno per i cavalli. La ricognizione del percorso è ammessa con mezzi ausiliari di trasporto, altrimenti sai quando finirebbe? Per dirvi quanto è largo l’impianto, vi riporto questo particolare del percorso: cambiamento trasversale, sei o sette galoppi dallo steccato, gabbia (oxer –verticale), linea (altri sei tempi) con piscina, pardon riviera, ma a me sembrava una piscina (minimo 450 cm), altri sei tempi per un verticale, c’è ancora spazio per non finire a ridosso dello steccato e poter girare e continuare il percorso. Tutti questi salti di seguito, occhio e croce, depongono per circa 80 mt di larghezza, per me non sono pochi. Gli Italiani non sono andati male, è che, come al solito, è la somma che fa un cattivo totale. Una barriera a testa a 160 cm, non è che ci possiamo lamentare più di tanto. L’unico italiano visto in tv, Piergiorgio Bucci, l’errore su un oxerone della doppia gabbia, scusate, voi sapreste fare di meglio? Io no! Nella Gran Bretagna mancava famiglia Whitaker e Skelton, e quindi ci hanno fatto compagnia in fondo alla classifica. Dopo il primo giro, in testa alla classifica, c’era un po’ di folla, per cui tremavano i polsi a reggere quelle redini al secondo giro. Man mano che la gara andava avanti, i netti cominciavano a diminuire e a farsi merce rara: l’ordine non è proprio importante, ma Svezia, Belgio, Svizzera, Irlanda, Olanda e persino gli Stati Uniti, mestamente, lasciano la scena ai protagonisti. Chi sono rimasti in gara? Germania e Francia. Opinione personale: strana la Germania del nuovo Selezionatore Otto Becker, in carica dall’inizio dell’anno: due soli i binomi veramente importanti: Meredith con Checkmate e Marcus Ehning con Plot Blu. I due non deludono le aspettative, ma i compagni … non vorrei passare per critico, ma non reggono il confronto. Opinione personale sulla Francia: un Roger Yves Bost nella versione di “collega anziano” di tre moschettieri più giovani Timothee Anciaume, Penelope Leprevost e Kevin Staut. Apripista: Prima le Signore: ma conviene? Sai com’è? Forse l’emozione? Alla Francia è convenuto eccome! Doppio zero per la novelle Giovanna d’Arco, che ambisce a prendere il posto di Meredith nel cuore degli appassionati. Roger è il più emozionato al primo giro (12 pen), ma si riscatta al secondo giro con zero. Timothee, per me un nome nuovo, (mica tanto: a Piazza di Siena c’era con un 4 e zero), comunque, per farla breve, doppio zero come Penelope. Kevin Staut, netto al primo giro, si rilassa al secondo e lascia una barriera, che viene cancellata dal risultato di Roger. Ho rivisto un po’ i risultati della Francia nella FEI Nations Cup di quest’anno, la faccio breve: ruotano i senatori come Michel Robert, Roger Yves Bost e qualcun altro, ma finora
i risultati migliori, la Francia li ha conseguiti con la contemporanea presenza dei tre. Perché tre foto questa volta? Non avevo il coraggio di scegliere tra i tre Moschettieri
Roberto Bellotti

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