venerdì 28 maggio 2010

2010, Roma, Coppa delle Nazioni, Com’è andata? Ho Visto in TV.



Una Coppa delle Nazioni così non l’ho mai commentata. Mò “così” che vuol dire? Così … vuol dire tanti binomi prestigiosi, praticamente potremmo dire Squadre al gran completo per alcune nazioni, tipo Inghilterra, Francia, USA, Olanda, forse anche Spagna e Polonia, che io non conosco bene. Non proprio al gran completo ma abbastanza agguerrite Irlanda, Svizzera, che schierava Pius Schwizer numero 1 in carica della classifica mondiale. Sicuramente mancava qualcuno nella Svezia, ormai da più di un anno senza “Baroni” la Germania, ma … agguerrita lo stesso. L’Italia? Padrona di casa impegnata a fare gli onori di ospitalità. Siccome si prevedeva che piovesse come poi quattro schizzi ci sono stati (C’è il Concorso? Allora Piove!), è stato disposto che il campo avesse una pendenza che dal centro andasse verso i lati bilateralmente (si potrebbe dire “a dorso di mulo”), dell’1%. Ormai dal 2007 che il fondo del campo a Piazza di Siena è in sabbia silicea, mista a TNT. Il Direttore di Campo lo conoscete meglio di me, è Uliano Vezzani. Per la Rubrica “Il Direttore di Campo che è in noi”, della serie alleniamoci a casa per le difficoltà che potremo incontrare sai mai, percorso ostico che ha consentito solo a tre donne, udite udite, il doppio netto! Uomini, compreso me, a casa a ripetere. Le donne sono “Silenzio, parla Agnesi”, pardon, quando lei monta è inutile commentare: la Dame Penelope Leprevost, poi una amazzone tedesca che ci sta abituando ai suoi successi in Coppa delle Nazioni, ovverosia Janne Friederike Meyer ed infine Pilar Cordon, spagnola, già doppio netto e quarto posto alla tappa FEI World Cup di Mechelen, Belgio, inverno 2009. Dicevo, per la Rubrica i Direttori di Campo, Uliano Vezzani ha dato un doppio liscio e busso a parecchia gente! Ha diviso il percorso in tre tronconi, nella prima parte ha posto una triplice spalle all’ingresso, della serie “voglia di scappare”, a seguire, una linea con doppia gabbia. Fiato per cavalli e tempo di rimettersi in sesto per i cavalieri (leggi leccarsi le ferite). Linea della sventura: Riviera, linea spezzata da indovinare i tempi di galoppo da metterci, verso sinistra, oXXXXerone largo assai. A schiena sopravvissuta, ti aspettava una linea spezzata verso destra, sempre con opzione “Indovina quanti tempi ci vogliono se non vuoi fare errore” per un cancelletto errorabile assai Di nuovo fiato per i cavalli e “tentativo” di rimettersi in sella per i cavalieri prima dell’ultimo attacco finale: Oxer, linea spezzata o piegata assai per gabbia verticale largo, linea “indovina quanti tempi devi fare” (cinque molto in avanti o sei molto stretti) per un altro oxer, piegata a mano sinistra per un verticale trasparente assai. Vi è venuto mal di testa? A me poco ci è mancato. Grande performance della Spagna che conquista la vetta della classica sin dall’inizio e fino all’ultimo giro della prima manche, quando la raggiunge la Francia. Incespica un po’ la Gran Bretagna, ma resta a ruota, così come la Germania, l’Irlanda, la Svizzera e la Svezia. Più o meno che la Polonia non andasse in seconda manche, c’era da aspettarselo, ma che non ci andasse l’Olanda di Albert Zoer ed Eric Van der Vleuten …... Udite udite, l’Italia accede alla seconda manche davanti agli Stati Uniti, il problema è che gli Stati Uniti ci sono entrati proprio per il rotto della cuffia: molto deludente la performance del loro primo giro, addirittura Richard Spooner con Cristallo eliminati per doppio rifiuto (binomio vincitore per due anni di seguito del Global Champions Tour a Montecarlo). L’Italia in prima manche? Govoni Zero, D’Onofrio 4, Gabriele Grassi zero fino agli ultimi due ostacoli, poi si disunisce e fa 8, così come Chiaudani con Seldana … roba da non credere, ma visto Spooner … In seconda manche, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare! Clamorosa rimonta degli Stati Uniti, che comunque rimangono fuori dal podio. L’Italia ripete le 12 penalità del primo giro, con qualche rotazione delle penalità ai cavalieri, della serie “invertendo l’ordine delle penalità, se non fai zero sempre in basso rimani”! Però diciamolo, almeno qualcun’altro … dietro l’abbiamo pure lasciato (Svizzera e Svezia). Andiamo in testa, che è successo? La Germania tiene più di Svizzera e Svezia, ma non abbastanza. L’Irlanda tiene meglio e si piazza al terzo posto. Quando il gioco si fa duro … Nick Skelton e company possono forse non fare un doppio netto, ma almeno un netto a testa o quasi, questo sì e così vanno al secondo posto e scavalcano la Spagna “illusasi”, ma comunque contenta del terzo posto. Che Penelope avesse fatto doppio netto ve l’avevo già detto, che il Campione d’Europa, Kevin Staut, ma almeno un netto lo doveva fare? Quando si dice lo spirito di squadra, Nicolas Delmotte, incoraggiato dai compagni, e con la serenità di avere un compagno di squadra anziano e più forte di lui pronto a cancellare i suoi eventuali errori … eventuali appunto …. terzo netto e vittoria! E l’anziano (Patrice Deleveau)? Una fatica in meno ed il primo a festeggiare. (Nelle foto: Penelope Leprevost e Kevin Staut)
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