2014, marzo, il Dr. Daniele Gagliardi risponde a Quale Terapia per gli Sport Equestri? (By Stefania Cerino)
Daniele Gagliardi, veterinario FEI di endurance ai massimi livelli, più di 20 anni di esperienza professionali, 3 mandati come Presidente del Comitato FISE Molise, di cui attualmente è vice presidente, scambia le sue opinioni con Equifare a proposito dell’attuale situazione FISE.
Daniele Gagliardi, veterinario FEI di endurance ai massimi livelli, più di 20 anni di esperienza professionali, 3 mandati come Presidente del Comitato FISE Molise, di cui attualmente è vice presidente, scambia le sue opinioni con Equifare a proposito dell’attuale situazione FISE.
D. Dott. Gagliardi, come la vede questa situazione?
R. La prima cosa che
salta agli occhi è la grande confusione di questo momento, che lascia i
tesserati in una continua incertezza e quindi con difficoltà a capire cosa fare
e quali attività programmare.
D. Il commissariamento riuscirà a risolvere i problemi della
nostra Federazione? E’ un fatto positivo?
R. Non credo che si debba ragionare nei termini se il
commissariamento sia o meno un fatto positivo. Certo è il risultato finale di
una storia partita da lontano ed i cui nodi, alla fine, sono venuti al pettine.
Il Commissario, su mandato CONI, svolge certamente il suo lavoro: il problema è
che spesso l’ottica della “dirigenza” non collima con quella dei tesserati e
vengono fuori situazioni, come recentemente nel salto ostacoli, che alla fine sono negative per tutti. Va
però rimarcato che, se da un lato a livello amministrativo qualcosa si sta
muovendo, il livello tecnico è più statico, e quindi i tesserati patiscono la
mancanza di programmazione anticipata, il cambio di regolamenti in corso
d’opera ecc: tutte cose che certamente vanno a discapito dell’attività
sportiva.
D. Come crede che dovrebbe essere fatta una corretta programmazione
sportiva?
R.Sopratutto a lungo termine. La programmazione a tempi
brevi è semplice ed immediata, la difficoltà vera sta nel raffigurarsi il
quadro d’insieme per diversi anni a venire ed in base a questo fare le scelte
più corrette. Ci sono paesi che hanno già programmi al 2020! D’altro canto se
l’obiettivo sono i risultati importanti, non credo sia possibile trovare altri
modi di procedere.
D. cosa pensa di tutti movimenti e gruppi, nati anche sui
social, che hanno come obiettivi riforme e cambiamenti della Federazione sulla
spinta della base?
R. tutto quello che è propositivo, concreto, attinente con
lo sport non può non essere uno stimolo
al lavoro di tutti, Commissario in primis per tutto il tempo che il CONI
deciderà di continuare a tenerlo. Però spesso, nella voglia di cambiamento, ci
si fa prendere un po’ la mano, e si prospettano obiettivi e risultati,
senz’altro lodevoli, ma che richiedono tempi lunghi e complessi meccanismi di
attuazione. Io penso che bisognerebbe ragionare in modo molto obiettivo e
pragmatico, operando su quello che davvero in concreto si può fare subito, e
mettere gli obiettivi più “difficoltosi” in una prospettiva più lunga. Comunque
tutto il fiorire di iniziative, dibattiti, incontri, aggregazioni degli
esponenti, a vari livelli, del mondo equestre è un segnale forte e positivo. La
base vuole il cambiamento ed è disposta a farsene carico in prima persona. E
questo nessuno ormai lo può più ignorare.
Stefania Cerino
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