2014, Caro TAR: Eletti è Participio Passato o Aggettivo? Dall’Ordinanza del 30 Aprile u.s.
C’è una frase che, da un po’ di giorni, nell’ambito della politica equestre, sta incuriosendo l’ambiente. In realtà, sembra quasi che si siano aperte le scommesse e, a dire il vero, non è che sono proprio sicuro di vincerla! La frase che, ormai, gli appassionati di politica equestre avranno pronunciato almeno una volta, è quella riportata nell’Ordinanza del TAR del 30 aprile 2014, la riporto quì: … che il CONI non può reiteratamente prorogare, dovendo l'amministrazione della Federazione essere affidata agli organi democraticamente eletti.
C’è una frase che, da un po’ di giorni, nell’ambito della politica equestre, sta incuriosendo l’ambiente. In realtà, sembra quasi che si siano aperte le scommesse e, a dire il vero, non è che sono proprio sicuro di vincerla! La frase che, ormai, gli appassionati di politica equestre avranno pronunciato almeno una volta, è quella riportata nell’Ordinanza del TAR del 30 aprile 2014, la riporto quì: … che il CONI non può reiteratamente prorogare, dovendo l'amministrazione della Federazione essere affidata agli organi democraticamente eletti.
Dopo aver letto
queste ultime tre parole, mi aspettavo che il TAR scrivesse “istanza accolta”,
ma, invece, ho trovato la scritta “istanza respinta”!
Allora mi sono
trovato in un attimo di confusione e pensavo a
chi posso chiedere aiuto?
Certo non al TAR,
perché, sapete, non credo che esista uno sportello per il libero cittadino che
vuole un chiarimento, altrimenti informatemi perché ci vado di corsa!
Nel frattempo che,
appunto, il TAR ci illumini d’immenso, sono andato cercando chi potesse darmi
una mano!
Pensa e pensa, a chi
posso chiamare? Cribbio! Lampo di Genio! Noam Chomsky! Uno che di Grammatica se
ne intende! Pensate, ultimamente, è stato definito il più importante intellettuale
vivente degli ultimi tempi. Persona di un tale spessore culturale e politico,
che ha trasformato lo slogan di Barak Obama “America, We Can!” in un “America, No, We Can’t”! E glielo ha persino scritto in un libro!
Lo chiamo e gli
faccio: “Grande Noam, come stai? (Vi accorcio i saluti) Mi aiuti a chiarire un
dubbio? “agli organi democraticamente eletti, secondo te che vuol dire?”
E Lui mi fa: “Come?
Hai già dimenticato le mie lezioni? Dai, che lo sai!”
Ed io: “Facciamo
così: io la butto lì e tu mi dici se ho ragione, ti va?”
Lo confesso: Ho
barato! Mi sono andato a rivedere gli appunti che avevo da qualche parte e ho
fatto anche qualche copia ed incolla da “altrove”. Insomma, che dir si voglia,
ecco il risultato: facevo il pari e dispari tra participio passato ed
aggettivo! E vi trascrivo:
Il participio
passato indica l'azione in effetto; e nei verbi transitivi ha
significato passivo, p. es. ferito, legato, punito, venduto (colui che è stato
ferito, legato, eletto, ecc.).
Quei verbi transitivi che denotano un'azione non momentanea, ma duratura e continua, come amare, lodare ecc., possono serbare, anche nel participio passato, il senso di presente, p. es. Genserico re de' Vandali, allettato dalla preda, saccheggiò Roma.
Quei verbi transitivi che denotano un'azione non momentanea, ma duratura e continua, come amare, lodare ecc., possono serbare, anche nel participio passato, il senso di presente, p. es. Genserico re de' Vandali, allettato dalla preda, saccheggiò Roma.
Allettato indica azione continua, e perciò non dice
veramente un fatto compiuto, ma tale che durava tuttora nel tempo, di cui si
parla, e perciò si può rendere coll'imperfetto ( Genserico, il quale era
allettato o poichè era allettato). Nel caso della FISE: agli organi democratici,
i quali erano eletti o poiché erano stati eletti.
Al contrario: il Ferruccio ferito a morte cadde sul suolo.
Qui ferito indica azione che appena enunciata si riguarda come finita, onde non
ha senso di presente, ma di passato, e corrisponde ad un passato remoto (poichè
fu ferito a morte).
(ma guarda un po’ che
appunti sono andato a trovare! Di questi tempi poi…)
Participio in senso
di aggettivo: Spesso il participio si usa a maniera di un vero aggettivo,
cioè non significa più qualche cosa di passeggero come l'azione, ma di costante
e fisso come una qualità o proprietà. Nel caso di FISE come Consiglio Federale.
Cioè, non tanto quanto come risultato delle elezioni, ma
quanto carica istituzionale, cioè eletto nel senso di sinonimo di Consiglio
Federale. (dovendo l'amministrazione
della Federazione essere affidata agli organi democraticamente eletti = dovendo
l'amministrazione della Federazione essere affidata ad un Consiglio Federale).
Ciò avviene con verbi significanti azione continua, p. es.
uomo lodato, uomo molto amato; e sostantivo: il lodato, l'amato, l'amata (nel
senso di innamorato), i più lodati.
Sostantivamente: I nati, i morti, i feriti, i perseguitati,
i banditi, gli esiliati, i fuorusciti ecc. ecc. (Eh vabbè và, allora ditelo!
Questi appunti che ho trovato, sono proprio una tragedia!)
È frequente l'aggettivo sostantivato in senso neutro.
Spesso il participio aggettivato ha luogo negli attributi (organi
eletti) e nei predicati, da non confondersi coi tempi composti degli altri
modi.
Il buon Noam mi induce ad ulteriori riflessioni “dovendo l'amministrazione della Federazione essere affidata agli organi democraticamente eletti” -e mi fa: “Tu sai che a me non piacciono le frasi incomplete, mi faresti la cortesia di completarla?”
Lo guardo, ingoio saliva facendo finta di nulla e faccio:
Organi già democraticamente eletti, oppure organi che
vengono democraticamente eletti, oppure organi che saranno democraticamente
eletti…
A questo punto mi saluta e se ne va!
E mò il TAR che voleva intendere? Aggettivo, participio
passato, presente o futuro?
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