2014, Per il vero Sportivo, “il fine giustifica i mezzi” o “il mezzo deve rispettare la nobiltà dell’obiettivo”?
Ho avuto una leggerissima discussione su un Social Network a proposito di mezzi e strategie utilizzate da “stravaganti” personaggi. Stamattina ne parlavo anche con un caro amico di lunghe conversazioni filosofiche e politiche!
Ho avuto una leggerissima discussione su un Social Network a proposito di mezzi e strategie utilizzate da “stravaganti” personaggi. Stamattina ne parlavo anche con un caro amico di lunghe conversazioni filosofiche e politiche!
Comincio così:
Diciamo che nella vita, le persone amano dividersi in
dualismi, per es. alti e bassi, magri e robusti, a chi piacciono le bionde e a
chi piacciono le more, insomma diceva Totò: “De gustibus non est sputazzellam!”
Tra i dualismi
dei vari gusti, forse e secondo me, vale la pena rispolverare un antico
dualismo che, secondo le mie conoscenze, risale all’epoca delle prime Olimpiadi
di Atene,
quelle che facevano interrompere le guerre fra i Greci (e non sarebbe
male che si ripristinasse questa usanza!):
“Il fine
giustifica i mezzi” o “il mezzo deve rispettare l’obiettivo?”
Il fine giustifica i mezzi è di chiara matrice del Machiavelli,
vi ricordate “La Mandragola”?
Bè, se ogni tanto qualcuno vi dice “Sai, ho fatto in questo
modo, altrimenti non raggiungo/raggiungiamo l’obiettivo”,
sappiate che è una
persona che non sa neanche da che parte sta di casa lo sport!” E mi basterà
poco per dimostrarvelo, nel frattempo procedo con ordine.
“Il mezzo deve rispettare l’obiettivo”, a mio parere, la più
sacrosanta regola dello sport e che probabilmente, risale ai tempi dei Greci di
cui sopra, sempre più largamente, a macchia d’olio, sta diventando una regola
di vita: volete una prova?
Pochi giorni fa, in un mio articolo, ho citato le
motivazioni secondo le quali, finalmente, la Legge Elettorale “Porcellum” sta
per essere archiviata e sostituita da una nuova!
Come ha fatto la Corte Costituzionale a mandare a casa
questa Legge Elettorale? Quale “escamotage” ha usato?
Molto semplice, forse una sorta di Uovo di Colombo, ha fatto
sua quella regola di sport, secondo la quale, appunto, “il mezzo deve
rispettare l’obiettivo”, esprimendo una sentenza che riassumo così: “Cara Legge
Elettorale Porcellum, poiché per conseguire lo scopo (stabilità di governo), tu
“deformi” l’uguaglianza del valore del singolo voto, apportando un premio di
maggioranza (il mezzo), cioè facendo entrare in parlamento candidati che, di
fatto, non hanno conseguito l’obiettivo, questo mezzo (premio di maggioranza)
stravolge la vera rappresentatività degli elettori in parlamento, ergo non
viene rispettata la democrazia, ergo non è Costituzionale. Saluti e baci: vai a
casa!”
Quando vedo, leggo, sento che lo “Sport” (con la S
maiuscola) da lezioni di vita, non so voi, ma io esulto! Perché? Perchè sono
sempre più convinto che lo sport è scuola di vita!
Ho ricevuto una domanda che a me non è proprio piaciuta, ma
ve la propongo lo stesso: “Ma se io sono così determinato che voglio la
vittoria a tutti costi?” La risposta? Semplice: “A mio parere non sei uno
sportivo!” Ok, vogliamo smetterla con la parte teorica e passare agli esempi
pratici?
“Cosa fate quando un avversario vi segna un gol in
fuorigioco? Vi arrabbiate? Gridate: “Arbitro!” o no?
L’avversario ha fatto “il fine (Gol) giustifica il mezzo
(fuorigioco), chi di voi era machiavellico?
Ah-ah! Qualcuno comincia a ragionare, vero?
Ed in Equitazione?
“Chi di voi si sente defraudato quando qualcuno vince
usando, per es., stinchiere truccate? Vincere (obiettivo), Stinchiere truccate
(mezzo).
Mi pare di capire che ci stiamo sintonizzando sulla stessa
lunghezza d’onda, giusto?
“Chi di voi condivide che il vero sportivo usa solo mezzi
puliti per l’obiettivo “Vincere”?
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