Equifare: Fare Equitazione: 2015, Cosa si fa per l’Equitazione? L’ ANCCE ci prova e ci riesce! A cominciare dal C.I. di Ravenna. Lettera pubblica del Presidente ANCCE Filippo Cerulli Irelli.

sabato 21 marzo 2015

2015, Cosa si fa per l’Equitazione? L’ ANCCE ci prova e ci riesce! A cominciare dal C.I. di Ravenna. Lettera pubblica del Presidente ANCCE Filippo Cerulli Irelli.

Il Completo, ossia le tre discipline da sella inglese o Olimpiche per definizione (Dressage o Addestramento, Salto Ostacoli e Cross Country), a mio parere, ha subito una forte penalizzazione quando i piazzamenti in Completo furono tolti dalla obbligatorietà per conseguire il Primo Grado.

Secondo me, tutti quelli che hanno conseguito il Primo Grado senza passare per il Cross Country, hanno perso un occasione di crescita e di maggiore conoscenza e feeling con i cavalli.

Per carità, riconosco che il Cross Country è una disciplina sicuramente non tra le più facili e tranquille, ma quando si hanno cavalli adatti e preparati, sono sicuro che è una disciplina che sa regalare tantissime emozioni!

Volete mettere una galoppata in un ruscello? E l’emozione di

saltare un Tombarello? Solo il nome ti fa pensare chissà che cosa!

Come si scende da un Talus? Quel giorno che mi posi quest’ultima domanda, forse le mie ginocchia facevano “giacomo giacomo”, ovverosia battevano più forte dei denti!

Meno male che qualcuno se ne accorse e mi disse: “Tranquillo! Tu tieni le spalle indietro e lascia al cavallo la possibilità di distendere l’incollatura mentre scende dal talus!”

Il mio cavallo non lo stette neanche a sentire! (tanto, durante la ricognizione, stava ancora nel box!). Quello che fece, fu talmente tanto simultaneo e fulmineo, che mi ritrovai già a galoppare verso l’ostacolo successivo! Altro che libertà d’incollatura e assetto con spalle indietro! Insomma, quel giorno presi piazzamento e Primo Grado ed andai a festeggiare! E voi come l’avete preso il Primo Grado?

Secondo me, il Presidente dell’ANCCE deve avere ricordi simili, se non addirittura migliori. Con Il suo entusiasmo e la sua innovazione nell’associazione, ha consentito al C.I. Ravennate di recuperare il suo Concorso Nazionale di Completo. Insomma, sostiene Centri, Comitati, Atleti (ricordate l’articolo precedente?), Istruttori e quant’altro. Posso farvi leggere una Sua lettera pubblica? Ecco il testo!

Lettera aperta dal Presidente dell’ANCCE

Qualche giorno fa il Centro Ippico Ravennate aveva annunciato di dover cancellare il Concorso di Completo previsto per i giorni di Pasqua, dal 2 al 5 aprile, per il mancato pagamento dei contributi FISE relativi al 2013 ed al 2014.

Si tratta di un Concorso Internazionale, storico per il CIR e per tutti gli atleti e questa decisione ha messo in difficoltà parecchi di loro che vedevano saltare i loro programmi di preparazione.

D’accordo con il Consiglio dell’Associazione che dirigo dal 2014, abbiamo proposto di aiutare economicamente il Centro, intervenendo per quanto potevamo, ma proponendoci di contattare anche nostri sponsor; inoltre i Consiglieri più vicini alla Dirigenza FISE attuale, hanno immediatamente cercato di risolvere la situazione sollecitando urgenti misure.

New Holland, nostro sponsor dallo scorso anno, ha aderito immediatamente alla nostra richiesta dichiarandosi disposto a dare a titolo gratuito i trattori e le attrezzature necessari per preparare il terreno prima del Concorso. In contemporanea l’intervento da parte dei nostri Consiglieri ha dato dei risultati, in quanto il CIR ha ricevuto parte di quanto dovuto dalla Fise, confermando la realizzazione dello storico Evento di Pasqua.

ANCCE ha fra i suoi principali obbiettivi quello di porsi come punto di riferimento anche per i Comitati Organizzatori, affinchè questi chiedano aiuto ed interagiscano con noi in una forma di collaborazione reciproca, per il bene di questo sport e dei suoi atleti ed appassionati. Tutti noi ci sentiamo coinvolti e tutti noi subiamo questo grave momento di crisi della Federazione, ma questo non deve impedirci di ritrovare nuove forze e volontà necessaria per andare avanti, perché insieme possiamo fare ancora tanto.

Cerchiamo di sviluppare la cultura del fare che se aspettiamo gli altri rischiamo di andare a piedi e non più a cavallo.

ANCCE ha bisogno e conta sui suoi soci per poter realizzare tutto questo, poiché è un’associazione sportiva che vive grazie ai suoi soci, agli sponsor che attraverso di essa sostengono gli atleti ed all’impegno costante e continuo del Consiglio.

Con i miei più cordiali saluti

Filippo Cerulli Irelli

Presidente ANCCE