2014, Quando Gli Istruttori Seguono Dai Campi…..Elisi (by Stefania Cerino)
Perdita, lutto e separazione dalle persone che amiamo sono sempre un momento tragico e difficile, tanto più se la nostra vita ha già qualche “problema” di troppo.
Perdita, lutto e separazione dalle persone che amiamo sono sempre un momento tragico e difficile, tanto più se la nostra vita ha già qualche “problema” di troppo.
Christian è un bel ragazzino di origini napoletane,
appassionato (ovviamente) di calcio, un largo sorriso sempre pronto per tutti e
gli occhi scuri e vivaci del vero “scugnizzo”.
Il calcio è bello e coinvolgente, ma anche i cavalli lo sono: lì sopra
ti senti un principe, senza macchia e senza paura, pronto ad affrontare tutto,
anche se nella vita di tutti i giorni devi fare i conti con una leggera
emiparesi ed una memoria che non sempre ti permette di ricordarti facilmente
tutto. Ma questi non sono problemi, sono opportunità! Christian lo capisce
bene
quando inizia a fare dell’ippoterapia presso il C.I. Il Sagittario di Frascati,
un Centro ippico piccolo, a dimensione familiare, ma molto ben organizzato e
gestito da Mauro Benvenuti e da Barbara Morani, che senza risparmio si dedicano
ai loro allievi, più o meno abili che siano. Barbara soprattutto è
infaticabile: ha fortemente voluto questo centro a casa sua, ha lasciato la
carriera agonistica per dedicar visi completamente assieme al marito Mauro ed
al figlio Filippo, tutti gli allievi sono come altri figli e nipotini e loro ci
sono, sempre e per tutti. Così sotto la guida di Barbara Christian passa
dall’ippoterapia al volteggio, assieme alla squadra del Sagittario, che, in
questo campo, ha un palmarès di tutto rispetto. Ma a Christian piace molto anche
montare e soprattutto saltare. Così quando la FISE diviene una Federazione
Sportiva Paralimpica,
Barbara è pronta ad accompagnarlo alla visita di
classificazione, per permettergli di iniziare una vera carriera agonistica nel
paradressage. Paradressage non è solo sinonimo di dressage, richiede lo
stesso impegno tecnico, la preparazione continua ed attenta a tutti i dettagli,
serve un cavallo idoneo….tutto questo non è facile, i costi sono tanti, ed alti,
ma al Sagittario nessuno è disposto ad arrendersi facilmente, tanto meno
Barbara che già da anni combatte una terribile malattia, ma sempre con il
sorriso sulle labbra, sempre con i suoi progetti di lavoro e concorsi per i
suoi ragazzi, a volte sfoggiando un look aggressivo con la testa completamente
rasata a volte dolce e sorridente come una sorella maggiore affettuosa per
tutti i suoi allievi. Christian comincia ad affacciarsi sui campi gara del
paradressage.
Prima Barbara e Mauro comprano un cavallino per lui, per permettergli di dare
dignitosamente le primi esperienze con un “cavallo di proprietà”, poi, grazie all’aiuto di persone sensibili e
disponibili,gli viene affidato Midnight, un cavallo decisamente più idoneo e
performante per le riprese che Christian deve affrontare. Arrivano così le
vittorie ai campionati regionali, ai Campionati Italiani, la prima
partecipazione (nel 2013) ad un internazionale di paradressage a 3 stelle, dove
Christian, emozionatissimo per l’atmosfera internazionale, scende in campo con
a fianco la sua istruttrice, Barbara, che, nonostante sia anch’ella soddisfatta
ed emozionata, lo guida verso un risultato di tutto rispetto: e comunque
Christian, a 16 anni appena compiuti, è
il più giovane cavaliere azzurro ad aver mai partecipato ad un internazionale
di paradressage!
Nel frattempo però il sogno del Salto ostacoli non è stato
abbandonato; la disciplina, nel settore paralimpico, è sperimentale, ma quando
può Christian salta le sue “60” ,
si diverte, fa netto, con Barbara che gli è vicino sorridente in campo prova e
fuori dal campo. Christian è tutti i giorni in scuderia da mauro e Barbara,
proprio non gli riesce di stare lontano da quel piccolo mondo in cui si sente a
casa sua. E’ lì anche alla fine del 2013, quando purtroppo il male che
l’affligge decide di non dare più tregua a Barbara, la attacca in modo brutale,
violento, definitivo: le sue doti di lottatrice, la sua tenacia, la sua
speranza in un altro giorno ancora strappato con forza al destino, questa volta
non è sufficiente. A dicembre Barbara lascia la sua famiglia, i suoi allievi, i
suoi amici, il grande modo di affetti che si era creato attorno a lei, al
Sagittario, alla sua casa.
Per Christian, come per tutti , il colpo è
grandissimo. L’accompagna nell’ultimo viaggio vestito di tutto punto da
concorso, come se ancora una volta stessero entrando insieme i un ennesimo
campo prova; questa volta però Barbara sta entrando nei campi Elisi, dove tutti
sanno che galopperà felice per sempre.
La vita continua. Il dolore è con ciascuno, ma la vita
continua e quella sportiva anche. Mauro continua con tenacia, volontà e
competenza il lavoro iniziato con Barbara, nel suo ricordo affettuoso. E così a
febbraio 2014 Christian è pronto di nuovo a scendere in campo, competizioni del
Progetto Othello. La preoccupazione c’è, al suo fianco adesso Barbara non c’è
più, sentirà la sua mancanza? Si ricorderà bene
tutto quello che c’è da fare in
campo? Monterà con altrettanta grinta e passione? Il campo, il risultato, parla
per lui. Nella prima gara dopo la scomparsa della sua istruttrice, Christian
ottiene, con il suo Midnight, una percentuale del 69,50 % nel team test, la
categoria più complessa. Christian è felice.
Sa che anche Barbara lo sarebbe stata, felice ed orgogliosa di lui. Da
un angolo dei Campi Elisi, si è
affacciata ancora una volta su questo terreno campo prova, ha seguito il suo
allievo sussurrandogli con una voce che solo lui poteva sentire dove mettere
più impulso, dove stare tranquillo, dove alleggerire la mano e dove mettere la
gamba. Poi, è tornata a galoppare nel blu infinito.Stefania Cerino
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